Domenica 22 marzo su La 7, Massimo Giletti torna in onda con una nuova puntata di Non è l’arena.
Il giornalista torna ad occuparsi dell’emergenza Coronavirus. Non solo dal punto di vista sanitario ma anche nell’ottica prospettata dal Governo di prolungare le misure restrittive messe in atto mercoledì 11 marzo.
Da oltre 10 giorni gli italiani hanno modificato il loro stile di vita. Stanno rinunciando alla libertà personale e si sono rinchiusi nelle proprie abitazioni. Conte, però, sta valutando di rinforzare maggiormente le restrizioni in quanto l’affluenza di persone per strada è ancora troppo elevata.
Non è l’arena puntata 22 marzo – Gli ultimi aggiornamenti del Coronovirus
Massimo Giletti si occupa dell’emergenza Coronavirus. Con il supporto di ospiti e di esperti, discute dell’ingente numero delle vittime e dei contagiati.
Secondo i dati forniti da Angelo Borrelli, capo del dipartimento della Protezione Civile, nella giornata del 21 marzo si sono registrati 4821 casi positivi, 943 guariti e 793 morti. Il dato più allarmante da quando è iniziata la pandemia. Per tale motivo Conte sta valutando la possibilità di prorogare oltre il 3 aprile la quarantena forzata.
Oltre all’emergenza sanitaria, il nostro Paese dovrà far fronte alle ripercussioni economiche. Il Governo ha già messo in atto il Decreto Cura Italia. Si prevede lo stop di tasse e mutui e un indennità di 600 euro per i possessori di Partite Iva. Per quanto riguarda le famiglie, i genitori potranno usufruire del congedo parentale straordinario. Chi invece continua a lavorare potrà richiedere il voucher per le baby sitter.
Il virus si sta espandendo rapidamente, non solo in Italia ma anche negli altri Paesi del mondo. L’ Europa sta ponendo l’attenzione su un fenomeno di cui aveva inizialmente sottovalutato la gravità. Il Presidente Francese Emmanuel Macron, seguendo il modello italiano, ha chiuso scuole, università, negozi e ristoranti ma non ha rinunciato alle elezioni comunali di domenica scorsa. In Germania la cancelliera tedesca Angela Merkel ha anche chiuso le frontiere con Francia, Svizzera, Austria e Danimarca.
Non è l’arena – La sanità a Reggio Calabria e a Bergamo
Il conduttore si occuperà dell’emergenza sanitaria e del sovraffollamento dei pazienti negli ospedali italiani. Molti sono al collasso e non riescono a contenere il numero sempre crescente di malati. Gli ospedali non sono adeguatamente attrezzati e devono far fronte alla mancanza di posti in terapia intensiva e in rianimazione.
L’inviata Francesca Ronchin si è documentata sulle condizioni in cui versano alcune strutture ospedaliere. L’ospedale di Bergamo é ormai saturo e i pazienti più gravi vengono trasportati in altri nosocomi, anche fuori regione. I medici auspicano l’inaugurazione repentina dell’ospedale da campo che avrà una capienza tra i 200 e i 230 posti letto.
Il reportage di Non è l’arena è dedicato anche alla sanità Calabrese. A Gioia Tauro l’ospedale di Polistena sta cadendo letteralmente a pezzi. I soffitti si sgretolano, gli ascensori sono rotti e ci sono infiltrazioni d’acqua. La Calabria era piena di ospedali, molti sono stati chiusi per colpa dei tagli alla sanità. I cittadini speravano nella riapertura dell’ospedale di Rosarno per supplire alle emergenze. I casi positivi registrati a Polistena vengono trasportati all’ospedale di Reggio Calabria in quanto sarebbe, apparentemente, il più attrezzato.
Il problema comune di tutti gli ospedali è la carenza di mascherine e di camici. Il personale medico rischia di contrarre il virus con maggiore facilità. Se dovesse ammalarsi un medico o un infermiere, costringerebbe i colleghi a mettersi in quarantena. Tale scenario potrebbe mandare in tilt tutto il sistema sanitario.
Massimo Giletti ne discuterà con ospiti ed esperti.
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