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La nuova stagione di Agorà esordisce oggi, 7 settembre 2020, dalle 8.00 alle 10.00 su Rai 3. Il programma di approfondimento vuole rappresentare il quotidiano che “si sfoglia” ogni mattina, ricco di ospiti, servizi, e news dell’ultimo momento.
I temi trattati spaziano dalla politica all’economia, dall’attualità alla cronaca. A discuterne ogni giorno, personalità politiche, giornalisti, intellettuali e analisti.
L’edizione 2020 che parte stamattina è condotta da Luisella Costamagna. Sostituisce l’ex padrona di casa Serena Bortone che ha lasciato Agorà al termine della scorsa stagione invernale. La versione estiva è stata gestita da Roberto Vicarietti. La Bortone si sposta da Rai 3 a Rai 1, dove conduce il programma del day time pomeridiano Oggi è un altro giorno.
Potete seguire Agorà anche in diretta streaming tramite il servizio gratuito RaiPlay.
Agorà 7 settembre – La diretta
Agorà inizia con il suono di una campanella. Infatti, uno dei temi più caldi del momento è proprio la riapertura delle scuole. “Il paese è pronto a ripartire?” si chiede la conduttrice Luisella Costamagna. Goffredo Buccini, Claudio Gorigon e Beatrice Lorenzin sono presenti in studio per parlarne. Dovrebbe arrivare a breve anche Lucia Azzolina, ministra dell’istruzione.
“Non per fatalismo, ma non siamo pronti. Siamo in una fase che assomiglia alla scuola di guerra. Anche gli altri paesi hanno chiuso e riaperto più volte le scuole” commenta Goffredo Buccini al riguardo.
“Vorrei sapere la sua opinione prima come madre, poi anche come politico” chiede la conduttrice a Beatrice Lorenzin, Partito Democratico. “Credo che ogni genitore sia un po’ in ansia. Dobbiamo partire noi con la prevenzione: se i bambini hanno la febbre lasciamoli a casa. Potrebbe essere necessario organizzare delle mini-quarantene, riorganizzare l’organizzazione sanitaria scolastica.” commenta la Lorenzin.
Poco dopo si collega con lo studio Paolo Mieli, che afferma di essere “ottimista sulla riapertura delle scuole”.
Meno positivo è Claudio Gorigon, Lega, che crede la ministra Azzolina sia stata troppo assente, e abbia mal gestito la riapertura. Ciononostante, ritiene fondamentale riaprire gli istituti.
A Cagliari, intanto, 200 persone sono state licenziate senza Cassa Integrazione. Agorà parlerà con alcuni rappresentanti dei lavoratori per capire cosa stia succedendo.
Agorà 7 settembre – Il moviolone, la prima riapertura
Il primo moviolone è un servizio che racconta brevemente la situazione delle dotazioni scolastiche.
Poco dopo viene mostratala prima riapertura del Liceo Classico Carducci di Milano. Il preside ha deciso di riaprire una settimana prima per introdurre le prime classi all’istituto.
Il preside però denuncia una mancanza di personale ATA. Quanto a docenti, invece, non ci sono particolari preoccupazioni. Mancano, però, alcuni banchi a rotelle.
Tornati in studio, la conduttrice interroga Fabrizio Pregliasco sulla capacità di trasmissione del virus da parte dei bambini: è davvero minore di quella degli adulti? La risposta del direttore dell’IRCCS Galeazzi di Milano è che sì, è lievemente minore, ma comunque da non sottovalutare. “Dobbiamo essere attenti, è una scommessa riaprire le scuole. Sicuramente ci sarà un rialzo nel numero dei casi.” afferma Pregliasco.
Pregliasco parla poi dei vaccini anti-influenza stagionale. “Quest’anno è necessario farli, forse renderli obbligatori. Speriamo ci siano dosi sufficienti.” afferma. La Lorenzin si scaglia con forza contro gli anti-vaccinisti. “La seconda ondata dipende da quello che facciamo adesso. Non è possibile essere bombardati sui social, avere paura dei vaccini. Dobbiamo vincere questa sciocca paura nei confronti della vaccinazione.” dichiara.
