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Mercoledì 15 gennaio si è svolta la conferenza stampa de Il Presidio. Il format, al via nella seconda serata del 18 gennaio, racconta il lavoro dei Nuclei Operativi e Investigativi dei Carabinieri. Durante l’incontro c’è Paolo Corsini, Direttore Approfondimento. Presente Claudio Camarca, regista e autore del programma. Infine, spazio ad Alberto Maestri, capo del V Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Il Presidio conferenza stampa, inizia l’incontro
Prende il via la conferenza stampa de Il Presidio. Il Direttore Paolo Corsini: “Il Presidio è un format che si sviluppa mediante otto puntate, ognuna ambientata in una città italiana, fra cui Milano, Genova, Palermo, Rho e Caivano. Si tratta di un viaggio nei luoghi dove c’è un presidio di legalità e giustizia, rappresentata dall’Arma dei Carabinieri. Il presidio presuppone un lavoro di contrasto alla criminalità e vicinanza alle persone, favorendo la coesione sociale, che è anche uno degli obiettivi della TV di Stato. Il format è una produzione tutta interna alla Rai ed appartiene al genere true crime“.
Alberto Maestri dell’Arma dei Carabinieri: “Il pubblico apprezzerà il lavoro dei carabinieri, che hanno come obiettivo quello di essere un punto di riferimento per la comunità. Il lavoro dei Nuclei investigativi è mirato soprattutto alla criminalità organizzata e da sempre opera con le stesse modalità. Quella che cambia è l’innovazione tecnologica, che ci costringe ad una continua ricerca degli strumenti all’avanguardia, anche per affrontare le nuove forme di criminalità”.
Claudio Camarca
La conferenza stampa de Il Presidio procede. Prende la parola l’autore Claudio Camarca: “I Nuclei operativi sono una squadra particolare, lavorano quasi sotto copertura, mischiandosi con le persone che dovranno poi arrestare e per questo non indossano mai l’uniforme. Un fatto, questo, che cambia la visione classica degli uomini dell’Arma. Si tratta di una produzione molto particolare, frutto di un lavoro difficilissimo. Abbiamo girato per tre mesi, raccontando otto province. Non è facile essere all’altezza di quello che dovevamo raccontare, ovvero che il nostro è un paese sano, con persone meravigliose che tendono alla bellezza“.
Camarca aggiunge: “Abbiamo impiegato mesi per decidere dove girare, ma collaboro da tempo con l’Arma e con loro non ho mai difficoltà. Lavoriamo insieme in maniera straordinaria. L’aspetto più difficile è riuscire a stare al loro passo, perché vanno velocissimi. Raccontiamo situazioni che si svolgono al centro delle città, da Gae Aulenti a Milano a Ponte Milvio a Roma. A Genova abbiamo fermato una signora della società bene con la cocaina e lei era quasi sorpresa per il fermo. Quando accadono queste cose significa che qualche argine è venuto meno. Per narrare questi fatti occorre una levatura morale, che l’Arma ha sicuramente“.
Il Presidio conferenza stampa, le domande dei giornalisti
La conferenza stampa va avanti con le domande dei giornalisti. La prima è per Alberto Maestri, al quale è chiesto di commentare la definizione di “Italia paese sano” data da Camarca. Maestri ammette: “Sono d’accordo perché nel nostro paese ci sono tante istituzioni sane. La maggior parte della popolazione italiana è sana e ha un senso civico molto spiccato. Giro, per lavoro, molte scuole italiane e posso dire di essere fiducioso nelle nuove generazioni“.
Domanda di Marida Caterini in merito ai criteri di scelta delle città. Camarca: “La cosa fondamentale era non raccontare solo il Sud, perché come dice Gratteri chi vuole delinquere va dove ci sono i soldi. Abbiamo scelto posti in grado di raccontare universi maggiori: la narrazione di Milano, ad esempio, si espande all’intera area metropolitana“.
Claudio Camarca, durante l’incontro, svela: “Una volta un delinquente mi ha riconosciuto e, mentre lo stavano arrestando, ha chiesto di poter fare un selfie con me. Credo sia necessario rispettare tutti, anche chi commette dei crimini”. Domanda a Maestri sull’ipotesi dell’introduzione dello scudo penale: “Noi addestriamo il personale affinché gli interventi dei militari siano rispettosi ed aderenti alle procedure. Non commento le iniziative legislative. Il nostro obiettivo, con il format, è mostrare al pubblico il nostro lavoro, non c’è alcun intento pubblicitario“. Paolo Corsini sulla collocazione oraria: “Inizierà sicuramente prima di mezzanotte, ma sono storie che sicuramente non invecchiano e che potranno poi essere riproposte“. Giunge al termine l’incontro.