Il documento è stato mandato in onda lo scorso giugno dal canale statunitense Showtime. La critica d’oltreoceano ha paragonato l’intervista di Stone a Putin a quella che David Frost aveva fatto a Richard Nixon e che successivamente era diventata un film.
“The Putin Interviews non potrà mai diventare una pellicola e non è neppure un documentario” ha detto infatti Oliver Stone sottolineando che il suo lavoro è un insieme di domande e di risposte.
Il regista inoltre ha così giustificato la realizzazione di 4 lunghe ore di conversazione con il presidente russo. “Putin è uno dei personaggi più importanti al mondo. Appena ho saputo che gli Stati Uniti lo avevano inserito nella lista dei nemici, ho ritenuto importante che i miei connazionali potessero ascoltare quello che il leader ha da dire a sua discolpa“.
Si tratta di due serate di grandissima attualità politica che sono precedute sulla terza rete diretta da Stefano Coletta da una presentazione di Lucia Annunziata. In ognuno degli appuntamenti la giornalista spiegherà il significato del lavoro di Oliver Stone e introdurrà i telespettatori ai contenuti delle interviste.
Oltreoceano la messa in onda della serie politica in due puntate è stata seguita da una serie di durissime polemiche. I media statunitensi infatti hanno accusato Stone di essere troppo accondiscendente nei riguardi del leader russo. Inoltre la critica americana ha rimproverato al regista di aver avuto un approccio talmente morbido da mettere in serio pericolo il rigore storico dei rapporti tra Russia e Stati Uniti.
La visione del documentario però mostra anche alcuni aspetti inediti. Infatti il leader russo verrà avvicinato non solo come esponente politico ma ci si soffermerà anche su molti aspetti del suo privato. Tutto questo contribuisce a dare al documentario una valenza informativa molto interessante.
Il lavoro di Stone è inserito in un ciclo di documenti in onda su Rai 3 dal titolo “Il mondo adesso“. È in prima visione assoluta per l’Italia e sarà Lucia Annunziata a commentarne anche gli aspetti principali.
Con prodotti dedicati alla attualità politica sia nazionale che internazionale, la terza rete sta cercando di sopperire alla mancanza di Fabio Fazio e dei suoi programmi. Infatti il giovedì dello scorso anno sono andate in onda le puntate del nuovo “Rischiatutto“. Come lo stesso Coletta sottolinea, Fazio non sarà sostituito. La rete rivolgerà la propria attenzione ad inchieste e documentari strettamente legati all’attualità con una valenza di impegno civ ile e morale. In questo contesto è già andata in onda la serie “I 1000 giorni di mafia capitale“ che ha avuto un discreto riscontro di pubblico.