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Il femminicidio di Vera Mudra è al centro della puntata di Amore criminale del 14 dicembre. Il programma, come al solito, è visibile su Rai 3 dalle ore 21:20.
Amore criminale 14 dicembre, il format per denunciare il fenomeno della violenza sulle donne
Con Amore criminale, la TV di Stato ha deciso di proporre un focus sulle tante storie di femminicidio. Un fenomeno, quello della violenza contro le donne, che non accenna a diminuire. Nel 2023 sono oltre 100 le donne uccise. Il format, nato nel 2007 ed ideato da Matilde D’Errico e Maurizio Iannelli, ha l’obiettivo di denunciare e sensibilizzare il pubblico sul tema.
Amore criminale, in onda sulla terza rete della TV di Stato, è realizzato con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia. Inoltre, il programma ha il patrocinio del Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
La storia di Vera Mudra
Nella puntata del 14 dicembre di Amore criminale è raccontata la storia di Vera Mudra. La donna è nata in Ucraina e nel paese dell’Est Europa ha passato i suoi primi 40 anni. In seguito prende la decisione di cambiare vita e trasferirsi in Italia, nella speranza di migliorare la propria condizione economica e dare una mano ai figli rimasti in Ucraina.
Vera, come ricostruisce Amore criminale del 14 dicembre, arriva a Rimini. Nella città della Romagna inizia, presto, una nuova vita. Trova un lavoro come badante e conosce un uomo di nome Giovanni, di cui si innamora. La relazione, in breve, culmina con un matrimonio. Il rapporto, nei primi anni, sembra andare a gonfie vele e Vera appare serena e felice. Con il tempo, però, emerge un forte elemento di conflitto, che mina l’equilibrio del matrimonio.
Amore criminale 14 dicembre, l’omicidio avvenuto il 25 ottobre
Amore criminale del 14 dicembre racconta che Giovanni e Vera litigano sempre più spesso. Il marito non sopporta il fatto che la moglie, tutti i mesi, mandi una piccola quantità di denaro ai figli in Ucraina, per aiutarli ad acquistare una casa. Dopo aver scoperto un tradimento del coniuge, Vera sceglie di interrompere il matrimonio e chiedere la separazione.
La notte del 25 ottobre, Giovanni attende che la donna si addormenti, poi prende una mazzetta da muratore e la uccide. Dopo un lungo iter processuale, il 7 marzo del 2022 la Corte di Assisi di Rimini ha condannato l’uomo a 23 anni di carcere. La sentenza, in seguito, è stata confermata anche in Appello.