Quale sarà l’impegno televisivo per questa 28esima edizione?
Ci sarà una serata “a colori” con Antonella Clerici. Telethon punta tantissimo sui colori, con tutte le loro sfumature, e questi colori ce li porteremo dietro durante tutta la maratona. Io e Paolo Belli raccoglieremo le emozioni che si sono create la sera precedente, e quei colori li tireremo avanti fino al 23, giorno della conclusione.
Il 45518 è il numero della vita: chi dona sceglie di dare e di darsi una possibilità. Nella maratona vedremo dei bambini che possono dire di avere una cura per malattie che, fino a qualche anno fa, non avevano nemmeno un nome. Non si poteva nemmeno maledirle, perché non c’era un nome da utilizzare per ribellarsi : oggi invece, grazie a tutte le persone che hanno deciso di esserci, si può dire che c’è una cura.
C’è una storia in particolare che l’ha colpita?
È difficilissimo, tra tante, tirare fuori una storia. Sicuramente mi colpì tantissimo la vicenda dei “bimbi bolla”: così fragili da dover essere protetti da tutto. però, quattro anni dopo, una bambina bolla era accanto a me, seduta in studio perché grazie a Telethon si stava curando.
Il suo impegno per Telethon è mai andato oltre la tv?
Io sono sempre al fianco di Telethon, però il mio impegno si concretizza in video. Pur sapendo che Telethon non si ferma, la maratona è una parte del tutto.
Ci anticipa qualche progetto lavorativo futuro?
Dopo Telethon, che io non “faccio” ma “vivo”, su Tv2000 con l’anno nuovo ricomincerà Ci vediamo da Arianna.