Biscardi era ricoverato da qualche settimana al Policlinico Gemelli di Roma. Ad assisterlo i due figli Maurizio e Antonella. Se ne è andato alla soglia degli 87 anni che avrebbe compiuto il prossimo 26 novembre.
Da tempo appariva stanco ed aveva perso la grinta televisiva che ne ha sempre caratterizzato il carattere. Aveva goduto di una grandissima notorietà per essere stato tra i primi ad intuire una formula successivamente molto sfruttata sul piccolo schermo: l’approfondimento degli avvenimenti sportivi dopo che erano avvenuti e quindi privi della emozione del commento “a caldo”. Si inseriva in questo contesto Il processo del lunedì.
Successivamente il processo di Biscardi ha rappresentato una sorta di continuazione ideale de Il processo del lunedì ed è giunto alla trentaseiesima edizione nella stagione calcistica 2015/2016.
Aldo Biscardi era nato a Lariano in provincia di Campobasso E nel 1952 aveva iniziato a dedicarsi al giornalismo con la prima collaborazione al quotidiano Il Mattino. Sarebbe stata la televisione il punto fermo del suo futuro. Infatti nel 1979 entra in Rai come caporedattore vi rimane fino al 1983 riuscendo anche a diventare vice direttore del tg3. Nel 1980 lancia Il processo del lunedì una sorta di talk show sul mondo del calcio soprattutto sul campionato di Serie A di cui ha curato prima la realizzazione e poi dal 1983 anche la conduzione.
Nel 1990 Biscardi lascia la Rai e comincia così a fare altre esperienze soprattutto su Tele+. Nel 1996 si trasferisce a Telemontecarlo che poi nel 2001 si trasforma in La7. Nel maggio del 2006 lascia La7 per un suo coinvolgimento nello scandalo successivamente chiamato Calciopoli.
Inoltre Aldo Biscardi ha svolto anche il ruolo di inviato per il programma televisivo Quelli che il calcio.