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Questa mattina, venerdì 2 ottobre, alle 12:00 si terrà la conferenza stampa di presentazione delle nuove puntate di Settestorie. È il programma di approfondimento firmato da Monica Maggioni. Va in onda su Rai 1 da lunedì 5 ottobre per 35 puntate complessive. Tutti i lunedì in seconda serata, con brevi reportage e interviste sull’attualità, anche con notizie leggere, che spaziano dalla cultura al costume.
Settestorie conferenza stampa, di cosa parla il nuovo programma di Monica Maggioni su Rai 1
La nuova edizione richiama in parte quanto fatto vedere dalla stessa giornalista durante l’estate a Settestorie. Parliamo di reportage e interviste per approfondire l’attualità da punti di vista poco noti al grande pubblico. Stavolta, però, Settestorie promette di andare oltre. Vuole raccontare la realtà con notizie leggere, di costume e cultura, puntando sul linguaggio.
Monica Maggioni ha detto di riservare una particolare attenzione alle immagini. L’obiettivo è quello di realizzare un racconto diretto, d’impatto, lavorando su qualità e montaggio. La stessa attenzione, ha assicurato, verrà dedicata allo stile di presentazione dei contenuti, su cui si concentra un team scelto con cura.
La giornalista non ha nascosto che l’ispirazione nasce inizialmente dall’omonimo programma della CBS statunitense. In questa nuova versione, però, ha voluto attingere alla conversation francese.
Dopo la lunga esperienza come giornalista del TG1 (suo il racconto da inviata della Seconda Guerra del Golfo) e come Direttrice di Rai News, Monica Maggioni è diventata Presidente della Rai nel 2015. È rimasta in carica fino al 2018, lontana dalle telecamere. Settestorie segna il suo ritorno al ruolo di giornalista.
Il programma avrebbe dovuto esordire a metà settembre, ma partirà solo nei prossimi giorni.
La diretta
Apre la conferenza stampa il Direttore di Rai 1, Stefano Coletta: “Ripartiamo con un prodotto testato durante l’estate, con la volontà di andare in un’unica e chiara direzione. Un lavoro artigianale, come possibilità di produrre innovando i contenuti, seri e rigorosi per la rete ammiraglia. Sono assai soddisfatto dell’esperimento in estate, perché questo prodotto risponde in maniera totalizzante a ciò che io ritengo debba arrivare su Rai 1. Innovazione, attenzione al linguaggio, alla confezione e alla scelta tematica”.
Continua: “Monica Maggioni ha attraversato tutti i codici del giornalismo e sorprenderà. Manteniamo la cura e la perizia delle puntate estive, ma in realtà sarà un prodotto nuovo. Mette insieme ideazione, innovazione e la missione del servizio pubblico. Con rigore, sobrietà, attinenza al reale, ma anche capacità di equilibrio dei registri, per parlare a tutti”. In estate, aggiunge, nonostante una facciata ‘chic’, Settestorie è riuscito a parlare a tutti.
“Ha realizzato un 9.5% di share media, che è la cifra standard della seconda serata, il tutto con un test nuovo”, dice il Direttore, che difende Monica Maggioni da chi ha parlato di flop.
Conclude: “Monica e i suoi autori hanno lavorato molto su un piatto nuovo, con ingredienti diversi che si dovranno cucire insieme, senza risultare frammentari. Porta in tv un giornalismo peripatetico, un po’ come Aristotele. Settestorie sarà diviso in tre parti. L’incipit sarà una conversazione con personaggi ed esponenti dalla scienza, alla politica, alla televisione, al cinema, che si metteranno in gioco. Tentiamo di realizzare la conversation alla francese, che volevo già ai temi di Rai3. La scenografia sarà complessa, con riferimenti cinematografici e letterari, in un impianto di grandissima innovazione. Il finale, invece, sarà più legato all’attualità, in cui Monica vestirà i panni dell’editorialista”.
Settestorie conferenza stampa – Parla Monica Maggioni
Ora interviene la giornalista e conduttrice Monica Maggioni: “Devo dire che ho molto voluto bene a Settestorie estivo, perché c’era l’anima del racconto e del reportage. Ecco perché abbiamo voluto che rimanesse il nome. Allo stesso tempo, volevamo continuare il cammino verso uno stile diverso. Consapevoli che le novità hanno bisogno di tempo per affermarsi. Non mi aspettavo i risultati estivi. Però, se non sperimenta il servizio pubblico, chi sperimenta? È giusto che noi forniamo spunti in più, diversi, fa parte del nostro dovere di servizio pubblico”.
Adesso spiega l’ideazione del format: “In quest’ottica, è arrivata l’idea della conversation alla francese, in un programma diviso in tre parti. Chiediamo a grandi personaggi di camminare con noi e raccontarsi. Dopodiché ci spostiamo verso il reportage, per vivere le cose prima di parlarne. Bisognerebbe passare almeno una settimana dentro qualcosa, prima di poterne parlare. Un istinto che mi viene dal mio lavoro da giornalista. Per questo, nella prima puntata avremo l’onore di avere Gianfranco Rosi, che con Notturno è l’esempio perfetto di immersione in ciò che poi si racconta”.
Prosegue: “Vogliamo presentare due visioni drasticamente diverse su uno stesso tema, senza un insieme di persone vocianti. Due versioni, non decine che si scontrano”.
