Indice dei contenuti
- 1 Dritto e Rovescio 17 settembre, la diretta
- 2 Dritto e Rovescio 17 settembre, l’intervista a Matteo Salvini
- 3 Dritto e Rovescio 17 settembre, le opinioni di Salvini sul clima d’odio
- 3.1 Dritto e rovescio 17 settembre, la riduzione delle buste paga: Antonio Tajani
- 3.2 Il fisco in Italia
- 3.3 I ritardi della cassa integrazione
- 3.4 Il caso di Maria Paola: Mario Adinolfi e Vladimir Luxuria in collegamento
- 3.5 La storia del rosario pro omofobia
- 3.6 Il collegamento da Bologna
- 3.7 L’immigrazione in Italia
- 3.8 Il centro accoglienza di Gissi
La seconda puntata di Dritto e Rovescio edizione 2020 è in onda stasera, 17 settembre, alle 21.25 su Rete 4. Il programma di approfondimento politico, economico e sociale è condotto da Paolo Del Debbio.
L’ospite principale della puntata di stasera è il leader della Lega Matteo Salvini. Con lui il conduttore parla del referendum costituzionale del 20 e 21 settembre, delle elezioni regionali e di vari fatti di cronaca recenti.
Presente in studio Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia. Con lui Del Debbio discute dei piani per l’utilizzo dei fondi europei, ovvero il Recovery fund. Quali sono le proposte dell’attuale governo per far uscire il paese dalla recessione post lockdown? E quali sono le opinioni dell’opposizione, di cui Tajani fa parte, al riguardo?
Molti argomenti della puntata riguardano il lavoro e la ripresa economica dell’Italia. I ritardi nella gestione dei sussidi Inps ai lavoratori fanno ancora discutere, così come il possibile ricorso a ulteriori fondi europei: quelli del MES. Tema sul quale né la maggioranza, né l’opposizione si pronunciano univocamente.
Infine, Del Debbio e i suoi ospiti si occupano della gestione dei migranti, soprattutto in seguito agli eventi accaduti sull’isola di Lesbo.
Dritto e Rovescio 17 settembre, la diretta
Dritto e rovescio apre con un servizio girato a Lodi. “Sono 7 mesi che non lavoriamo, le nostre famiglie non ce la fanno più” racconta un imprenditore locale. Paolo Del Debbio è andato a Lodi per parlare con lui e altri piccoli imprenditori. “Bisogna far ripartire l’economia” afferma Del Debbio. “La vita è fatta di ragionevolezza: lavoro da una parte, sicurezza dall’altra” conclude. Una nota a margine: il conduttore, fin dalla scorsa puntata, è apparso ai telespettatori visibilmente dimagrito rispetto al passato.
Il conduttore parla con negozianti locali stanziali, ma anche con dei fieristi e ambulanti. Nessuna amministrazione locale vuole più prendersi le responsabilità di organizzare fiere e sagre, perché “possibili luoghi di assembramenti.”. “Io posso assicurarvi di prendere a cuore la cosa.” afferma Del Debbio.
Dritto e Rovescio 17 settembre, l’intervista a Matteo Salvini
“Quando faccio il mio lavoro e giro per l’Italia fra la gente, sembra arrivi la Madonna di Lourdes. Ma io faccio solo il mio mestiere.” racconta Del Debbio. “Capita spesso anche a me” risponde Matteo Salvini, intervistato in collegamento stasera, 17 settembre, a Dritto e rovescio.
I posti di lavoro a rischio in Italia sono molto aumentati dopo il lockdown. “Basterebbe seguire le proposte della Lega, copiate da altri paesi europei fra l’altro. Fermare la tassazione, Equitalia, Inps.” commenta al riguardo Salvini.
“Hai una cartella esattoriale da 10.000 Euro? La Lega propone Saldo e stralcio. Ti chiedo il 15%, e poi la straccio. I lati positivi sono che lo stato incassa soldi che altrimenti non incasserebbe mai. Invece, il cittadino paga solo una parte di quello che doveva. Lo abbiamo fatto, e ha portato 30 miliardi nelle casse dello stato quando eravamo al governo.” continua poi Salvini.