Claudio Gorigon si dichiara favorevole ai vaccini, ma contrario all’obbligatorietà. La Lorenzin risponde prontamente “Questo ha senso in situazioni normali. Ma non siamo in una situazione normale”.
Agorà 7 settembre – La manifestazione No-Mask
“Non ci dovete venire qui se siete di sinistra.” queste le parole di un uomo intervistato durante l’ultima manifestazione no-mask. Dietro alla mentalità della libera opinione, i no-mask rifiutano l’uso della mascherina obbligatoria. Molti, purtroppo, sono ancora oggi i negazionisti che credono il Covid non rappresenti un rischio elevato. Il servizio chiude con una citazione: “Va bene avere una mentalità aperta, ma non tanto aperta da far cadere il cervello a terra”.
“Non è la libertà del singolo, ma una libertà collettiva che conta” afferma Fabrizio Pregliasco. “Purtroppo l’andamento del numero dei contagi tende verso l’alto. Dobbiamo aspettarci una ripresa.” continua Pregliasco.
“Mi rifiuto di chiamarli negazionisti. Il negazionismom è un’altra cosa. Sono dei deficienti, che ora mi insulteranno, ma sarà una medaglia per me” dichiara convinto Alessandro Giuli, Editorialista per Libero, collegato con lo studio. “Quegli individui non rappresentano la destra italiana.” prosegue.
Segue un moviolone che riassume la posizione di Giuseppe Conte da quando prese fortemente posizione nei confronti di Matteo Salvini ad oggi, proponendo estratti dai suoi numerosi discorsi pubblici. Paolo Mieli dà “un’abbondante sufficienza” all’ultimo anno di Governo Conte-bis.
L’intervento di Lucia Azzolina
Inizia poi ad Agorà di stamattina, 7 settembre, l’intervista con Lucia Azzolina, ministra dell’istruzione, di fronte a un tavolo con numerosi dispositivi di protezione individuale quali mascherine, guanti, gel. Una dotazione necessaria per far ripartire le scuole.
“Ci sarà la mascherina obbligatoria in classe?” chiede la conduttrice. “Basta vedere le immagini delle scuole francesi per capire che se non c’è il metro di distanza garantito va indossata la mascherina. Soprattutto la mascherina va indossata durante i movimenti. Quando si va al bagno, durante la ricreazione. Siamo l’unico stato che fornirà le mascherine ogni giorno a studenti e insegnanti.” afferma la Azzolina.
“Il servizio pubblico dovrebbe far vedere le belle esperienze, non solo quelle negative. Le negatività si raccontano sempre, le positività mai” commenta poi la ministra Azzolina. “Inoltre, se vogliamo fare paragoni con l’estero facciamoli bene. Noi abbiamo fatto esami di stato sicuri laddove molti paesi li hanno cancellati.” afferma in seguito. I tre collegamenti da Germania, Francia e Inghilterra delineano quindi un quadro estero sostanzialmente simile a quello italiano, almeno riguardo le misure di prevenzione nelle scuole.
Le domande dal Liceo Carlucci alla ministra
Il collegamento passa al Liceo Carducci. “C’è qualcuno che ha domande da porre alla ministra?” chiede la conduttrice all’inviata. Parla una professoressa, che chiede: “In questi mesi ho dovuto introdurre nella mia attività didattica elementi di flessibilità. Non è importante secondo lei che questa flessibilità venga messa a sistema, modificando la struttura rigida e secolare della scuola italiana?”. “La flessibilità è sacrosanta. Ma esiste da 20 anni l’autonomia scolastica. Come potevo dare linee guida centralizzate flessibili a tutti gli istituti italiani, che possono agire in autonomia garantendo, o meno, tale flessibilità?” risponde la Azzolina.
