L’appuntamento dunque è su Rai 3 a partire da giovedì 11 gennaio fino a giovedì primo febbraio. Saranno complessivamente quattro puntate, tutte in diretta e in prima serata.
Nel ciclo precedente “M” era andato in onda su Rai 2 con due appuntamenti rispettivamente il 22 e 29 giugno sempre prima serata. Santoro ci tiene a sottolineare che si tratta di un format sperimentale tutto italiano e anche difficile da raccontare. Infatti è un tentativo di mescolare insieme linguaggi differenti: cinematografico, teatrale e televisivo.
Un anno fa le due puntate avevano come protagonista Hitler che era stato interpretato in diretta dall’attore Andrea Tidona.
“M” Michele Santoro passa a Rai 3
Questa volta invece si cambia completamente registro. Intanto la trasmissione andrà in onda dagli studi Rai di Torino. Una sede dell’azienda televisiva pubblica di grande prestigio che viene utilizzata più raramente per quanto riguarda spettacoli e talk show. Nelle nuove 4 puntate i temi saranno interamente tratti dalla realtà che ci circonda e nella quale viviamo. Argomenti dunque di attualità e non più di storia come era stato per i due appuntamenti dedicati al fuhrer.
“M” Michele Santoro torna all’attualità
Il ritorno di Santoro è particolarmente significativo perché si inserisce in un momento molto delicato: infatti precede la consultazione politica del 4 marzo. C’è da aspettarsi che il giornalista dedichi delle puntate anche ai fatti politici e alle elezioni che dovranno rinnovare il Parlamento italiano.
Tutto sarà dunque rigorosamente in diretta in uno studio dalle atmosfere particolarmente accattivanti, finalizzate a distinguere “M” da tutti gli altri prodotti televisivi come ad esempio i talk show la cui quantità sarà naturalmente grande nel periodo elettorale.
Non a caso infatti è stata scelta la sede di Torino perché consente la realizzazione di uno studio, preparato secondo le indicazioni di Michele Santoro.
La sede Rai di Torino è meno affollata di quelle di Roma e di Milano e si presta dunque a valorizzare maggiormente il format “M” che, ripetiamo, sarà completamente differente dalla miniserie dedicata ad Adolf Hitler.
Il programma va in onda prima che si accendono i riflettori sulla kermesse musicale di Sanremo che spegnerà, come ogni anno, tutte le altre proposte televisive.
Santoro dunque torna alla realtà, raccontando storie di vita, presentando personaggi singolari che hanno qualcosa da comunicare ai telespettatori.
Niente è lasciato al caso, tutto è minuziosamente curato, come è solito fare Michele Santoro. Il giornalista, nel presentare la edizione del 2017 di “M“, aveva sottolineato il suo intento di recuperare il rapporto con il pubblico giovanile. Un obiettivo che sarà inseguito anche nelle quattro puntate in arrivo su Rai 3.