“Ma lei lo ha proposto a Conte? Dice che la chiama, ma lei non risponde mai.” chiede Del Debbio. “Secondo me Conte sbaglia il numero di telefono, non ho ricevuto nemmeno un messaggio.” risponde Salvini.
Dritto e Rovescio 17 settembre, le opinioni di Salvini sul clima d’odio
Viene mostrato un servizio a tema “odio”. Un sentimento dilagante fra le persone di qualunque schieramento politico. In particolare, il servizio si concentra su coloro che, nelle varie città dove Salvini ha tenuto dei discorsi, hanno vibratamente contrastato il politico.
A proposito di un uomo, autore di una scritta estremamente violenta, Salvini commenta “Da uno contro il fascismo e la violenza non mi sarei aspettato certo che volesse appendere chiunque non la pensa come lui. Io, per esempio, la signora che mi ha aggredito la ho già perdonata. Sono contro la violenza.”.
“Se vinciamo in Toscana è solo una buona notizia per la Toscana. Al governo non succede nulla. Anche se spero vada a casa prima possibile perchè non sta facendo nulla.” afferma Salvini riguardo le prossime elezioni regionali. “Non vi dico per chi votare, ma vi invito ad andare a votare.” continua il politico.
“Non voglio far la figura di Renzi, che vota no al taglio dei parlamentari, e quando va al governo vota sì. Io ho votato sì altre volte, continuerò a votare sì” afferma Salvini parlando del referendum costituzionale.
Dritto e rovescio 17 settembre, la riduzione delle buste paga: Antonio Tajani
Il servizio seguente l’intervista a Matteo Salvini racconta l’evidente spesso dovute anche ad una tassazione ritenuta dai alcuni eccessiva.
Per evidenziare la riduzione delle buste paga in Italia, vengono confrontate le situazioni di due lavoratori: uno vive e lavora in Italia, l’altro all’estero. Nonostante i lavori simili, i due hanno due condizioni di lavoro e retribuzione molto differenti. “Do buona parte allo stato, che non mi da niente” afferma il lavoratore italiano. “Io lavoro in Germania per non farmi sfruttare” dichiara l’altro.
“Io eliminerei il reddito di cittadinanza. Senza quello, lo Stato potrebbe aiutare i lavoratori. Al contempo, se non abbassiamo le tasse alle imprese ci troveremo presto con decine di migliaia di disoccupati” afferma Antonio Tajani, vice-presidente di Forza Italia. Il politico è in collegamento con lo studio di Dritto e Rovescio.
“Questa storia dei Bonus: ad oggi non lo ha preso nessuno. Gli altri in percentuali variabili. Non è una presa in giro?” chiede il conduttore a Tajani. “Sì, lo è. Noi avevamo fatto una proposta diversa, per esempio, per il bonus vacanze: far detrarre le spese delle vacanze fatte in Italia dalle tasse. E’ stata bocciata” risponde Tajani.
Purtroppo, il collegamento con Tajani si interrompe bruscamente, ed è necessario mandare in onda un’interruzione pubblicitaria.
Il fisco in Italia
“Siamo aperti per miracolo. Come posso pagare tasse calcolate sui guadagni dell’anno scorso? I clienti hanno rimandato il loro appuntamento a data da destinarsi, il fisco è puntualissimo” racconta un piccolo commerciante di Roma. Il servizio racconta le condizioni di alcuni commercianti romani, che si trovano in grande difficoltà con il fisco.
“Avrei voluto avere qualcuno dei 5 stelle stasera. Ma non sono voluti venire. Non so se è stato consigliato loro o meno, ma io ho sempre accolto con piacere i 5 stelle.” afferma il conduttore introducendo i suoi nuovi ospiti. “O forse è dovuto a quello che ho detto dopo l’aggressione subita dal nostro giornalista. Al riguardo ridirei le stesse cose: Grillo deve scusarsi col giornalista: non aveva il diritto di fare quello che ha fatto” conclude del Debbio.
