E per celebrare la storica ricorrenza è stato emesso un francobollo. A volere immortalare la popolare trasmissione, come se fosse un eroe della storia italiana o un’eccellenza, è stato il Ministero dello Sviluppo economico. Il titolo verrà stampato in un foglietto di 6 francobolli dal Poligrafico e Zecca dello Stato, mentre la commercializzazione è affidata a Poste italiane. Il valore del francobollo singolo è di 0,95 euro. Il foglio da 6 francobolli invece vale 5,70 euro. Decisiva la collaborazione di Rai Teche.
Carosello- Il riconoscimento del Governo
“Ai tempi attuali Carosello potrebbe sembrare vecchio, superato – spiega il sottosegretario al Mise, Antonello Giacomelli – in realtà invece non è vecchio ma antico. Quindi importante. E l’emissione di un francobollo è l’unica voce che ha lo Stato per esprimere riconoscenza. Si può dire che è stata proprio l’autorità politica, il Governo, a deciderlo. Perché il ricordo di Carosello è ben stampato nella memoria del Paese. E questo riconoscimento ha un significato straordinario perché con il talento narrativo, la cultura, la creatività e la fiducia nel mercato commerciale attraversa ogni tipo di mezzo di comunicazione. Carosello è la vera sintesi di come debba essere il servizio pubblico e la Rai con questo programma ha interpretato nel migliore dei modi il ruolo pedagogico per aiutare gli italiani a crescere”.
Carosello- La storia
Carosello è arrivato in video per la prima volta il 3 febbraio 1957. E fino al 1° gennaio 1977 è andato in onda tutti i giorni sul programma nazionale dalle 20:50 alle 21 (dal 1973 alle 20:30), a eccezione dei giorni tristi di lutto, come il Venerdì Santo e il 2 novembre.
Oltre settemila sketch, comici o musicali, a precedere altrettanti messaggi pubblicitari scanditi da slogan che rimarranno persempre nella memoria dei telespettatori. Il tutto al massimo in poco più di due minuti a spot. Registi, cantanti, vignettisti in voga hanno firmato le campagne pubblicitarie.
Nel 1976 il programma ha raggiunto un ascolto pari a 19 milioni di telespettatori. I bambini degli anni ’60 e ’70 non dimenticheranno mai la frase della mamma: “A letto dopo Carosello”, così come gli italiani ricorderanno con piacere quel volano economico che li ha spinti a sognare il benessere all’inizio del boom economico.