Chiede poi un genitore: “Se dovessero esserci positivi negli istituti, cosa accadrà nella scuola?”. La ministra Lucia Azzolina risponde che “Si applica il protocollo. Lo studente viene accompagnato in uno spazio ad hoc, si chiamano i genitori, e si mettono i genitori in contatto con la sanità territoriale. Si fa il tampone, e in caso di positività si capirà quante persone devono andare in quarantena guardando il registro dei contatti redatto a scuola. Gli studenti in quarantena proseguiranno la didattica a distanza da casa. In questo caso verranno dati alle famiglie contributi per aiutare le famiglie lungo il percorso.”.
Gli attacchi alla ministra: “Ma Salvini ce l’ha una coscienza?”
“Come mai se è stato fatto tutto bene, lei è stata attaccata così duramente, tanto da ricevere minacce e finire sotto scorta?” chiede la conduttrice a Lucia Azzolina. “Noi ci siamo limitati a dire di seguire le notizie ufficiali, non i meme su internet.” risponde la ministra.
Viene poi posta alla ministra la domanda scritta sulla lavagna dal politico della Lega Claudio Gorigon “E’ sicura di aver fatto bene?”. Lucia Azzolina risponde pronta che “Ho seguito personalmente alcuni istituti, abbiamo verificato con attenzione il rispetto delle misure di prevenzione” parlando di Salvini, poi, commenta “Ce l’ha una coscienza quest’uomo? O ha usato la scuola per fare mera propaganda elettorale?”.
Il moviolone su Briatore
In occasione del collegamento con Daniela Santanchè viene proposto un moviolone sulle migliori affermazioni dell’imprenditore Flavio Briatore. L’uomo si è scagliato spesso con forza via internet contro il governo e le sue direttive anti-covid.
Poi, si collega con lo studio Stefano Fassina di Liberi e Uguali, per parlare di occupazione e lavoro post-emergenza. “Senza una ripresa consistente dell’economia il lavoro non può riprendere. Bisogna far ripartire gli investimenti, i consumi.” afferma Fassina. “La nostra priorità è sostenere il credito alle imprese, eliminare le tasse per le imprese che non possono pagarle” continua.
Daniela Santanchè afferma però che “Nè io nè gli Italiani vediamo una ripresa. Abbiamo perso posti di lavoro in un periodo durante il quale per legge non si poteva licenziare.“. Continua dichiarando che “Le donne hanno pagato il prezzo più alto. Con il lock-down siamo tornate indietro di 50 anni.”.
Si apre un dibattito riguardo le proposte fatte dai vari schieramenti politici per risollevare l’economia.
I 200 lavoratori licenziati a Porto Canale, Cagliari
La linea passa all’inviata di Cagliari, che racconta la situazione dei lavoratori di un’azienda che ha licenziato 200 dipendenti, lasciati dapprima in cassa integrazione, in seguito senza. Quando l’azienda fu comprata da differenti proprietari, i lavoratori chiesero una proroga della Cassa Integrazione per traghettare i lavoratori da una proprietà all’altra. Ma la richiesta non fu accolta.
“L’esempio di questa azienda dimostra la competitività che l’Italia ha perso.” commenta la Santanchè.
I toni si alzano fra Fassina e la Santanchè, quando si parla di sussidi e Cassa Integrazione.
Bianca Berlinguer ospite di Agorà
Poco dopo inizia un nuovo moviolone che riassume gli eventi dell’estate appena trascorsa.
L’ultima ospite di Agorà è Bianca Berlinguer. “Che estate è stata? Ti preoccupa la risalita dei contagi? E la ripartenza delle scuole?” chiede la conduttrice alla Berlinguer. “Non potevamo aspettare ad aprire le scuole. Ma per l’università non ho capito come andrà.” inizia la Berlinguer. “Inevitabilmente all’inizio ci sarà una salita dei contagi. Ma non possiamo fare a meno di riaprirle, è l’appuntamento più importante.” prosegue.
“Vedo il governo poco impegnato nel piano economico da presentare all’Europa. Potrebbe contribuire a dare una svolta al paese.” afferma poi Bianca Berlinguer.