Una trasmissione di saperi che viene esplicitata, dato che Banderas è il padre della Grimaudo.
Lo spot è il commiato dello Zorro cinematografico, e allo stesso tempo introduce i due nuovi protagonisti. Siamo davanti a una storia del Mulino, cui ne seguiranno altre.
La struttura è infatti quella di una favola moderna: un racconto dei tempi moderni, senza però rinunciare alla tradizione del passato. La narrazione è affidata a una voce fuori campo, mentre la telecamera si sposta sui vari personaggi.
Si parte proprio da Banderas: un papà che ha deciso di puntare sulla figlia, una ragazza che ha la stessa vocazione ma idee tutte sue. Vediamo così il mulino in fase di ristrutturazione, mentre altrove un “uomo giovane dal sapere antico”, Pasotti, intento a studiare delle materie prime.
La camera si sposta poi su un campo di grano, dove i due stanno verificando la maturazione delle spighe. Un momento di grande soddisfazione, alternato poco dopo a uno di difficoltà: la ruota del mulino bloccata dal fango.
Ma questa è una storia soprattutto di amore: non solo di coppia, quanto di amore verso il cibo sano. Sempre legato alla tradizione, “ben fatto”: capace di portare gioia, divenendo fattore di aggregazione sociale.
Le inquadrature finali sono riservate al viso compiaciuto della Grimaudo e al mulino, finalmente ristrutturato appieno.
La campagna non è più incentrata su un sex symbol fornaio, quanto su un racconto che seppur con toni edulcorati, sembra ripercorrere l’attualità. Ad ispirarlo, certamente le tante storie di giovani laureati che tornano alla terra: una realtà sempre più documentata nei programmi della nostra tv.
La regia è di Emanuele Crialese.