Dopo la prima, sperimentale edizione della scorsa stagione televisiva, torna, anche nel 2025, il format Newsroom. La trasmissione è visibile oggi, venerdì 21 marzo, dalle ore 21:20 circa, su Rai 3.
Newsroom 2025, al timone confermata Monica Maggioni
Quella del 2025 è la seconda edizione del format. Al timone del programma torna, come dodici mesi, la giornalista Monica Maggioni. La giornalista ha, alle spalle, una lunghissima carriera in Rai, soprattutto all’interno della redazione del TG1, dove ha lavorato per anni.
Per tre anni, dal 2015 al 2018, ha svolto il prestigioso ruolo di Presidente della TV di Stato, mentre dal 2021 al 2023 ha ricoperto l’incarico di Direttrice del TG1. Dal 2023, invece, è in onda tutte le domeniche con il talk In mezz’ora, nei palinsesti pomeridiani di Rai 3.
Non cambia il meccanismo di funzionamento
Invariato il meccanismo di funzionamento della trasmissione. Il format, che da quest’anno può godere della messa in onda in diretta, è composto da cinque puntate, visibili per altrettante settimane nel prime time del venerdì.
Ogni appuntamento si concentra su un particolare tema, che è approfondito a partire da un luogo, ovvero la Newsroom, che altro non è che la redazione. Qui lavora un gruppo di giornalisti che si pone domande e firmano inchieste, andando nei luoghi in cui i fatti avvengono e provando a rispondere ai quesiti di una realtà complessa e non di rado contraddittoria.
Newsroom tenta, ancora una volta, di mischiare i reportage dal mondo ai dati, intervistando anche i protagonisti delle vicende e gli esperti.
Newsroom 2025, il primo reportage parla di questioni legate al cibo
Nel corso della prima puntata di Newsroom 2025, in programmazione il 21 marzo, Monica Maggioni affronta alcune questioni legate al cibo. In particolare, sono analizzati i temi che riguardano l’obesità, malattia che in Occidente colpisce sempre più minori, e i processi industriali.
La nostra parte del mondo, oramai da diverso tempo, ha iniziato una vera e propria guerra contro l’eccesso dei cibi iper-processati, che sono spesso ricchi di grassi e poveri di nutrienti.
Nel frattempo, negli Stati Uniti continua la lotta contro l’epidemia di aviaria. Nell’ultimo trimestre del 2024 sono decine di milioni le galline che hanno perso la vita a causa della malattia. Ciò, oltre a provocare problemi sanitari, ha creato un fortissimo rincaro nei prezzi di vari prodotti, soprattutto le uova, che registrato aumenti del 60%.
Nonostante la gravità della situazione, fanno discutere (e non poco) le dichiarazioni del Segretario alla Salute Robert J. Kennedy. Infine, è proposto un focus sui costi che il sistema sanitario deve affrontare per combattere le malattie connesse al cibo.