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Sabato 4 aprile Mario Tozzi torna con l’ottava puntata di Sapiens, sottotitolo un solo pianeta.L’appuntamento è su Rai 3 alle 20.30. Mario Tozzi torna a raccontare il nostro mondo e tutti i problemi che ha creato l’uomo e che stanno compromettendo la nostra stessa sopravvivenza.
Sapiens puntata 4 aprile – dai continenti alla deriva degli uomini
Come al solito il geologo realizza un racconto attraverso le varie epoche occupandosi soprattutto, nella puntata odierna, di arte, metalli e malattie.
L’obiettivo di Tozzi è incentivare nei telespettatori una riflessione. Lui stesso pone interrogativi e cerca risposte.Una delle prime domande a cui il geologo tenta di dare una risposta riguarda proprio noi umani. O meglio noi “sapiens”.
Quale sarebbe stato il nostro destino se non avessimo avuto a disposizione gli elementi della Terra? Che ne sarebbe stato di noi se i nostri antenati non avessero creato il fuoco con un frammento di selce?
Un ruolo fondamentale ha avuto lo sfruttamento dell’energia del Sole, la realizzazione di armi e utensili con i metalli.
Poi ci si chiede come è nata l’arte delle caverne. E quali colori avrebbe avuto il nostro Barocco con altre rocce.
Il racconto della Grande Storia della Terra prosegue cercando anche altre risposte.
Sapiens puntata 4 aprile – I super continenti
Nel corso della puntata si dimostrerà che la nostra storia attuale è strettamente legata al susseguirsi di eventi che hanno cambiato l’aspetto del nostro pianeta. Tozzi parte da molto lontano: dalla formazione dei super continenti. Innanzitutto spiega che il ciclo dei supercontinenti racconta, attraverso varie fasi, la dinamica delle semi-periodiche aggregazioni e derive della crosta continentale terrestre.
E poi spiega come si è giunti alla concentrazione di risorse in regioni particolari del pianeta.
L’evoluzione dei Sapiens
Ed ecco, poi, come si è arrivati all’evoluzione dei Sapiens partendo dal Neolitico fino alle civiltà tecnologiche di oggi.
Molti e interessanti i passaggi intermedi: attraverso i Romani e l’età delle scoperte di Nuovi Mondi.
La nostra storia, infatti è scritta soprattutto negli elementi. Ovvero nelle rocce, nei minerali, nelle piante, in ogni materia che abbiamo imparato a estrarre, modificare, lavorare, utilizzare.
E per scrivere la storia i Sapiens hanno condotto guerre, generato conflitti, realizzato scoperte, di grandissima importanza. Ma hanno anche costruito e distrutto civiltà.
Mario Tozzi in Puglia
Per raccontare questa realtà, Mario Tozzi ha realizzato un lungo viaggio in Puglia. E’ partito dal faraglione e dalla falesia di Vieste, una costa rocciosa con pareti a picco, alte e continue. E’ la testimonianza geologica delle piattaforme carbonatiche che si formavano 100 milioni di anni fa.
E’ andato poi alla Grotta dei Cervi con i suoi pittogrammi risalenti al Neolitico. Si tratta di una grotta naturale costiera, situata lungo il litorale salentino in località Porto Badisco nel Comune di Otranto (Lecce). È stata scoperta il 1º febbraio del 1970
E poi al Ponte di Canosa del II secolo d.c, come esempio nella lavorazione della pietra e nell’uso del legno.
Il viaggio continua alle Saline Margherita di Savoia, tra le più grandi e antiche d’Europa. Vi si estrae e vi si lavora il sale ricavato sfruttando l’energia del sole. E’ un’area naturale protetta della Puglia istituita nel 1977
Infine a Nardò, città interamente costruita con la Pietra Leccese risalente all’era neolitica.