Indice dei contenuti
- 1 Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, diretta della puntata
- 2 Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, la ricostruzione
- 3 Chi l’ha visto?, ulteriori indagini ed il drammatico ritrovamento
- 4 Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, la scomparsa di Claudia
- 5 Chi l’ha visto?, caso Claudia: le indagini
- 6 Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, il mistero di Pietramala
- 7 Chi l’ha visto?, Roberta Ragusa: dove è il corpo?
- 8 Chi l’ha visto?, Don Lino celebra messa coi fedeli nonostante la multa
- 9 Chi l’ha visto?, Paola si è suicidata?
- 10 Chi l’ha visto?, il caso Roberto Volo e Mattia che torna a casa
- 11 Chi l’ha visto?, RSA, canzoni e tamponi inutilizzabili
- 12 Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, mancati tamponi e abbandono
- 13 Chi l’ha visto?, il racconto di chi ha contratto il virus
Questa sera, 22 aprile 2020, alle ore 21.15 su Rai 3 andrà in onda una nuova puntata di Chi l’ha visto. Il programma di approfondimento si concentrerà sulla storia di Luciana Martinelli, ventisettenne scomparsa da lo scorso 4 aprile e ritrovata senza vita a Roma pochi giorni fa. Non mancheranno poi approfondimenti sull’emergenza Coronavirus.
Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, diretta della puntata
Inizia la puntata. Federica Sciarelli introduce il primo servizio, dedicato a Luciana Martinelli. La ragazza era scomparsa lo scorso 4 aprile all’alba. Si era allontanata dalla casa in cui viveva con la sorella Orietta ed il cognato. Le due donne avevano discusso la sera prima, perchè negli ultimi giorni Luciana soffriva il lockdown ed il fatto di essere costretta a casa, aveva bisogno di uscire. Ma perchè decidere di andar via senza avvertire nessuno e non fare ritorno? La ragazza inoltre aveva portato con sé solo una borsa e ciò che appare molto strano è che avesse deciso di lasciare i suoi cani, dai quali pare fosse inseparabile.
Luciana si era allontanata con la sua macchina, una Up nera, che era però rimasta in panne qualche giorno prima a causa della batteria scarica.
Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, la ricostruzione
Durante la puntata dell’8 aprile di Chi l’ha visto, era arrivata una segnalazione di un uomo, che aveva visto Luciana a Ponte Milvio. La ragazza si era avvicinata per chiedergli i cavi, la batteria della sua macchina era nuovamente scarica. Il giorno dopo un uomo aveva avvistato la macchina sempre sul lungotevere, all’altezza della scuola dove Luciana insegnava inglese.
L’auto era chiusa, ma le chiavi erano state abbandonate sul sedile posteriore. All’interno qualche bottiglietta d’acqua e le carte di alcune confezioni di crackers.
Successivamente, altre due segnalazioni, avevano denunciato la presenza di Luciana in zona Ottavia, vicino alla stazione dei treni. Dopo un accertamento dei carabinieri, si era però scoperto che non era lei, ma solo una ragazza somigliante.
Chi l’ha visto?, ulteriori indagini ed il drammatico ritrovamento
Qualche giorno dopo erano stati trovati dei resti di pane e pizza, un foulard e dei cartoni posti a mo di giaciglio in corrispondenza di un bancomat della zona. Ritenendo probabile che Luciana stesse cercando riparo per la notte e proseguendo le indagini, era stato ritrovato il corpo della ragazza in acqua, tra alcune rocce, a Lungotevere dei Fiorentini. Il riconoscimento è spettato alla sorella Orietta, che sconvolta aveva confermato l’identità.
Cosa è successo a Luciana? Come è finita in acqua? La presenza del corpo è stata denunciata da un senzatetto che si trovava a passare da quelle parti, ma le persone che vivono sotto il ponte in corrispondenza delle rocce dichiarano di non essersi accorti della presenza di Luciana.
