La regia dell’episodio dedicato a Patrizia Franzese è di Paolo Colangeli, mentre la sceneggiatura è firmata da Matteo Billi. Camorriste è stata realizzata grazie alla collaborazione e al supporto della Film Commission Regione Campana.
Figlie, compagne, mogli e madri saldamente legate ai propri cari da un rapporto stretto e continuativo. Hanno coraggio, tempra e determinazione, come tante donne comuni. Con una sola abissale differenza: le loro famiglie si chiamano clan. Crime+Investigation e l’associazione A Mano Disarmata presentano il primo episodio della seconda stagione in anteprima nazionale lunedì 30 ottobre all’interno dell’evento Alice nella Città (26 ottobre – 5 novembre).
Dopo il successo della prima stagione, torna la serie che punta i riflettori su alcune donne figure di spicco della camorra. Attualmente vivono in luoghi segreti coperte da una falsa identità e sotto la protezione delle forze dell’ordine e hanno deciso di raccontarsi per la prima volta e senza reticenze alle telecamere di una televisione. In passato hanno ricoperto un ruolo di primo piano all’interno del sistema criminale, arrivando a gestire le leve del potere e trasformandosi in vere e proprie lady camorra. Si sono poi ribellate e hanno iniziato a collaborare con la giustizia, rivelando i segreti, le regole e le dinamiche della camorra.
La protagonista dell’episodio presentato ad Alice nella Città è Patrizia Franzese. Dopo una vita di violenze e soprusi, Patrizia si innamora di Aniello Cirella, capo di un clan che controlla le attività criminali di Pomigliano D’Arco, diventandone braccio destro e killer. Cirella accresce il proprio potere sul territorio, ma rimane ucciso durante una spedizione contro un boss rivale. Senza più il suo uomo, con cui ha avuto una bambina, e dopo l’arresto del fratello, la Franzese capisce che la sua vita da camorrista è giunta alla fine e collabora con la magistratura.
Oltre alla testimonianza della Franzese, l’episodio propone interviste a magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e giornalisti che hanno seguito da vicino il caso, presenta immagini d’archivio e fa ricorso a ricostruzioni con attori, sottolineando gli sforzi compiuti e i successi ottenuti dallo Stato per contrastare la criminalità organizzata campana.
La proiezione avverrà all’interno di un incontro organizzato da Crime+Investigation e A Mano Disarmata e rivolto al pubblico. Parteciperanno studenti, giornaliste impegnate quotidianamente a raccontare e denunciare le attività delle principali organizzazioni criminali del nostro Paese e l’ex camorrista Cristina Pinto, che dopo una condanna a vent’anni di carcere s’è dissociata dalla organizzazione criminale campana.
A Mano Disarmata è un’associazione di promozione sociale e culturale che ha creato il “Forum multimediale e internazionale dell’informazione contro le mafie”, un format destinato a giornalisti e studenti che ha come scopo la crescita della “cultura della legalità” attraverso la conoscenza dei meccanismi sociali, economici e politici con cui le mafie fanno crescere e consolidano il proprio potere.