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Inizia questa sera su Rai 3 La Dedica con le storie della prima settimana.Il programma è ideato e condotto da Pino Rinaldi. L’appuntamento è in access prime time per quindici serate, dal lunedì al venerdì. Come vi abbiamo anticipato La dedica è un viaggio nella musica popolare italiana. Un racconto di artisti non famosi a livello nazionale ma che sono molto conosciuti nel loro territorio, con un grande seguito sui social media.
La Dedica Rai 3 storie da lunedì 13 a venerdì 17 luglio 2020
La Dedica si occupa di cantanti o gruppi musicali. Si esprimono in dialetto e raccontano storie dei loro paesi con sonorità che richiamano la tradizione in chiave contemporanea. Ecco chi sono i protagonisti
Lunedì 13 luglio protagonista è il Lazio con Il Trio Monti di Roma
Il Trio Monti nasce dall’idea di tre giovani amici, tre romani doc, appassionati delle canzoni che, fin dall’infanzia, ogni romano ascolta e impara nelle case, nelle strade e nelle piazze.
Il nome del trio deriva dal fatto che i tre componenti provengono da tre dei monti di Roma. Giampiero Mannoni, alla voce è di Monte Mario; Valerio Mileto, alla chitarra, è di Montesacro mentre Emanuele De Simone, al mandolino, è di Monte Verde.
Il Trio comincia ad esibirsi nei locali, nei festival, nelle feste di piazza, nelle osterie.
Il lavoro di ricerca sulla canzone romana è sempre vivo, cercando di creare nuovi linguaggi e nuove proposte della romanità.
Martedì 14 luglio protagonista è la Sicilia con Calandra & Calandra di Alcamo (Trapani)
Due fratelli che fin da piccoli suonavano e cantavano. Giuseppe e Maurizio Calandra, 59 e 50 anni, nati in una famiglia da sempre dedicata all’artigianato e al commercio. Maurizio ha svolto diversi lavori. Giuseppe si è occupato di noleggio di videogiochi.
Il padre dei due, oggi 84 anni, ha sempre incoraggiato i due figli ai quali ha trasmesso la vena artistica. Proprio lui, da giovane, suonava la chitarra ai matrimoni e altre ricorrenze ma soprattutto suonava le “serenate” agli innamorati.
Calandra & Calandra sono riusciti a “sdoganare” il dialetto grazie anche al valore e alla bellezza delle loro composizioni.
Mercoledì 15 luglio La Dedica è in Puglia a Lecce con Enza Pagliara
Enza Pagliara è una delle voci più importanti della penisola salentina. E’ esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del sud Italia. Da molti anni è una delle colonne portanti della “Notte della Taranta”.
Da piccola collezionava frasi dialettali raccolte in famiglia. Un giorno la maestra di musica delle scuole medie chiese ad Enza e alle sue compagne di chiedere alle loro nonne quali canzoni cantavano in campagna. In quei momenti, senza rendersene conto, Enza ha riempito quaderni e diari con storie e canti. Inconsapevolmente faceva la prima ricerca sul campo.
Enza Pagliara, diventata oggi simbolo della taranta al femminile. Ed è tra le promotrici del rinnovamento delle danze etniche salentine.
Giovedì 16 luglio Pino Rinaldi è in Basilicata a Lagonegro con Renanera
Unaderosa, voce e leader dei Renanera, ha una storia personale intensa e dura.
Da ragazza ha subito bullismo. E da donna ha subito violenza fisica e psicologica dal primo marito. Quando è riuscita a liberasi, ha scoperto di essere rimasta incinta. Da sola decide di tenere la bimba intraprendendo un percorso non facile di ragazza madre.
La musica fa parte della sua vita fin da quando era piccola. Poi si è esibita in feste di piazza e matrimoni.
L’incontro con il suo attuale marito, Antonio Deodati, compositore e produttore, segna l’inizio di una rinascita personale ed artistica.
Nascono i Renanera, una delle band più apprezzate nel genere etnico e world. Una band che incarna totalmente le sonorità e gli umori della terra di Basilicata. Tutta la produzione dei Renanera canta il senso di gioia e di appartenenza con le terre lucane.
Venerdì 17 luglio in Sardegna a Oristano con Laura Spano
Laura Spano è una giovane artista, tra le voci di maggiore talento della canzone popolare sarda. Laura propone un nuovo modo di “cantare” la Sardegna, con brani che mescolano lingue e sonorità, dal sardo, allo spagnolo all’italiano.
In pochi anni Laura Spano attraverso delle sue canzoni originali, come “Ehia”, è riuscita a conquistare l’interesse di un pubblico ampio e giovanile, grazie all’utilizzo moderno del proprio dialetto.
Laura Spano è stata invitata al CET, la scuola di Mogol, per condividere le conoscenze della musica popolare sarda.