Sono molte le similitudini tra la morte della ragazza e quella di Beau Salomon, che aveva perso la vita sempre a Lungotevere. Lo studente americano era sceso lì sotto nel tentativo di inseguire chi gli aveva rubato il portafogli ed era stato spinto in acqua da alcuni senzatetto infastiditi dal chiasso provocato mentre dormivano.
Quando Luciana è stata ritrovata non aveva con sé la borsa a tracolla che manca da casa, né il portafogli. Che possa essere stata derubata anche lei?
Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, la scomparsa di Claudia
In provincia di Pisa è scomparsa un’altra ragazza, Claudia. Viveva a Pisa da qualche tempo, la sua vita sembrava essere più serena, abitava con due coinquiline, aveva un compagno. Poi il lockdown l’ha messa sotto pressione, le sue compagne dicono di averla vista sempre più inquieta con il passare dei giorni.
Il 23 marzo si è allontanata da casa, con indosso delle scarpe di plastica rosa (le calzature che portano gli infermieri, ma che molte persone utilizzano anche in casa come pantofole).
Claudia ha camminato per le strade del centro ed è stata fermata da una pattuglia. Non aveva con sé i documenti e neanche il cellulare, sembrava in uno stato confusionale ed è dunque stata condotta in ospedale. Ha chiesto di chiamare i genitori. Era spaesata, ma stava bene e quindi è stata dimessa. La ragazza non è tornata però a casa, ha deciso di andare a Cascina a casa dei genitori. Arrivata si è stesa sul divano e si è addormentata. Ha trascorso la giornata successiva in loro compagnia. Ad un certo punto però Claudia ha deciso di uscire. La mamma se ne è accorta e l’ha provata a seguire, ma ad un certo punto l’ha persa purtroppo.
Chi l’ha visto?, caso Claudia: le indagini
Tornata a casa, la madre si è messa in macchina insieme al padre ed è andata a cercarla. I due sono però stati fermati da una pattuglia che ha chiesto loro di tornare a casa per rispettare la quarantena. I carabinieri hanno iniziato le indagini, senza però riuscire a trovarla. Viene controllato persino il fiume Arno, ma di Claudia non c’è traccia.
Con l’aiuto di alcuni cani molecolari, si è giunti a capire che Claudia si è avvicinata ad un canneto che affaccia sul fiume, ma da quel punto non si sa quale sia stata la sua direzione.
La Sciarelli dà notizia di un bimbo di tre anni che a Vajont (in Friuli) si è allontanato da casa in un momento di distrazione dei genitori.
Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, il mistero di Pietramala
A Pietramala (Firenzuola) è stato ritrovato il corpo di un uomo. La morte deve essere avvenuta diverso tempo fa, ma il cadavere è stato rinvenuto solo una settimana fa, in una macchia di vegetazione e rovi, da un contadino che si prendeva cura del suo campo. Ad un km dal luogo del ritrovamento è situata una chiesa, tristemente famosa per essere luogo di esorcismi.
Ancora non si conosce l’identità dell’uomo, ma sono due le scomparse denunciate in quella zona negli ultimi anni. Il primo uomo scomparso è il sessantaduenne Alessandro Cracco, di cui si sono perse le tracce nel 2011. La sua macchina fu ritrovata in corrispondenza del punto in cui è stato ritrovato il corpo.
L’altro uomo è Nicola Minetti. Viveva a Bologna, ma ogni venerdì si recava a Monghidoro per accudire sua mamma. Dieci anni fa, proprio di venerdì, era scomparso all’improvviso. Ai tempi, il fratello aveva affermato di averlo visto parlare con uno sconosciuto. Qualche tempo dopo alla famiglia Minetti era stata recapitata una lettera firmata “i cittadini non esistono”, in cui si faceva riferimento al “prossimo a sparire”.
