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Report torna in onda lunedì 29 maggio in prima serata su Rai 3. A condurre, come sempre, c’è il giornalista Sigfrido Ranucci. L’appuntamento e i servizi trasmessi nella serata sono visibili in diretta streaming e on demand su Rai Play.
Report 29 maggio, la ricostruzione in Ucraina
A Report del 29 maggio è attesa un’inchiesta dal titolo I consulenti. Quest’ultima è realizzata da Andrea Tornago, Alessia Manzi e Carlo Tecce. In essa si parla della ricostruzione in Ucraina, tema forte nonostante la guerra con la Russia non sia ancora terminata.
Secondo le stime fornite dal World Economic Forum, la somma necessaria per il ripristino del paese ammonterebbe a circa 540 miliardi di euro. Cifra altissima, specie se si considera che fino ad ora gli Stati UE hanno fornito in aiuti militari ed umanitari circa 50 miliardi di euro.
Il ruolo del Ministro del Made in Italy Alfredo Urso
Come racconta Report del 29 maggio, tra i protagonisti per l’Italia della ricostruzione potrebbe esserci Alfredo Urso. Il Ministro del Made in Italy ha il compito di sostenere le imprese e il sistema paese. Urso, non a caso, era presente nella conferenza bilaterale svolta a Roma alla quale hanno presenziato esponenti governativi ucraini.
Report, nella puntata del 29 maggio, si concentra sul ruolo del Ministro Urso nella vicenda. Inoltre, analizza il suo passato lavorativo, contraddistinto per il ruolo di Viceministro con delega al commercio estero. Negli anni avrebbe realizzato trecento missioni in centodieci Stati.
Report 29 maggio, l’imparzialità del CSQA
Nel corso della puntata di Report del 29 maggio, poi, è previsto il servizio Che porci. Il reportage è a cura di Giulia Innocenzi, Giulia Sabella e Greta Orsi. Durante l’inchiesta si parla degli allevamenti che fanno parte del circuito DOP del Prosciutto di Parma. Tali attività lavorative dovrebbero rispettare un codice disciplinare. L’aderenza a quest’ultimo dovrebbe essere monitorato del CSQA, ente regolatore che ha assunto tale incarico nel gennaio 2020.
Come ricorda Report del 29 maggio, la nuova istituzione avrebbe dovuto svolgere dei controlli intransigenti. Tuttavia, dopo le segnalazioni di alcuni dipendenti, il Ministro dell’Agricoltura scopre che il CSQA sarebbe “più orientato ad assecondare le esigenze della filiera che preoccupato del rispetto della conformità al disciplinare”. Per tale motivo ha sospeso l’incarico.
Il nuovo Ministro Francesco Lollobrigida, nel dicembre scorso, avrebbe però riconfermato l’incarico all’ente per i prossimi tre anni. La trasmissione cerca di comprendere le motivazioni che hanno portato a tale scelta.