Si tratta di quattro puntate interpretate da Valerio Mastandrea che ha anche ideato e scritto il progetto. Accanto all’attore romano ci sono Greta Scarano, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Cristina Pellegrino, Gianfelice Imparato, Federico Pacifici e Ninni Bruschetta.
Le quattro puntate raccontano in una maniera leggera, malinconicamente ironica e commovente, la vita quotidiana del reparto di Urologia oncologica di un ospedale italiano. Naturalmente ci saranno atmosfere da docu-reality per cui il racconto sarà affidato tutto ai pazienti che testimonieranno in prima persona la loro esperienza. Sveleranno quali sono stati i momenti più difficili e complicati della malattia, dalla scoperta fino ai vari interventi chirurgici e fortunatamente anche fino alla guarigione.
Si punta dunque l’attenzione sul mondo ospedaliero che finora, salvo qualche rara eccezione come “I ragazzi del Bambin Gesù“, è stata poco esplorata.
La vicenda ruota principalmente intorno a un professionista di 40 anni, Luigi che scopre di avere un tumore al rene per cui deve sottoporsi ad una serie di interventi chirurgici. In ospedale il protagonista di “La linea verticale” farà la conoscenza dei compagni di viaggio, molti dei quali racconteranno le proprie vicende.
Viene presa in considerazione anche l’equipe medica a cominciare dal professor Zamagna, un chirurgo di fama internazionale circondato dai propri medici di fiducia. E si punta l’attenzione anche sulle altre figure ospedaliere che convivono giorno per giorno con i pazienti. Si scoprirà un mondo in cui le regole e le gerarchie sono ben precise.
Il titolo “La linea verticale” è giustificato dal fatto che ognuno all’interno dell’ospedale lotta con i propri mezzi per guarire e vivere la propria vita innalzandosi così in una sorta di “linea verticale” passo dopo passo. Perché la linea verticale significa poter stare in piedi, vivere la propria vita e combattere con rabbia per raggiungere la speranza della guarigione.
Ricordiamo che Valerio Mastandrea in questo periodo è protagonista nelle sale cinematografiche del film “The Place” di Paolo Genovese. Inoltre Mastandrea è stato premio David di Donatello 2017 come migliore attore non protagonista per il film “Fiore” di Paolo Giovannesi.
“La linea verticale” continua il trend di Rai3 che punta sul docu-reality e sull’attualità. In quest’ottica sono stati già trasmessi programmi come “I 1000 giorni di mafia capitale“, “The Putin interview“, “Le ragazze del ’68” e recentemente “I dieci comandamenti” di Domenico Iannacone e “Far web” che è iniziato il primo dicembre con la conduzione di Federico Ruffo.