Per capire se il corpo ritrovato appartiene ad uno di questi due uomini, bisognerà attendere il risultato dell’esame del DNA.
Chi l’ha visto?, Roberta Ragusa: dove è il corpo?
Si torna a parlare di Roberta Ragusa. Il marito Antonio è stato condannato per l’omicidio, ma il corpo della donna non è mai stato ritrovato. Le cugine hanno pregato l’uomo di dir loro dove possono trovare i resti di Roberta, ma lui ha sempre negato il proprio coinvolgimento. Nuove intercettazioni risalenti alle prime fasi delle indagini, mostrano un Antonio infastidito da quella che ritiene essere inefficienza da parte dei carabinieri. L’uomo sapeva però di essere controllato e si pensa dunque che molte delle sue affermazioni fossero volte ad un depistaggio.
La cugina di Roberta, Maria, ritiene che i Carabinieri abbiano eseguito le indagini con cura e smentisce le accuse mosse da Antonio all’arma. Rimane però il problema dell’ impossibilità di posare un fiore sulla tomba di Roberta. La famiglia spera ancora che il suo corpo si possa ritrovare.
Tornati in studio la Sciarelli si collega con Vajont, dove il soccorso alpino, l’arma ed i volontari stanno cercando disperatamente il bimbo di 3 anni scomparso da casa, Mattia. Il bimbo amava correre e quindi si teme che possa essersi allontanato molto. Il sindaco del paese racconta come stanno gestendo le ricerche. I cittadini sono scesi tutti in strada per aiutare.
Chi l’ha visto?, Don Lino celebra messa coi fedeli nonostante la multa
Si passa a parlare del parroco che stava celebrando messa con i fedeli in chiesa e si è rifiutato di interrompere la celebrazione nonostante l’intervento dei carabinieri ed una telefonata del sindaco.
“E’ una chiesa di 300 metri quadrati ed erano presenti 14 persone ed un organista. Se questo è assembramento. Mi dispiace, è grave che siano intervenuti i carabinieri e che il sindaco volesse interrompere la cerimonia. E’ una situazione veramente incresciosa. Ne pagherò le conseguenze, anche dal punto di vista civico, ma è ora che la smettano” – ha dichiarato Don Lino.
“Nessuno voleva interrompere la messa. La libertà di culto c’è e di celebrazione c’è. Volevamo solo dire al Don che doveva mandare a casa le persone se no bisognava multarlo” – dice il sindaco.
Don Lino sostiene che ci sia stato abuso di potere e procederà per via legale. Svela inoltre di aver ricevuto 280 euro di multa e che anche i fedeli sono stati multati.
Chi l’ha visto?, Paola si è suicidata?
Ci spostiamo in provincia di Siena, dove Paola ha perso la vita a soli 21 anni. Il 13 aprile, in occasione della pasquetta, la ragazza aveva partecipato ad una grigliata insieme ad alcuni amici. Paola aveva poi ricevuto una telefonata e si era allontanata contrariata. La mamma l’aveva più tardi sentita per telefono ed era scossa e triste. Più tardi Paola è stata ritrovata in un capannone abbandonato, in condizioni che sembrano far pensare ad un suicidio.
Sono molti i particolari su cui far luce. Il luogo del ritrovamento è distante da dove si è tenuta la grigliata, perché Paola ha scelto di recarsi lì a piedi? Chi le ha telefonato?
È stata sporta denuncia per istigazione al suicidio contro ignoti. La madre sostiene che Paola non si sarebbe mai tolta la vita. La ragazza stava però vivendo un periodo difficile ed aveva una relazione molto complicata con un ragazzo di Grosseto.
Chi l’ha visto?, il caso Roberto Volo e Mattia che torna a casa
Il 27 febbraio Roberto Volo è uscito da casa sua come di consueto per recarsi al lavoro ad Udine. Non è mai arrivato a destinazione.
Viene interrotto il servizio per dare un’importante notizia: Mattia, il bimbo di tre anni, è stato ritrovato.
