Domenica 28 marzo dalle 11.00 su Canale 5, tornano, come di consueto, Le Storie di Melaverde. Il programma va in onda prima della puntata settimanale di Melaverde che inizia alle 11.55 sempre sulla principale rete Mediaset. Anche questa volta i telespettatori ritrovano alla guida il critico gastronomico Edoardo Raspelli che ci accompagna in un nuovo viaggio attraverso le eccellenze italiane.
Le Storie di Melaverde 28 marzo Raspelli in Liguria
In questa puntata di Le Storie di Melaverde Edoardo Raspelli si occupa di limoni.
Ma c’è una novità: non intraprende un viaggio verso il Sud Italia, in particolare verso la costiera amalfitana e sorrentina dove gli agrumi sono una delle eccellenze locali. E dove lo stesso Raspelli si era già recato dispensando, tra l’altro ricette salate e dolci per l’utilizzo dei limoni e delle arance.
Raspelli parte di nuovo alla volta della Liguria, lungo la Riviera di Ponente. Si tratta di quel pezzo di costa tra Genova e Ventimiglia, dove un tempo questa coltivazione era così diffusa da considerarsi alla base del sostentamento di ogni famiglia.
La novità dell’attuale viaggio è la seguente. In questa zona, diversamente dal resto d’Italia, i limoni fioriscono e fruttificano tutto l’anno. Ed è questa la ragione per la quale, nel XII secolo i limoni di Liguria raggiungevano e rifornivano tutta Europa. Questo accadeva perché l’acido citrico, chiamato “Agru”, era indispensabile per curare lo scorbuto e per apportare vitamine ai naviganti durante le lunghe rotte marittime commerciali.
La sostituzioni dei limoneti con oliveti e serre
Con il passare dei secoli i limoneti sono quasi scomparsi, lasciando spazio agli oliveti, alle serre per la floricoltura e l’orticoltura attività per le quali la Liguria oggi è famosissima. Ma c’è chi non ha voluto rinunciare alla tradizione e quelle storiche piante di limone le ha mantenute ed ha continuato a coltivarle.
In questa puntata vedremo di nuovo come funziona il raccolto, la selezione e come si lavora il più diffuso agrume al mondo. Si parlerà anche dei carciofi della Riviera ligure di Ponente.
Raspelli documenta che nel Ponente ligure, da Albenga a Pompeiana e soprattutto a Perinaldo fioriscono carciofi di grande qualità. I loro colori sono proporzionali ad un gusto raffinato. Si può ben dire che i carciofi liguri sono anche belli da guardarsi con il loro gambo lungo, il cui cuore è quasi più buono del cuore del capo.
“Si tratta veramente di un un gusto sensuale e carnoso, al cui fascino le papille gustative non riescono in alcun modo a sottrarsi”, conclude Raspelli.