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La terribile vicenda di Giulia Tramontano, ragazza incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, è al centro della puntata di Quarto Grado del 2 giugno. L’ultimo appuntamento della stagione è curato da Siria Magri ed è condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. È possibile vedere la puntata anche in diretta streaming e on demand su Mediaset Play.
Quarto Grado 2 giugno, la morte di Giulia Tramontano
A Quarto Grado del 2 giugno, dunque, è ripercorsa la vicenda che ha portato alla morte di Giulia Tramontano. Tutto ha avuto inizio il 27 maggio scorso, quando la vittima avrebbe incontrato l’amante del fidanzato Alessandro Impagnatiello.
Giulia, tornata a casa, avrebbe scelto di affrontare a viso aperto il compagno. Ne è scaturito un litigio, in seguito al quale il barman di 30 anni l’ha uccisa con tre coltellate. Inoltre, ha provato a bruciare il cadavere per ben due volte, senza riuscirci.
Il killer ha inscenato la fuga della vittima
Come racconta Quarto Grado del 2 giugno, Impagnatiello ha utilizzato il cellulare della fidanzata oramai morta per depistare. Successivamente, domenica 28 maggio, Alessandro si è recato dagli inquirenti e ha denunciato la scomparsa di Giulia. Per inscenare la fuga di quest’ultima, ha fatto sparire da casa il suo passaporto, una borsa e circa 400 euro in contanti.
I dubbi delle forze dell’ordine, con il passare delle ore, si sono fatti più forti, anche a causa di alcune incongruenze nelle versioni fornite dall’omicida. Il 31 maggio, i carabinieri del Ris hanno raggiunto l’appartamento della vittima per setacciare l’intera area con il luminol. Così facendo hanno rinvenuto tracce biologiche riconducibili a Giulia. Il killer, forse comprendendo di essere oramai stato scoperto, ha scelto di confessare.
A Quarto Grado del 2 giugno è proposto un focus sulla indagine. Il 30 enne è indagato per omicidio volontario aggravato. Per lui, inoltre, si profila anche l’aggravante della premeditazione. Prima di uccidere Giulia, infatti, avrebbe cercato su internet in che modo ripulire le tracce di benzina.
Quarto Grado 2 giugno, la morte di Anica Panfile
A Quarto Grado del 2 giugno si parla di Anica Panfile. Il corpo della 31 enne, madre di quattro figli, è stato rinvenuto sul greto del fiume Piave, incagliato in pochi centimetri di acqua. Inizialmente si è pensato a un suicidio. Gli inquirenti, però, hanno da subito accolto con riserva tale ipotesi, definita decisamente poco credibile. Ad oggi, per la procura di Trento si tratta di un omicidio.