L’obiettivo della trasmissione, nelle otto puntate estive, è di comprendere i meccanismi, spesso sconosciuti persino agli interessati, che hanno guidato le scelte di chi ha voluto scomparire volontariamente.
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Ad aprire la puntata sarà il caso di Giorgio Oliva, un pensionato di 74 anni che viveva a Torino e che misteriosamente scomparso. Rinaldi torna a quel pomeriggio del 13 giugno 2013, quando qualcosa di inaspettato accade: Giorgio non rientra a casa e mette in angoscia la sua famiglia.. Da allora nessuno sa che ne sia stato dell’anziano signore. Come Giorgio Oliva ci sono tanti anziani che si perdono e non tornano più a casa. Cosa accade loro?
Il caso della scomparsa degli anziani è l’occasione per puntare i riflettori sulla terza età, una stagione della vita in cui si fanno i conti con il tempo che è passato e con quanto resta ancora da vivere.
Un periodo della vita particolaremnte delicato, caratterizzato da ricordi, preoccupazioni, angoscia per la malattia. E sono proprio gli anziani, autosufficienti o non più in grado di badare a se stessi, che spariscono.
Ma ci sarà spazio, questa sera per altri casi che, nel corso degli anni, sono stati abbandonati o quasi.
Giuseppe Rinaldi intervisterà Anna Stefanini, madre di Otello Stefanini, uno dei carabinieri uccisi a Bologna, nella strage del Pilastro, da alcuni esponenti della Banda della Uno Bianca. Era il 4 gennaio del 1991 e Otello aveva solamente 19 anni. Sua madre non dimentica e invoca la certezza della pena.
Poi si va indietro negli anni: il 9 maggio del 1968, ad Aspra, una frazione marinara vicino a Bagarìa, tre ragazzini sparirono nel nulla. Si chiamavano Vincenzo Astorino (11 anni), Domenico D’Alcamo (9 anni) e Giuseppe La Licata (9 anni). Perché non sono mai più tornati a casa? Che cosa è accaduto loro? A chiudere, una delle inchieste di “Chi l’ha visto?”: l’omicidio di Antonella Di Veroli. Roma, quartiere nomentano, è la notte tra il 10 e l’11 aprile 1994. Antonella Di Veroli, 47 anni, consulente del lavoro, viene uccisa in casa con due colpi di pistola alla testa. Perché? Chi poteva volerle tanto male? Il suo cadavere verrà ritrovato chiuso all’interno dell’armadio della camera da letto. Le ante sono state sigillate. Come mai? Possibile che a distanza di più di 20 anni questo misterioso delitto è ancora senza una soluzione?