Stefano Coletta: “Per quanto riguarda gli ospiti, finora hanno accettato di mettersi in gioco Giuseppe Conte, Alessandro Gassmann, Marta Cartabia e Franco Gabrielli”.
Le domande dei giornalisti
Quando Settestorie è andato in onda, si è parlato del budget elevato. Ora è cambiato? Confermata la consulenza di Marcello Sorgi? Se siete soddisfatti della chiave estiva, perché stravolgerla?
Stefano Coletta: “Nascono sempre voci fantasmagoriche, soprattutto quando a capitanare l’operazione è un personaggio che ha ricoperto tanti ruoli in azienda. Il budget è assolutamente in linea con le seconda serata settimanale della rete ammiraglia. È chiaro che la variabilità di assegnazione dipende dalla frequenza di messa in onda. Con un programma che va in onda tutti i giorni abbattere i costi è molto più facile, diverso è con un settimanale. Ogni programma ha un costo industriale (es. la scenografia e i mezzi).
Mentre, a proposito di Marcello Sorgi, non è un consulente, è un autore del programma”.
Sul cambio rispetto alla versione estiva: Abbiamo cambiato perché in estate cambia, dunque cambia il target. Abbiamo voluto fare un test nel mood del programma, cercando di strutturarlo sulla densità della platea dell’ammiraglia durante la fase invernale”.
Monica Maggioni: “Quando Salini mi ha proposto il rientro sugli schermi, abbiamo deciso che sarebbe stato in autunno. E ciò accadeva molto prima di quello che avete visto. Eravamo partiti con l’idea di fare otto reportage dall’America, per poi fare il programma invernale. Quando la pandemia ha cambiato la vita e non abbiamo potuto fare i reportage, abbiamo voluto comunque lavorare uno stile che ricordasse proprio i reportage, ma che aggiungesse molto. Altro e così è nato Settestorie“.
Settestorie conferenza stampa – Gli ospiti della prima puntata
Gli ospiti della prima puntata chi saranno? Per Conte ci saranno polemiche dall’opposizione come per Domenica In?
Stefano Coletta: “Il primo ospite è Giuseppe Conte. Riguardo alle possibili polemiche con l’intervento saltato a Domenica In, non c’era nulla di definito. La Venier aveva espresso il desiderio di averlo per fare gli auguri agli alunni e ai docenti per l’inizio della scuola. Ora, siamo anche dopo i ballottaggi e la polemica non esiste. Sono stato io stesso a suggerire alla Maggioni di chiamare personalità politiche. Consegneremo anche dei loro ritratti privati”.
Monica Maggioni: “Basterebbe avermi seguito 5 minuti nelle mia storia professionale per capire ch edopo Conte ci saranno molti altri esponenti. L’obiettivo non è nemmeno politico, è dare la possibilità alle persone di vedere in un’ottica diverse icone che vengono inquadrate solo come tali. Noi vogliamo raccontarli anche come persone. E sono orgogliosa e grata con il Presidente del Consiglio per essersi messo in gioco. La conversation oscillerà tra i 15 e i 20 minuti su Rai1, mentre su Rai Play ci sarà una versione completa di circa mezz’ora”.
La conversation sarà tutta esterna allo studio?
Maggioni: “Sarà tutta esterna e mescolerà la sua storia personale con l’attualità. Una vera passeggiata, niente finzione”.
Coletta. “Ogni volta cambia il personaggio e ogni volta cambia il percorso. Maggioni cammina, si muove insieme all’ospite in un percorso televisivamente impegnativo, ma ogni volta diverso”.
Monica Maggioni parla della scenografia: “L’impostazione basata su Dogville mi ha subito colpita, perché è un microcosmo attraversato da tutto, proprio come il nostro programma. Con le scene svuotate di ordinarietà per diventare simbolo e quindi mi sono sembrati riferimenti irresistibili.
Inoltre, con riferimenti che personalmente amo, ad esempio quelli all’America profonda. E anche perché quando è uscito Dogville io vivevo a Baghdad e non potevo vederlo, nonostante il successo”.
Possibile una versione in prima serata
C’è un’idea per la prima serata?
Coletta: “Quando è nata l’idea del ritorno di Monica Maggioni, ci siamo detti che c’è la possibilità di poter sperimentare prime serate in occasione di eventi particolari”.
A cosa è dovuto il ritardo della messa in onda? 60 minuti e Settestorie programmi diversi? La camminata con Conte è per strada o con un set? Monica Maggioni, il futuro davanti o dietro le telecamere?
Maggioni: “La conversazione con Conte è stata già registrata ed è stata fatta per strada. 60 minuti è sempre stato un titolo provvisorio. Poi, ci siamo innamorati del nostro bebè e siamo rimasti su Settestorie. Sarebbe stato insensato andare in onda una settimana prima delle elezioni e poi interromperlo già alla seconda puntata per lo Speciale elezioni. Il mio spirito non è di fare il botto ma di fare le cose quando sono pronte. Poi, ovvio, il coronavirus c’è anche per noi e ci sono stati ritardi nella scenografia, ce è molto complessa”.
Conclude, sul suo futuro: “Da vecchia inviata di guerra ti dico che non so nemmeno se ci sarò, tra cinque anni. Ma spero di stare sia dietro che davanti la telecamera. Se invece intendi di tornare in ufficio, la vedo davvero difficile. Mi sento riconnessa con me stessa da quando sono tornata in video”.
Settestorie conferenza stampa finisce qui