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Sabato 22 febbraio, su Rai 3 inizia Indovina chi viene a cena 2025. La nuova edizione del format di inchieste è in onda in prime time, a partire dalle ore 21:20 circa.
Indovina chi viene a cena 2025, al timone Sabrina Giannini
Quella del 2025 è, per Indovina chi viene a cena, la decima edizione. Il programma ha debuttato nella stagione televisiva 2016-2017 e sin dall’inizio ha avuto come conduttrice Sabrina Giannini. La giornalista, per anni nella redazione di inviati di Report, realizza, insieme alla sua squadra, i servizi che arricchiscono ogni appuntamento.
Oltre che in televisione, è possibile seguire la trasmissione in diretta streaming ed on demand tramite Rai Play. Nelle varie puntate, Indovina chi viene a cena approfondisce i temi legati alla scienza indipendente, per smascherare interessi economici, menzogne, inganni e minacce per la nostra salute.
Nella prima puntata analisi sui centenari italiani
Durante la prima puntata di Indovina chi viene a cena 2025, la padrona di casa parla di un farmaco dimagrante travestito da antidiabetico. Esso ha provocato numerosi danni, soprattutto negli Stati Uniti. Giannini ricorda che i farmaci dimagranti hanno sempre effetti collaterali dannosi per la salute.
Indovina chi viene a cena ha deciso di mostrare, in esclusiva, uno studio che analizzano i centenari italiani del Cilento, nella provincia di Salerno. Tali persone sono i veri testimoni del fatto che, per vivere a lungo, è necessario seguire uno stile di vita salutare. La ricerca sui centenari si concentra proprio sulle loro abitudini quotidiane, proponendo un focus sull’olio di oliva. Il primo uliveto in Italia, d’altronde, fu piantato, probabilmente, proprio in Cilento.
Indovina chi viene a cena 2025, i bambini in sovrappeso
Nel corso di Indovina chi viene a cena del 22 febbraio, Giannini racconta che, paradossalmente, il Cilento è anche il territorio che conta il maggior numero di bambini in sovrappeso. Una drastica inversione di rotta rispetto ai centenari, che è spiegata dal medico epidemiologo Franco Berrino. Quest’ultimo è ospite fisso di tutte le puntate dell’edizione.
Inoltre, è approfondita la preparazione dei menù della refezione scolastica. A tal proposito sono scelti quattro modelli virtuosi, che dimostrano che si può ottenere il meglio se si esce dalla logica del profitto in mano a pochi gruppi e multinazionali. Per Giannini, la mensa scolastica è il punto di snodo centrale, che può e deve educare i bambini al gusto non processato ed al rispetto del cibo. Inoltre, molto spesso è l’unico pasto garantito sano per tutti i bambini.