Si comincia con la storia delle due cittadine. L’antica città di Anzio, in latino Antium, raggruppava anche Nettuno e fu per un lungo periodo capitale della popolazione dei Volsci, finché non venne assorbita nello stato romano.
E’ l’occasione per soffermarsi sulla storia, l’architettura e il turismo di una zona che rappresenta uno scorcio “insolito” litorale romano ricco anche di cultura archeologica. Ed infatti, nel porto di Anzio, Lineablu va sulle tracce delle strutture romane edificate da Nerone nel 1 secolo d.C. Ci verrà anticipato che, in un’ottica di tutela dell’ambiente e delle antiche vestigia romane, si sta rincorrendo l’ambizioso progetto per la realizzazione di un nuovo e moderno porto.
Guardando il mare dal porto o dalla spiaggia, appare impensabile che a circa 5 miglia dal porto di Anzio esiste un’oasi di vita sommersa sotto le sue onde, conosciuta come Secca di Costacuti. I suoi pinnacoli sommersi si innalzano dalle profondità marine sino ai trenta metri circa. Lo spettacolo è mozzafiato perchè si possono ammirare i guizzanti banchi di pesce azzurro. Lungo le pareti a circa quaranta metri ecco i contrasti creati dalle folte gorgonie rosse ma soprattutto da quelle gialle intorno alle quali regna un mistero svelato nel corso del programma. Interessante poi è la ricchezza di fauna all’interno delle spaccature nella roccia dove si nascondono polpi e murene. Inoltre è possibile vedere nel blu, anche il pesce di passo come il barracuda.
Donatella Bianchi da Nettuno arriva alla Spiaggia delle Grotte di Nerone situata all’interno di una rinomata area archeologica che accoglie la Villa imperiale di Nerone a picco sul mare ed il porto di Anzio, fatto costruire da Nerone stesso. Si tratta di una bella spiaggia di soffice sabbia dorata.
Ed ecco poi la dimostrazione di una piccola pesca: a largo dell’”Arco Muto”, ultima testimonianza della grandiosa villa imperiale di Nerone, rovinosamente crollato in seguito ad una violenta mareggiata, Donatella Bianchi è a bordo del peschereccio “Katia” per il ritiro delle reti e la vendita del pescato nel porto di Anzio.
La conduttrice sbarca poi a terra e si avvia tra le caratteristiche ed impervie vie del centro storico alla ricerca di aneddoti e curiosità su Nettuno, soprannominata la “città del baseball”.
Eccoci nel suggestivo contesto di Torre Astura, costruita su un isolotto artificiale di epoca romana. Qui ci viene mostrato il poligono militare UTTAT di Nettuno, fondato nel 1888, e il suo strategico ruolo nella tutela e conservazione di un ambiente ad elevato valore naturalistico.
La storia recente ha scritto una importante pagina ad Anzio dove si è svolta una delle più celebri azioni della Seconda Guerra Mondiale. Il 22 gennaio 1944, dai mezzi navali inglesi ed americani iniziano a sbarcare, su un ampio tratto della fascia costiera, 50.000 uomini e 5000 veicoli. La conduttrice, sul litorale, a bordo di una mitica Jeep Willis, perfettamente restaurata, racconta lo sbarco Alleato ad Anzio e Nettuno, nota anche operazione “Shingle”.
Ultima tappa sulla costa sud del litorale laziale è Gaeta. Qui c’è l’inviato Fabio Gallo per parlarci degli impianti dell’acquacoltura utilizzati per l’allevamento di spigole ed orate.
Complimenti per l’articolo , ho seguito anche con interesse e entusiasmo la puntata di lineablu del 28 0ttobre! Ottimo!!!! Ricchezze sommerse dal tempo vanno EMERSE! Quest’anno, nella scuola dove insegno,(Istituto Comprensivo Anzio III°) ho aderito al progetto “ANTIUM” visto dall’aspetto storico-geografico (le mie discipline!)!!! COMPLIMENTI!!! Scoprire le tracce del passato è come scoprire tesori sommersi e dimenticati…….