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Siamo infatti proprio nella stagione estiva, e la telecamera si concentra subito su un aitante giovanotto a bordo piscina: come avviene spesso nell’immaginario degli spot, nonché in commedie e serie televisive, il ragazzo sta pulendo la vasca. Naturalmente, data la prestanza fisica, non passa certo inosservato: specie quando si asciuga il sudore dalla fronte.
Dalla cucina di casa, dall’altra parte della vetrata, la figlia maggiore lo guarda sognante. Non è però l’unica: anche suo fratello sta ammirando la statuarietà del “pool boy” che dà il titolo allo spot: lo fa però dalla propria stanza, dal secondo piano di casa.
Per conquistare il giovane allora, i due hanno la medesima idea: attingere dal frigorifero, nella cui ghiacciaia sono conservate bottigliette di Coca Cola di ogni tipo. Le loro mani si toccano nello stesso istante, colti nel gesto di prendere una delle bottiglie.
A questo punto, comincia una corsa a rallentatore, con tanto di colpi bassi da parte di fratello e sorella: sgambetti, salti, tappeti tolti da sotto i piedi, cadute, dispetti, in una lotta per arrivare primi. L’obiettivo poi, ovviamente, è non solo riuscire ad avere la meglio sull’altro, ma anche salvaguardare l’incolumità della bottiglietta di vetro.
Purtroppo per loro però, li aspetta una spiacevole sorpresa: il ragazzo sta già bevendo. E questo perché la mamma non solo ha avuto la loro stessa idea, ma li ha battuti sul tempo: la donna perciò guarda i due figli con uno sguardo inequivocabile, come a dire che l’esperienza è tutto.
Nel frattempo, in sottofondo, scorre Come prima di Tony Dallara.
Lo spot strizza l’occhio al pubblico gay, ma non solo: punta anche sull’attuale immaginario erotico, che ha promosso la donna matura e attraente a nuovo oggetto del desiderio scalzando le ventenni. A poco serve l’intraprendenza o l’avvenenza dei figli: il fascino adulto vince. Sono rappresentati sia tutti gli orientamenti sessuali che tutte le età: lo slow motion della regia, il finale inaspettato tengono lo spettatore incollato allo schermo.
Quello realizzato per Coca Cola, è un vero e proprio cortometraggio: una storia contemporanea, dove si può giocare con i ruoli. Senza però dimenticare gli insegnamenti della saggezza popolare: tra i due litiganti il terzo gode.