Le strutture turistiche invernali di Livigno sono ottime. Il centro dell’abitato è situato a 1816 m s.l.m. e le piste da sci sono addirittura a 2.800 metri. Tutto questo consente a Livigno di avere facilmente condizioni ottimali della neve, ricorrendo solo occasionalmente all’innevamento artificiale, che è invece ormai una necessità per molti altri centri di villeggiatura invernale.
Qui ci sono oltre 110 chilometri di piste dai 1800 ai 2900 metri di quota, 12 piste nere, 37 rosse e 29 blu, impianti di risalita all’avanguardia, 30 chilometri di piste costantemente battute per lo sci di fondo.
La puntata si apre a quota 2991 metri tra la Valdidentro, la Valdisotto e la Val Grosina, sulla cima Cavalli.
Ancora si pone l’obiettivo su un susseguirsi di strutture disposte su una lunghezza di 800 metri, celeberrimo palcoscenico di shooting internazionali e terreno d’allenamento per i più forti freeskier e snowboarder Europei.
Giulia Capecchi presenta le spettacolari evoluzioni di Yuri Silvestri, atleta freerider, e degli altri campioni di snowpark.
Ossini poi si mette alla prova in una gara d’arrampicata con una guida alpina su un boulder nel cuore di Livigno.
Linea bianca | Livigno | tradizioni gastronomiche e turistiche
Per scoprire le antiche tradizioni, i due conduttori si recano in una caratteristica fattoria di montagna, a conduzione familiare. Qui conosceremo la slinzega, una specie di bresaola “da passeggio”, più piccola, a base di carne di maiale o di manzo. Non solo, ma chef e pasticceri giovani fanno rivivere le ricette di un tempo che sono valutate da una giuria di persone anziane testimoni di come si realizzavano determinati piatti nel passato.
Viene spiegata anche la crescita di Livigno: dalle origini al decollo come meta turistica, dopo l’apertura del passo del Foscagno. E visiteremo lo chalet di ghiaccio, originale creazione dell’artista Vania Cusini.
Protagonista anche il guardiano della diga sul lago di Cancano, con la sua giornata tipo, e i consigli della Guardia di Finanza sugli acquisti a Livigno, tra regole doganali e limiti tabellari.
“Linea Bianca” racconta infine, l’incremento demografico della zona, in netta controtendenza con il dato nazionale. Alcuni motivi sono da ricercare nello sviluppo di molte attività soprattutto da parte di giovani che frenano l’esodo dalle zone montuose. Ossini fa conoscere giovani imprenditori che hanno dato lavoro agli abitanti della zona contribuendo alla crescita demografica.
Desidero se possibile sapere l’indirizzo della fattoria in montagna
Grazie distinti saluti
Luigi Acerbi