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“L’altra madre” si scontra questa sera con la concorrenza interna di Super Quark, in onda su Rai 1, e con il Coca Cola Summer Festival, trasmesso in contemporanea su Canale 5.
Ma le tematiche proposte nel film saranno sicuramente in grado di catturare una fascia di pubblico interessata ad avere una visione diversa di come viene affrontata la sterilità di coppia oltreoceano.
Protagonisti della storia raccontata sono due coniugi: il professor Jacob Kelly (Cameron Mathison) e sua moglie Allison (Annie Wersching). I due, sposati da anni, non riescono ad avere figli. Negli Stati Uniti, la soluzione semplice ed immediata per tutti è di ricorrere ad una madre surrogata: una donna, cioè, che porta avanti per la coppia la gravidanza facendo crescere nel proprio utero un figlio che, biologicamente, non le appartiene.
Ed è proprio quello che fanno Jacob ed Allison. in più, la storia dei due coniugi presenta un aspetto particolare: la donna, a causa di un cancro, non è più riuscita ad avere figli. E questo è un ulteriore elemento che sicuramente attirerà l’attenzione del pubblico. Tra l’altro, Jacob è uno scrittore di successo ed è docente universitario, per cui non ha problemi economici. La coppia decise così di rivolgersi ad una madre surrogata. Al momento della scelta fra le possibili candidate, decide per una giovane donna di nome Remy. I due coniugi hanno molta fiducia nella donna: l’hanno conosciuta approfonditamente e sono certi della sua buona fede e del fatto che porterà a termine il suo compito. Naturalmente, la gravidanza sarà lautamente retribuita.
Tutto sembra procedere nel migliore dei modi, addirittura Remy vive spesso anche con Jacob ed Allison, facendo assaporare loro l’attesa dela nascita del bambino. Ma alla fine qualcosa non va per il verso giusto: come spesso accade, le madri surrogate non riescono ad allontanarsi per sempre dalla creatura che per nove mesi hanno portato in grembo.
Il finale, dunque, sarà a sorpresa, anche perchè nel corso della seconda parte della pellicola accadranno altri eventi che contribuiranno ad accrescere la curiosità e l’attenzione del pubblico.
. Sicuramente la visione della pellicola susciterà riflessioni e discussioni tra i telespettatori. Si tenga però conto che l’utero in affitto è negli States una prassi comune.