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La giovinezza viene colta in molteplici declinazioni: c’è il gruppo di adolescenti che scorazza in bicicletta il venerdì sera, chi sbaglia strada mentre gira in vespa. Ognuno di loro ha il nome di un grande esploratore della storia: è Magellano chi guida gli amici alla scoperta della città, dopo averla circumnavigata prima di poter dare una svolta all’uscita. Cristoforo è colui che, sbagliando strada, alla fine “trova l’America” seguendo una bella ragazza. Ulisse invece, colpito da un tatuaggio a forma di sirena, scende dal tram cambiando “rotta alla sua giornata”, e forse a tutta la sua vita. Amerigo invece, insieme a tutto il suo equipaggio, ha scoperto un “nuovo mondo”, anche se non per primo: in un edificio abbandonato in compagnia degli amici infatti, si accorge di essere stato già preceduto. Infine Vasco, il protagonista più piccolo dello spot: un bambino che, per la prima volta, prende la metro da solo scendendo nel sottosuolo della città.
Le immagini scorrono mentre la voce fuori campo descrive quanto sta accadendo.
Nella carrellata di personaggi, tutti di età differenti, ognuno scopre la città attraverso esperienze diverse; per qualcuno, la scoperta passa anche dall’innamoramento. Gesti semplici, che però si caricano di un valore aggiunto: in primo piano, naturalmente, zaini e abbigliamento Invicta.
Gli zaini non sono più confinati alla scuola, ambiente che, tra l’altro, non viene nemmeno menzionato; sono invece legati ai diversi momenti della giornata, di cui divengono elemento imprescindibile. Accompagnano sia i più piccoli che i più grandi: fanno parte del gioco e del divertimento del venerdì sera, così come del lavoro. L’Invicta promuove così i suoi prodotti come oggetti di stile, segni distintivi dell’abbigliamento urbano: una funzione a tutto tondo, ben diversa da quelal di contenere i libri degli studenti.
Il claim dello spot è “la città è un mondo da esplorare”, invito che viene rivolto ai telespettatori e futuri clienti del brand.