Domenica 29 marzo,dalle 21.25 su La 7, Massimo Giletti conduce una nuova puntata di Non è l’Arena.
Il conduttore si occuperà ancora una volta dell’emergenza coronavirus, focalizzando l’attenzione sulle strutture sanitarie abbandonate o non ancora pronte per accogliere i pazienti malati di Covid -19.
Nonostante qualche giorno di decrescita dei contagi, non si è ancora raggiunto il picco di cui parlano gli esperti. Le persone continuano ad ammalarsi e gli ospedali italiani sono al collasso. Mancano posti letto e materiali sanitari indispensabili come mascherine, guanti e camici.
Non è l’Arena puntata 29 Marzo La sanità pugliese
Massimo Giletti si occupa della sanità pugliese, in particolare dell’ospedale del Salento. La struttura non è ancora pronta per il taglio del nastro. I lavori, iniziati mesi fa, non sono ancora terminati. Se oggi fosse in piena attività avrebbe già accolto alcuni malati. In modo da alleggerire le presenze negli altri nosocomi.
Nel maggio scorso, al nuovo ospedale del Salento,è stato donato un pianoforte che avrebbe dovuto accogliere i malati. Sette mesi dopo,invece, si è svolta la cerimonia della consegna delle chiavi al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Giunti al mese di marzo 2020, i lavori sono ancora in pieno svolgimento, compresi i più delicati ovvero quelli della fornitura di ossigeno. Il 12 marzo il sistema di ossigeno era pronto ma nel giro di una settimana, è stato cambiato il fornitore ed è stato smontato il serbatoio.
In alcuni reparti mancano gli elementi essenziali come i sanitari per i bagni e l’arredamento per le stanze dei pazienti. Non ci sono le reti,i materassi, le lenzuola, gli armadietti e i comodini.
La struttura dovrebbe accogliere 126 posti letto ma al momento solo 32 sono pronti.Il personale sanitario è contrario all’apertura perché i letti sono insufficienti. Il 20 marzo la Regione Puglia, ha deciso che il reparto aprirà, anche senza l’autorizzazione dei Vigili Del Fuoco.
Non è l’Arena Sfide canterine nei quartieri romani
Massimo Giletti, per sdrammatizzare la situazione critica che sta vivendo il nostro Paese, si occupa delle sfide a colpi di canto tra i quartieri romani.
Con il Decreto Conte dell’ 11 marzo, Il Governo ha costretto gli Italiani a rinchiudersi nelle proprie abitazioni. Si può uscire di casa solo per recarsi al lavoro o per acquistare beni di prima necessità. Chi non rispetta le regole verrà punito con una multa che va dai 300 ai 4000 euro. Il numero dei contagi è ancora troppo elevato e per tale motivo si fa sempre più concreta l’ipotesi che la quarantena forzata venga prolungata oltre il 3 aprile.
Nel frattempo i cittadini non hanno perso la speranza. E affrontano la quarantena con delle iniziative che li facciano sentire più uniti in questo momento di difficoltà. Molti hanno esposto ai balconi la bandiera nazionale, altri dei cartelloni con l’hashtag #andràtuttobene. Il motto è accompagnato dal disegno dell’arcobaleno, diventato ormai il simbolo della lotta contro il Coronavirus.
Gli Italiani avevano anche organizzato dei Flash Mob. Affacciandosi dai propri balconi, cantavano a squarciagola alcuni brani appartenenti al vasto repertorio della musica leggera.
L‘inviata di Giletti si è fatta un giro per i quartieri romani per lanciare una sfida canterina tra i condomini di alcuni palazzi. I residenti di Via dei Latini hanno scelto di intonare Tanto pe’ di cantà di Nino Manfredi mentre quelli di Via Degli Equi hanno cantato Maledetta Primavera di Loretta Goggi.
Chi vincerà la sfida?