Ritorniamo alla scomparsa di Roberto. L’uomo era appassionato di trekking. È stata ritrovata la sua auto sui monti, ma non c’è traccia dell’uomo.
I suoi amici lanciano un appello, sperando che, nel caso in cui si fosse allontanato volontariamente, si faccia vivo.
Chi l’ha visto?, RSA, canzoni e tamponi inutilizzabili
La Sciarelli mostra un video pubblicitario di alcune RSA. Nello spot gli anziani pazienti cantano e battono le mani, uno accanto all’altro, senza dispositivi di protezione.
La conduttrice fa il punto sulla clinica San Raffaele di Rocca di Papa. La struttura è stata chiusa da un cordone sanitario, ma davanti alle proteste dei parenti degli anziani ricoverati, era stata scaricata la responsabilità alla regione. Il direttore della struttura avrebbe detto alla redazione del programma di aver fatto richiesta dei tamponi lo scorso 31 marzo. La regione smentisce oggi, mostrando che il documento è falso ed è in realtà arrivato il 15 aprile.
C’è poi il caso di Villa Torano, dichiarata zona rossa. Un esposto del Codacons denuncia che ci sono moltissimi positivi all’interno della struttura. Nel pomeriggio del 13 aprile, Massimo Poggi – imprenditore responsabile della RSA – ha richiesto 500 tamponi. Il direttore sanitario di Villa Torano li ha effettuati, ma non si è cambiato i guanti tra un prelievo e l’altro e dunque i tamponi non sono attendibili. Sono stati buttati perchè inutilizzabili.
Al San Francesco Hospital, un’altra delle strutture di Poggi, c’è stato un brutto caso di violenza sui pazienti ricoverati.
Chi l’ha visto?, 22 aprile 2020, mancati tamponi e abbandono
Paolo Andreolo ci parla invece del problema dei tamponi mancati ad Orzinovi. Il Sig Alberto racconta di essere stato molto male, di essersi recato in ospedale, ma di essere stato rimandato a casa con una diagnosi di polmonite. Solo al terzo ricovero gli viene effettuato il tampone e risulta positivo.
Nel frattempo, la moglie e la figlia, anche loro ammalate, non vengono sottoposte a tampone. Il medico di base aveva catalogato i suoi sintomi come “stress”.
Riccardo e Roberta sono fratello e sorella. Lui vive a Roma, lei ad Orzinovi. Nel paese vive anche la loro mamma Mariangela. La donna si ammala e la figlia la cura senza sapere che è COVID 19. Anche il padre, lei ed il fidanzato si ammalano in poco tempo. Mariangela peggiora e viene ricoverata. Le viene fatto il tampone e risulta positiva. Le sue condizioni sembrano precipitare. Riccardo arriva da Roma, ma non può entrare in casa dalla sua famiglia. Il padre peggiora. Riccardo cerca di sostenere la sorella come può. Un medico di base si reca in casa per aiutarli. Mariangela però, ricoverata in ospedale, non ce la fa. Muore il 26 marzo. Né Roberta, il fidanzato o il padre, vengono sottoposti a tampone. Roberta dichiara di essere stata “abbandonata”.
Queste sono solo alcune delle drammatiche storie di persone abbandonate senza diagnosi, senza aiuto, senza sapere cosa fare e come gestire una situazione così difficile.
Chi l’ha visto?, il racconto di chi ha contratto il virus
Marina Baldi, biologa e genetista, ci spiega la procedura per le analisi ed i tamponi. Il centro fa 250000 test l’anno, ma l’esecuzione dei tamponi è vietata dai decreti.
A Parma la famiglia ha vissuto le stesse drammatiche problematiche dei cittadini di Orzinovi. Tutti ammalati, nessun tampone e nessuna diagnosi. Anche a Genova la testimonianza di Barbara conferma i racconti precedenti.