Lunedì 29 agosto debutta su Rai 3 il nuovo programma dal titolo Il Cavallo e La Torre. L’appuntamento è alle ore 20:40, prima della messa in onda della soap opera Un Posto al Sole.
In diretta da Roma, Marco Damilano conduce una striscia quotidiana di approfondimento, della durata di soli 10 minuti, nella quale esamina il fatto più importante del giorno.
Il debutto del programma è stato inoltre anticipato di una settimana per seguire al meglio la campagna elettorale, in vista del voto del 25 settembre. Non solo la politica e il potere al centro delle puntate ma anche il racconto sui protagonisti della vita politica, economica, sociale e culturale del nostro Paese.
Il titolo è ispirato al gioco degli scacchi dove la Torre simboleggia chi fa una mossa ripetitiva. Il Cavallo invece è quella pedina che salta e spiazza.
Il Cavallo e La Torre 29 agosto, diretta prima puntata
Nella diretta del 29 agosto Marco Damilano dedica la puntata a Pescopennataro, in provincia di Isernia, che recentemente visitato. Racconta che vi abitano appena 200 abitanti, di cui 16 minorenni. Da qui è possibile ammirare sia il mare che la montagna.
E’ rimasto però colpito dalla rappresentazione scultorea dell’Italia, spaccata a metà e adagiata su un libro. Riproduce metaforicamente lo stato d’animo del Nostro Paese a poco meno di un mese dal voto, in programma il 25 settembre.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Pescopennataro era attraversata dalla Linea Gustav, ovvero la linea fortificata disposta da Hitler nel 1943. Nel biennio 1943-1944 a Pescopennataro persero la vita 250 civili.
Marco Damilano intervista un’anziana coppia di coniugi, Gennarino ed Angelina, sposati dal 1952. Raccontano al giornalista alcuni momenti drammatici che hanno vissuto in quel periodo. Uno di essi è rappresentato dalla scarsità di cibo. Spiegano infatti che all’epoca era prezioso ad esempio possedere anche solo alcune patate perché acquistavano un valore inestimabile.
Marco Damilano passa poi all’attualità, riferendosi al discorso di Mario Draghi che ha tenuto qualche giorno fa nel quale evidenziava che va riscostruito il senso di unità nazionale. I partiti litigano su diverse tematiche tenendosi però lontani dai veri bisogni della popolazione.
Per tale ragione anche molti abitanti di Pescopennataro sono indecisi se andare a votare perché la politica è sempre più distante dagli elettori. Gli intervistati fanno parte dei 16 milioni di italiani che sono infatti ancora confusi e indecisi, rappresentando circa il 40% della popolazione.
Marco Damilano lancia un appello agli esponenti politici, protagonisti di questa campagna elettorale, per riuscire ad esortare questa alta percentuale a recarsi alle urne.
Le nostre impressioni
La trasmissione Il Cavallo e La Torre ricorda vagamente un mix di altre due brevi trasmissioni di Mamma Rai, in onda a metà anni Novanta. Sono Il Fatto di Enzo Biagi su Rai 1 e La Cartolina di Andrea Barbato; in onda sempre sulla terza rete.
L’aspetto interessante è che per la puntata d’esordio Marco Damilano ha scelto un piccolo borgo molisano per raccontare lo stato d’animo del nostro Paese per quanto riguarda la politica e l’attuale campagna elettorale. Ne emerge che l’Italia, dalle grandi città ai paesini con pochi abitanti, vive da nord a sud le stesse sensazioni.
Per analizzarle ha scelto di focalizzarsi sulla quotidianità degli abitanti di Pescopennataro in modo che gli spettatori possano immedesimarsi nelle loro storie.
Per quanto riguarda invece l’aspetto della conduzione, abbiamo trovato alcuni punti di debolezza. Marco Damilano infatti è apparso troppo impostato e con un tono eccessivamente monocorde. Riuscire a conquistare il pubblico in soli 10 minuti è un‘impresa oggettivamente complicata. Per tale ragione sarebbe necessaria una conduzione maggiormente accattivante.
Sarebbe inoltre preferibile che il giornalista limitasse il più possibile la lettura di citazioni tenendo gli occhi bassi, concentrando lo sguardo sui fogli. In pochissimi minuti di messa in onda dovrebbe concentrarsi maggiormente sul pubblico.