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Sabato 30 ottobre va in onda una nuova puntata di Linea Blu. L’appuntamento è alle ore 14:00 su Rai 1. La scorsa settimana Donatella Bianchi ha perlustrato l’Isola D’Elba. Oggi invece dedica la puntata alle biodiversità del Mediterraneo.
Linea Blu 30 ottobre, Capo Caccia
Nella puntata del 30 ottobre Donatella Bianchi esplora le bellezze del Mar Mediterraneo. Il suo viaggio inizia dall‘area protetta di Capo Caccia, che si trova nella zone settentrionale della Sardegna. Si tratta di un promontorio composto da roccia calcarea a 180 metri dal livello del mare.
Il suo nome deriva delle battute di caccia ai piccioni che organizzavano i notabili dell’Ottocento attorno al promontorio. Dalla sua vetta è possibile ammirare il Golfo di Alghero e la isola di Foradada. Capo Caccia inoltre rappresenta una mete delle mete favorite degli escursionisti per la sua conformazione.
La conduttrice però si sofferma sulle ripide falesie a strapiombo sul mare dove nidifica il falco pescatore. E’ un uccello rapace che può raggiugere i 60 cm di lunghezza. Si nutre prevalentemente di pesci vivi che riesce a catturare afferrandogli con gli artigli imponenti. Ma possono anche consumare uccelli, topi e serpenti.
L’Arenile della Maddalena
Successivamente Donatella Bianchi spiega ai telespettatori che le nostre coste, che si estendono per quasi 8.000 km, sono formate in molti tratti da litorali piatti e sabbiosi. Entrambi gli ambienti però sono molto fragili e mutevoli in base all’azione degli agenti atmosferici. Per tale ragione devono essere protette e tutelare.
Un esempio sono le piccole spiagge, chiamate anche pocket beach ( letteralmente spiagge a tasca). Una di esse è l’arenile della Maddalena che è diventato uno dei luoghi più frequentati nel periodo estivo. Il mare cristallino e la profondità contenuta la rendono una spiaggia sicura per i più piccoli. Qui si allenano anche gli appassionati di surf.
Linea Blu, Grotta Azzurra, Grotte di Pertosa Auletta
Nella puntata del 30 ottobre Donatella Bianchi si sofferma anche sulla Grotta Azzurra di Capri il cui ingresso è alto meno di un metro. E’ raggiungibile attraverso delle piccole barche a remi ma è proibito visitarla a nuoto. Una volta entrati nella Grotta le barchette galleggiano nel buio sull’acqua che prende i toni dell’azzurro così da apparire quasi trasparente.
Ai tempi degli Antichi Romani era uno dei luoghi preferiti dall’imperatore Tiberio dove amava spesso immergersi. La Grotta era stata inoltre adornata con alcune statue che rappresentavano delle divinità del Mare come Nettuno e Tritone. Tiberio visse a capri per circa 5 anni.
Questa settimana invece Fabio Gallo invece si trova nel Cilento per visitare le grotte di Pertosa Auletta. Sono ricche di stalattiti e stalagmiti di colori e dimensioni differenti. In parte sono percorribili in barca. Navigando infatti sul fiume sotterraneo si può raggiungere la cascata interna. I visitatori possono inoltre perlustrare, tra gli altri, la Sala del Paradiso e la Sala delle Spugne.