Max Laudadio è uno dei volti nuovi del palinsesto della rete diretta da Paolo Ruffini. Come annunciato in occasione della presentazione della nuova offerta televisiva dell’emittente Cei, l’inviato di “Striscia la Notizia” arriva con un programma che si svilupperà nell’arco di 6 appuntamenti domenicali, dal 1 ottobre al 5 novembre, a partire dalle 20.30.
“Missione Possibile” è un viaggio nel mondo alla scoperta dei missionari e del loro messaggio di speranza portato in realtà difficili e spesso dimenticate, anche dai media tradizionali. Le telecamere condurranno i telespettatori in tre Paesi appartenenti ad altrettanti continenti: Haiti (America Centrale), Benin (Africa), Giordania (Asia).
Ad Haiti, stato colpito duramente da un sisma nel 2010, Max Laudadio incontrerà suor Marcella Catozza, che tra i rifiuti fa rifiorire la speranza. Nei dintorni della capitale Port-au-Prince c’è una discarica dove la gente cerca cibo e oggetti da rivendere; lì vivono 70 mila persone, e suor Marcella, missionaria francescana, sta provando a restituire speranza ai più lontani.
Nel suo reportage dal Benin, il giornalista conoscerà fra’ Fiorenzo Priuli, chirurgo missionario bresciano, che ha sulle spalle 45 anni di esperienza in Africa. Durante questo lungo periodo di lavoro, Priuli ha curato migliaia di persone e ha scoperto che una pianta locale rallenta la malattia più pericolosa del continente, l’Aids. Fra’ Lorenzo è diventato un faro per migliaia di pazienti africani, consulente dell’Oms per l’Aids e le malattie infettive.
Infine, durante il viaggio in Giordania, il pubblico di Tv2000 scoprirà le attività dell’ “Arsenale dell’Incontro”, sito nella città di Madaba, frutto dell’opera del Sermig (Servizio Missionario Giovani). La creazione dell’Arsenale ha voluto rappresentare una concreta testimonianza della possibilità di dialogo tra religioni diverse e, al contempo, un punto di riferimento per l’accoglienza di bambini e giovani diversamente abili. In questa particolare realtà, musulmani e cristiani vivono da fratelli, rispettandosi e dialogando per la tutela di un bene comune: i figli, specialmente quelli più in difficoltà.