In studio ci sono Maurizio Belpietro, direttore di La Verità, e la giornalista Claudia Fusani. Ma anche Matteo Ricci del PD e il giornalista Giuseppe Cruciani. “Le tasse sono ferraginose, ma non è una novità. Tuttavia servono, ad esempio, per la sanità pubblica. Cosa doveva fare il governo? Non si poteva tagliare le tasse. Il tema sarà rilevante nel prossimo anno fiscale” afferma Ricci. Belpietro non è d’accordo. “I soldi ci sono, si potevano aiutare gli italiani con dei tagli” afferma. Cruciani è d’accordo con lui.
Il dibattito si scalda, le opinioni degli ospiti sono discordanti. In particolare, quelle di Ricci e Belpietro.
I ritardi della cassa integrazione
Un inviato di Dritto e rovescio cerca di intervistare Pasquale Tridico, presidente dell’Inps. “Voi dite bugie, con i bugiardi non parlo. Non sapete cos’è la cassa integrazione. Buona parte dei non pagati sono della cassa artigiani.” commenta l’economista mentre cerca di allontanarsi dall’inviato.
Più di 300.000 persone, stando ai documenti di Dritto e rovescio, attendono ancora la cassa integrazione. Alcuni di questi, stasera, sono in collegamento con lo studio di Dritto e Rovescio, per testimoniare la loro esperienza.
C’è chi non ha mai ricevuto nemmeno una parte della cassa integrazione, e chi si lamenta che la percentuale ottenuta è esageratamente tassata.
Sempre da Roma, sono in collegamento due lavoratori autonomi: una cameriera e un facchino. Hanno entrambi perso il lavoro, e raccontano la loro esperienza con la cassa integrazione. “Noi vogliamo lavorare, non i sussidi. Ma in questo momento ci hanno tagliato le gambe” commentano.
Il caso di Maria Paola: Mario Adinolfi e Vladimir Luxuria in collegamento
Il fratello di Maria Paola Gaglione, Michele, non accettava che la sorella frequentasse un trans. Così, una sera l’ha speronata con il motorino, e lei è morta. “Di queste cose non si parla, è una cosa brutta. Michele non ha fatto niente di male” afferma un conoscente di Michele.
Il servizio di Quarta repubblica stasera, 17 settembre 2020, racconta di chi, nell’ambiente fortemente omofobo frequentato da Michele, condanna con forza Maria Paola.
“Queste testimonianze vanno sentite, purtroppo. Perchè non è possibile capire senza sentirle. L’essere umano accetta le diversità, altrimenti si è bestie. E le bestie nella società non ci devono stare. Ci sono gli zoo” afferma il conduttore.
Vladimir Luxuria è in collegamento per discutere della vicenda di Maria Paola. “Non avrei mai pensato saremmo tornati a un’Italia patriarcale dove il fratello grande si sente in dovere di dominare sulle scelte della sorella.” afferma Luxuria. “Michele ha una responsabilità diretta. Ma ci sono le responsabilità indirette di chi chiacchiera, commenta, offende.” continua poi.
La storia del rosario pro omofobia
Un servizio ripercorre la storia del parroco di Lizzano, che in estate, a Luglio, aveva organizzato un rosario per pregare contro la legge anti-omofobia. Gli inviati hanno intervistato diversi abitanti di Lizzano. Alcuni affermano che all’amore non si comanda. Fra cui, il sindaco di Lizzano, Antonietta d’Oria, che a luglio si oppose alla manifestazione in chiesa.
In studio, dopo il servizio, parla Nausica Della Valle. “Non ho mai detto che la preghiera mi ha guarito dall’essere gay. Mi ha guarito le ferite che mi spingevano a cercare amore in persone dello stesso sesso. Così sono tornata eterosessuale. Non piace, ma è la mia testimonianza” racconta la donna. “Si può scegliere il signore e avere una vita sessuale appagata” le dice allora Luxuria.
