Indice dei contenuti
Domenica 31 maggio Massimo Giletti conduce una nuova puntata di Non è l’Arena. L’appuntamento è alle 20.30 su La7. La grande novità è l’intervista che Luca Palamara, magistrato sotto processo a Perugia, ha deciso di concedere a Massimo Giletti. E’ la prima volta che l’ex Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati parla in un programma televisivo. Risponde, in diretta, alle domande di Giletti, raccontando la sua verità sulle chat che hanno portato alla luce gli intrecci fra magistratura e politica.
Inoltre il giornalista ospita il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha promesso rivelazioni shock sul Csm (Consiglio Superiore della Magistratura). E torna sul caso del PM Nino di Matteo. Inoltre affronta il tema della riapertura delle Regioni. E dei ritardi della cassa integrazione.
Non è l’Arena 31 maggio Luigi De Magistris, il caso Bonafede- Di Matteo
Nella puntata del 31 maggio interviene il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Sette giorni fa l’ex PM si era scagliato duramente contro il Consiglio Superiore della Magistratura raccontando una vicenda personale. Massimo Giletti vuole approfondire le dichiarazioni rilasciate domenica scorsa a Non è l’Arena. Nel corso del dibattito intervengono Nunzia De Girolamo e Luca Telese. Presente anche Alfonso Sabella.
Giletti poi ricorda le dichiarazioni fatte da Nino Di Matteo proprio a Non è L’Arena. Alfonso Bonafede aveva offerto al magistrato due incarichi, tra cui quello di capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria).Questa sera Nino Di Matteo conferma tutto ciò che aveva dichiarato telefonicamente a Non è l’Arena. E difende le proprie ragioni anche dinanzi alla Commissione Nazionale Antimafia che lo ascolterà nei prossimi giorni. Nel frattempo non si placano le polemiche sulla scarcerazione dei boss mafiosi. Molti esponenti sono passati dal regime di 41 bis agli arresti domiciliari a causa del rischio contagio da Coronavirus.
Infine Massimo Giletti intervista Matteo Salvini su temi di attualità politica ed economica. Ed il Leader della Lega coglie l’occasione per spiegare quali strategie metterà in atto il Governo per affrontare la crisi post Covid 19.
Non è l’Arena Le Regioni riaprono i confini
Dopo il periodo di lockdown, le Regioni Italiane riaprono finalmente i propri confini. A partire dal 3 giugno i cittadini potranno spostarsi liberamente su tutta la penisola. Al fine di comprendere se l’emergenza sia davvero finita, sarà fondamentale monitorare i dati di diffusione del virus nelle prossime settimane.
Intanto è ormai imminente l’inizio della stagione estiva. Le Regioni del Sud hanno registrato minimi livelli di contagio. E per tale ragione vorrebbero obbligare i turisti a presentare un passaporto sanitario. Essi potranno entrare solo se muniti di un documento che attesti la negatività al virus.Il provvedimento è stato dichiarato anticostituzionale.
Giletti ne discute con Matteo Bassetti, Fabrizio Pregliasco, Alessandro Cecchi Paone e con Pierpaolo Sileri. Interviene anche il Presidente della Regione Sardegna. Christian Solinas è infatti uno dei promotori dell’iniziativa del patentino sanitario.
Inoltre il conduttore torna ad occuparsi della Regione Lombardia al centro di nuove polemiche. Il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, avrebbe accusato la Regione di aver manipolato i dati lombardi per evitare la chiusura.
Sul tema intervengono Alessandro Cecchi Paone, Massimo Galli e il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Presente anche lo stesso Cartabellotta che avrà modo di spiegare le proprie ragioni.
La Fase 2 tra crisi economica e ritardi sulla cassa integrazione
Massimo Giletti affronta nuovamente il tema della Fase 2. Si occupa delle difficoltà delle piccole e medie imprese nella ripartenza. Coloro che stanno risentendo maggiormente della crisi sono i ristoratori. Chi ha scelto di riaprire deve fare i conti con il dimezzamento della clientela. E con le spese da affrontare per la sanificazione. Per tali motivi molti ristoranti preferiscono rimanere chiusi.
Tuttavia centinaia di lavoratori sono ancora in attesa della cassa integrazione di marzo. Non è l’Arena intervista il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. L’intento è di comprendere quali fattori hanno influenzato i ritardi dell’ erogazione del sussidio. Nel mese di aprile è stato presentato un elevato numero di domande. Pari a quello dell’intero anno 2009, periodo in cui l’Italia visse una grave crisi economica.
Infine con il Decreto Rilancio, entra anche in vigore una procedura innovativa. Per ogni domanda presentata l’Istituto previdenziale anticiperà il 40% della cassa integrazione.