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Freedom – Oltre il confine torna su Italia 1 con la puntata di venerdì 29 gennaio 2021. Al timone Roberto Giacobbo. L’appuntamento è fissato in prima serata alle 21.20, subito dopo la serie tv C.S.I. Miami.
Freedom – Oltre il Confine 29 gennaio, castelli medievali in Molise
Quarto appuntamento dell’edizione 2021 della serie Freedom – Oltre il confine. In questo programma Roberto Giacobbo esplora alcune delle meraviglie del pianeta. Racconta la storia di luoghi grazie a reportage da tutto il mondo. Nel corso di questa puntata, il conduttore si reca alla scoperta di castelli antichi, laboratori all’avanguardia e culti dimenticati.
Il viaggio di questa settimana comincia in Molise. Giacobbo affronta il tema delle fortificazioni medievali della regione. Nel Medioevo in tutto il territorio europeo vennero costruiti oltre centomila castelli. Monaci, proprietari terrieri e contadini parteciparono alla realizzazione di queste immense fortezze. Oltre ai più noti castelli nelle provincie di Campobasso ed Isernia, il conduttore esplora uno tra i più antichi manieri italiani: il Castello di Carpinone. Si tratta di una fortificazione incastonata nella roccia. Oggi ne rimangono purtroppo solamente rovine. Venne distrutto in seguito ad un editto emanato da Federico II.
Fu poi ricostruito dalla famiglia d’Evoli nel quattordicesimo secolo. In seguito, Giacobbo raggiunge una fortezza abitata. Gli attuali proprietari hanno rivelato di avere l’impressione di essere perseguitati da inquietanti presenze.
L’altare di Santo Stefano a Oschiri e la grotta più lunga d’Italia
Il conduttore e la troupe si recano in Sardegna, alla scoperta di popoli preistorici. Giacobbo visita Oschiri. Questo piccolo comune della Gallura ha poco più di tremila abitanti. É situato in provincia di Sassari, ai piedi del molte Limbara. Qui si trova uno dei monumenti più misteriosi dell’intera isola: l’Altare di Santo Stefano. Contiene un messaggio inciso nella pietra. Nessuno è riuscito ancora a decifrarlo. Le teorie che ruotano intorno a questo luogo sono varie e suggestive. In molti credono si possa trattare di un luogo sacro. Si ipotizza che qui si tenessero riti funebri tipici del periodo del neolitico. Altri collegano l’incisione all’astronomia, in quanto le raffigurazioni rappresentate nella pietra ricordano le costellazioni di Orione.
Il team di Freedom si sposta poi lungo le coste dell’isola verso il Golfo di Orosei. Raggiunge la grotta più lunga d’Italia, denominata Codula di Luna: sita nel comune di Urzulei presenta segni di antichissime civiltà. É lunga circa 70 chilometri.
Inoltre, Giacobbo racconta anche storie ai limiti della fantascienza. Tra queste, le vicende riguardanti alcuni “misteri di pietra”. Il Museo dell’Impossibile di questa settimana è dedicato alla leggenda di giganteschi massi che sembrano camminare da soli. Presentano strani volti alla base, che appaiono e scompaiono. Vedremo la spiegazione che ne da Giacobbo.
Tecnologie all’avanguardia e culti dimenticati
Un altro luogo protagonista della puntata è il Centro di Datazione e Diagnostica. Fa parte della Cittadella della Ricerca dell’Università del Salento, a Brindisi, in Puglia. Il laboratorio ha al suo interno alcuni macchinari all’avanguardia che permettono di stabilire con precisione l’epoca dei reperti archeologici ritrovati. Grazie ad un acceleratore di particelle è stato infatti possibile risalire alla data di costruzione della Lupa di Bronzo esposta in Campidoglio, a Roma. I ricercatori sono arrivati alla conclusione che non si tratta dell’originale ma di una riproduzione medievale. Inoltre, il laboratorio consente di rileggere antichi manoscritti che rivelano dettagli sulla storia delle civiltà antiche. Giacobbo spiega i segreti di queste tecnologie assieme ad esperti.
Infine, nella puntata di venerdì 29 gennaio, il team di Freedom si reca nuovamente a Roma. Dopo aver visitato la terrazza del Pincio ed il Bunker di Villa Ada nella scorsa puntata, Giacobbo torna nella Capitale. Qui cerca indizi su una religione ormai scomparsa che risale ad oltre 2000 anni fa. Era l’epoca in cui il Cristianesimo si stava espandendo nei territori dell’Impero Romano. Intanto, un credo di origine orientale con migliaia di seguaci si riuniva segretamente nel sottosuolo di Roma.
Giacobbo esplora quindi un antico sito romano. Qui vi sono tracce di riti di venerazione al dio Mithra adorato nelle religioni misteriche. Appartiene al culto dell’ebraismo e della religione persiana. Uno dei riti dedicati a questa divinità è dedicato al sacrificio di un toro sacro.