Il collegamento da Bologna
Gli ospiti discutono del perché la legge anti-omofobia sia o non sia valida e utile. Mario Adinolfi afferma che “avremmo una legge che quando diremo un’opinione potrà portare a 6 anni di carcere. Io dico adesso che sono stati avvoltoi quelli che si sono messi a chiedere la legge sulla omo-transfobia quando il corpo era ancora calda. Nemmeno si sa se Maria Paola è caduta dal motorino perchè andava troppo forte”.
Luxuria dissente fortemente. Ma Adinolfi continua “Se mia figlia a 18 anni lascia la scuola e va a vivere con uno che spaccia, senza fissa dimora, io mia figlia vado pure io a prendermela”. I toni si alzano notevolmente.
Dritto e Rovescio si collega con Bologna, dove due ragazze lesbiche gestiscono un Bar. “Offendi e basta, fammi parlare” dice Sofia, una avventrice del bar trans, a Matteo Adinolfi. I toni non si placano, e Giuseppe Cruciani urla “Se io offendo, anche duramente, ma a parole, un uomo gay, devo andare in tribunale?”.
L’immigrazione in Italia
Il tema dell’immigrazione è recentemente tornato centrale nella cronaca nazionale. Dopo i fatti di Lesbo, dove è bruciato il campo migranti più grande d’Europa. Ma soprattutto dopo l’omicidio di Don Roberto, ucciso a Como da uno dei ragazzi extracomunitari di cui si prendeva cura. “Non c’è un brutto clima a Como. Il brutto clima si vuole creare” afferma una donna intervistata.
“Se vengono accolti, vanno accolti in modo umano. Sennò li si accoglia al di fuori dell’umanità, per altre ragioni.” afferma Del Debbio.
Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia afferma che la colpa ultimamente “viene sempre data alla destra, a Meloni e a Salvini. Qui la colpa è di un criminale, che nemmeno doveva essere in Italia, e di chi gli ha permesso di essere lì.”. La giornalista Karima Moual risponde che “Don Roberto ha fatto una battaglia contro chi si oppone all’accoglienza. Il suo lavoro di carità era reso impossibile. Non c’è una vera politica dell’immigrazione: viene sempre strumentalizzato. Sono schifata dall’ipocrisia della politica.”.
Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, dichiara che “non si può mischiare tutto. Don Roberto si donava agli altri anche fuori dal rispetto delle regole. Ma era la sua vocazione. Il sindaco vuole solo riportare ordine nella sua città. Don Roberto faceva altro.“.
Il centro accoglienza di Gissi
A Gissi una struttura un tempo adibita ad Hotel è diventata un centro accoglienza. Gli inviati di Dritto e rovescio sono andati in Abruzzo dopo che nel centro accoglienza è stato riscontrato un caso di contagio. Gli immigrati del centro, oggi, sono rinchiusi nel centro accoglienza in quarantena, ammassati in spazi non adeguati al loro numero.
Il giornalista Luigi Amicone afferma che “non c’è nessun odio. A Gissi si son visti arrivare delle persone senza prospettive, senza sapere perchè e per quanto. Avere paura è normale.”.
“Non sono qui in difesa del governo. Ma siamo in emergenza Covid. Certo che un migrante può avere il virus. Non ha senso contare il numero di migranti col virus, è schifoso.” afferma la giornalista Karima Moual. “Stai dicendo delle bugie colossali. Siete capaci di spingere solo sulla paura”. continua in studio Gianfranco Librandi, politico di Italia Viva.
“I grandi numeri reggono, ma solo per noi che viviamo lontani dai problemi di immigrazione. E’ facile parlare in televisione, ma quando esci di casa e trovi un accampamento di migranti non sei razzista, sei inca***to” afferma Sallusti.
“Parliamo sempre di questo problema come se fosse una novità. Ma è così da anni. Bisogna legalizzare gli irregolari, che significa permettergli di restare. Anche perchè l’Italia e l’Europa stanno invecchiando.” afferma la giornalista Moual. “Ma io non voglio la sostituzione etnica” risponde Donzelli.