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Sabato 5 febbraio va in onda una nuova puntata di Linea Bianca con Massimiliano Ossini. L’appuntamento è, come di consueto, alle 15.20 su su Rai 1. Il conduttore è affiancato da Giulia Capocchi e dalla guida sciistica Lino Zani.
Sette giorni fa Massimiliano ha perlustrato la Valle D’Aosta. Oggi invece si sposta in Abruzzo.
Linea Bianca, 5 febbraio, Abruzzo, Pescocostanzo
Nella puntata del 5 febbraio di Linea Bianca Massimiliano Ossini arriva in Abruzzo, precisamente nella valle dell’Alto Sangro. Raggiunge la cima più alta della Majella. Si tratta del Monte Amaro, a quota 2.793 metri sul livello del mare. Lo aiutano nell’impresa Lino Zani e una guida alpina.
Il conduttore si sposta poi a Pescocostanzo per visitare il bosco di Sant’Antonio. Si estende per circa 500 ettari ed è ricco di alberi monumentali che assumono la forma di un candelabro. Questo luogo ogni anno richiama centinaia di turisti per la sua atmosfera fiabesca. In età classica il bosco di Sant’Antonio era considerato come la foresta sacra dedicata a Giove.
Sempre a Pescocostanzo Ossini incontra alcuni componenti della famiglia Donatelli nella loro piccola bottega. Dal 1910 si tramandano di generazione in generazione l’arte del ferro battuto. E’ solo una delle eccellenze artigianali degli antichi mestieri d’Abruzzo.
Linea Bianca, Roccaraso
Altra tappa del viaggio in Abruzzo è Roccaraso, in provincia de L’Aquila. Massimiliano Ossini racconta la storia di Juan Carlito. Si tratta dell’orso marsicano, divenuto virale sul web per aver rubato dei dolci in una pasticceria. Prima del suo trasferimento in una riserva naturale si aggirava indisturbato per il centro abitato, passeggiando per le strade e bevendo dalle fontane.
Ossini intervista anche Mario Bucci, per celebrare il 100° anniversario dello Sci Club di Roccaraso. Con Alessandra del Castello analizza le potenzialità e l’offerta del comprensorio sciistico.
Il conduttore si sposta poi nella piana di Quarto Grande, sotto il monte Pizzalto. Qui passeggia a cavallo tra i paesaggi incontaminati alla scoperta di alcuni prodotti gastronomici locali.
La storia di Celestino V
Le telecamere di Linea Bianca arrivano anche nel santuario della Madonna dell’Altare, ai piedi del Monte Porrara. Ossini ripercorre infatti il percorso spirituale di Pietro da Morrone. E’ il frate eremita che nel 1294 sarebbe divenuto Papa con il nome di Celestino V.
Dante Alighieri lo evoca all’interno de La Divina Commedia collocandolo nel Terzo Canto dell’Inferno, dedicato gli Ignavi. I versi che lo riguardano recitano «Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto, vidi e conobbi l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto».
Le sue reliquie si trovano a L’Aquila, custodite nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio.