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Giovedì 25 giugno, Paolo Del Debbio ha chiuso la stagione di Dritto e Rovescio, con l’ultima puntata in onda su Rete 4. Dopo l’intervista iniziale a Matteo Salvini, una lunga ricognizione dei problemi legati all’emergenza Covid e all’immigrazione, con liti e dibattiti. Sul finale, il ritorno della signora Marsi, madre della piccola rom rimasta incinta a dodici anni, di cui il programma si occupa dalla prima puntata.
Dritto e rovescio 25 giugno – L’intervista a Matteo Salvini
Paolo Del Debbio ha aperto la puntata di Dritto e rovescio, in onda giovedì 25 giugno, con l’intervista all’Onorevole Matteo Salvini.
Il conduttore gli ha offerto assist per parlare dei mancati versamenti della cassa integrazione da parte dell’INPS. Impietosa la condanna del leader della Lega all’operato del Presidente Conte. Disapprovazione anche per le scelte riguardanti il settore del turismo e la ripresa dell’anno scolastico. Salvini ha parlato di ‘scollamento dalla realtà’ da parte dell’Esecutivo ed ha proposto di abbassare le tasse, limitare lo smart working per tornare in ufficio e approvare misure che scongiurino i licenziamenti a partire da agosto.
Poi, un momento di imbarazzo a Dritto e rovescio. Il Senato oggi ha bloccato la delibera che prevedeva l’annullamento dei vitalizi e Paolo Del Debbio ha chiesto a Salvini cosa ne pensasse. L’Onorevole era assente in aula e non sapeva dell’annullamento.
Infine, un servizio provocatorio sull’Onorevole Laura Boldrini e le dichiarazioni sulla cancellazione del decreto Salvini sull’immigrazione. ‘Bevo un goccio di Fanta’, ha commentato il leader della Lega prima di rivendicare i successi delle sue politiche. Ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni sarà a Mondragone (Caserta) dove la positività alla COVID-19 di circa 50 braccianti bulgari ha creato tensioni sociali.
Tuttavia, il collegamento successivo di Paolo Del Debbio con Raffaele Auriemma, che si trovava sul posto, è stato vago e parziale.
Dritto e rovescio 25 giugno – Del Debbio chiude con la lite tra Belpietro e Pedullà
Dritto e rovescio 26 giugno è proseguito con un blocco sui ritardi dei pagamenti dell’INPS. Alcune stime parlano di un milione di cassintegrati che non hanno ricevuto alcun indennizzo da marzo. Attorno all’istituto di Previdenza si è giocata la lite furibonda tra i Direttori Maurizio Belpietro e Gaetano Pedullà. Minuti di confusione e urla, durante i quali i due giornalisti hanno battibeccato in maniera veemente seppure con argomenti futili.
Sul tema è ugualmente nato un dibattito, cui hanno partecipato gli Onorevoli Lucia Ronzulli, Andrea Romano e Massimo Castaldo.
Intervento anche da parte di Giuseppe Cruciani, il quale è rimasto in studio nel blocco successivo. Riflettori puntati sul turismo, in particolare di quello balneare. Più di altri settori, soffre la difficoltà di conciliare le esigenze degli imprenditori con la salute pubblica.
Ad aprire la fase finale di Dritto e rovescio, invece, è stata la signora Marsi. È una donna rom di Cittadella (Padova) la cui figlia di 12 anni è rimasta incinta di un uomo di quasi quarant’anni. Il programma di Del Debbio se ne occupa dallo scorso ottobre come fosse una telenovela da scoprire puntata dopo puntata. Il responsabile dell’abuso non vuole riconsegnare la ragazzina alla madre e vuole cercare di rovinarla.
La stagione di Dritto e rovescio
Dritto e rovescio chiude una stagione durante la quale ha incrementato gli ascolti e rinsaldato il suo posto in palinsesto. Sebbene debba molto alla formula di Dalla vostra parte e Quinta colonna, quella appena conclusa da Paolo Del Debbio è la prima annata con il nuovo programma. Ascolti stabilmente superiori al milione e vicini al 7% di share ne hanno fatto un caposaldo della ricetta informativa di Rete 4, al pari del ‘cugino’ Fuori dal coro.
Con il talk di Mario Giordano, Dritto e rovescio condivide parte del pubblico e gli argomenti trattati. Oltre all’obiettivo comune di cavalcare l’indignazione diffusa.
Tuttavia, laddove Giordano punta senza mezzi termini allo show, Del Debbio si pone il conduttore composto, che bada solo alla concretezza. ‘Ai problemi della gente’, per usare una sua espressione ricorrente.
Ecco il perché dei numerosi servizi in giro per l’Italia che scandiscono ciascuna puntata. Alcuni realizzati in prima persona da Del Debbio, sempre attento a mostrarsi vicino al cittadino indignato e insofferente. Un continuo rimbalzo tra lo studio e l’esterno che dà la sensazione di un filo diretto con il paese reale. Del resto, lo stesso linguaggio diretto e colloquiale del conduttore rende l’idea di talk al servizio dei cittadini.
In realtà, da questa formula meno arruffata trapela ugualmente la volontà di scaldare gli animi. La predisposizione a semplificare gli argomenti. A stiracchiarli in ricostruzioni a senso unico da cui ricavare risentimento, pur partendo da problemi inegabili e spesso irrisolti da parte delle istituzioni.
Una delle dimostrazioni viene proprio dalla lite tra Belpietro e Pedullà.
Che format ti questo tipo incontrino la risposta favorevole nel pubblico non è più una novità ed è lecito suppore che rivedremo Dritto e rovescio anche nella prossima stagione.