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L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli quarta puntata: domenica 31 ottobre quarto appuntamento con il programma ideato e prodotto da Fabrizio Berlincioni. Conduce Edoardo Raspelli con al suo fianco la modella e tennista Anita Fissore.
L’Italia che mi piace in viaggio con Raspelli quarta puntata: a Piacenza e Bologna per la “Farina Intera”
Dove ci porteranno Edoardo Raspelli e la sua “autista” Anita Fissore nel quarto appuntamento? Il ‘cronista della gastronomia’ come sempre percorrerà un lungo tour tra le curiosità e le grandezze culinarie italiane. ‘L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli’ nella quarta puntata prende il via da un mulino.
Una delle più importanti strutture italiane da dove scaturiscono prodotti genuini, nuovi e rivoluzionari. Edoardo Raspelli racconterà la storia di Filippo Varvello, imprenditore piacentino, e discendente di una famiglia che da cinque generazioni ha sempre operato nel settore mugnaio.
Un lavoro, quello della famiglia Varvello, fatto da sempre con amore e dedizione da ben 130 anni, unendo la tradizione alla creatività. E non solo. Perché hanno puntato anche alla ricerca scientifica: gli studi portati avanti da un pool di ricercatori di Calderara di Reno(Bologna), con la supervisione dell’Università felsinea e dell’ospedale San Matteo di Pavia hanno permesso di creare la “Farina Intera“.
La Farina Intera
Di cosa si tratta? La Farina Intera è una tipologia di farina bianca, che possiede caratteristiche nutrizionali e salutari migliori della farina integrale. Il suo colore non è scuro né possiede quel retrogusto amarognolo presenti nella farina integrale.
A L’Italia che mi piace Raspelli ci porterà a scoprire passo dopo passo come nasce la Farina Intera. Si parlerà inoltre delle principali caratteristiche nutrizionali che la contraddistinguono. A spiegarci come può essere utilizzata in cucina la Farina Intera ci aiuterà lo chef del ristorante la Rocchetta nel meraviglioso borgo attorno al Castello di Rivalta, nel comune di Gazzola (Piacenza).
L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli quarta puntata: caviali e storioni nella bassa Bresciana
Anita Fissore porterà il conduttore nella bassa bresciana, esattamente a Calvisano. L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli ci aprirà le porte di una celebre azienda ittica: l’Agroittica. Si entra quindi in uno dei più grandi allevamenti degli storioni al mondo, dove si produce una prelibatezza molto amata dai palati più raffinati: il caviale.
Edoardo Raspelli incontrerà il direttore generale, Carla Sora, ed il direttore commerciale Stefano Bòttoli. Grazie al loro racconto si scoprirà qualcosa di più di quei 60 ettari di vasche, che permettono la produzione di 30 tonnellate l’anno di caviale.
La storia
Come accade spesso per le migliori imprese, anche la storia della Agroittica nasce quasi per caso. Negli anni Settanta l’area dove oggi sorge l’azienda ittica c’era una fonderia. Il proprietario, Giovanni Tolettini, aveva la necessità di rendere utili, remunerative le acque reflue delle acciaierie.
La passione dell’imprenditore per l’allevamento di pesci lo porta a prendere contatti con uno specialista, Gino Ravagnan. Nel giro di poco tempo i due fondano l’Agroittica. Inizialmente la produzione è indirizzata principalmente all’allevamento delle anguille.
Negli anni seguenti si passa agli storioni. Oggi il presidente della società è Giovanni Pasini. Lo sviluppo degli allevamenti di storioni è sempre più cresciuto negli ultimi anni, anche in considerazione del divieto in tutto il mondo di pescare i pochi storioni liberi ancora presenti in natura.
Solo una nazione, la Cina, da pochissimi anni, ha superato l’Italia e l’Agroittica come quantità di produzione. Ma non certo come qualità. L’azienda italiana leader nel settore nasce quindi nella bassa bresciana.
Una zona ricca di fontanili d’acqua sorgiva. Le acque purissime presenti nell’area sono alla base dell’eccellente ecosistema che garantisce l’autenticità e la freschezza del caviale. Alla fine degli anni Settanta, l’azienda importa i primi avannotti di storione.
Un elemento che ha determinato la costituzione delle fondamenta per la creazione di quello che è uno dei principali allevamenti di storione al mondo sia per dimensioni sia per qualità.
L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli quarta puntata: Il caviale con metodo malossol
Ad assicurare la qualità del prodotto finale sono anche le condizioni di vita degli storioni, allevati in condizioni più simili al loro ambiente naturale. Sono rispettati infatti i loro ritmi di crescita e vi è un controllo diretto su tutta la vita del pesce.
Nulla è mai lasciato al caso. L’attenzione del personale dell’azienda ittica si concentra su ogni aspetto del caviale adottando metodi di produzione all’avanguardia e tecniche tradizionali in grado di offrire una qualità indiscussa.
L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli nella quarta puntata ci introdurrà quindi al caviale prodotto da Agroittica lavorato secondo il metodo malossol ( a basso contenuto di sale), per esaltare le differenze tra le diverse specie e quindi i differenti tipi di caviale. Una scelta realizzata anche in considerazione del fatto che la natura deve essere la sola ad esprimere la sua biodiversità. Nei 60 ettari di vasche dell’azienda ittica vengono prodotti gli storioni più pregiati, consentendo quindi oltre il 15% della produzione mondiale del caviale d’allevamento.
A conclusione della puntata non mancherà l’appuntamento con la cucina, con il patron e chef del Castello Malvezzi, alto sulle colline di Brescia, Alberto Riboldi. I protagonisti di questo spazio ci spiegheranno come utilizzare il caviale in cucina, preparando un grande piatto, anche se semplice, con spaghetti e caviale .
L’appuntamento con L’Italia che mi piace – in viaggio con Raspelli quarta puntata è quindi per il 31 ottobre. Dove vederlo? Su Canale Italia 83 , Sky 937, Sky 861, Canale Europa TV, SamsungTV, Amazon Fire, Roku, Telecity 7Gold.