Ha rapidamente ringraziato tutti a partire dalla Presidente uscente Anna Maria Tarantola, ha sottolineato il ruolo del servizio pubblico Rai, è entrata ‘in medias res’ sul Prix Italia, evidenziandone l’insostituibilità come vigile occhio aperto a 360° sulla realtà di oggi – che è l’inarrestabile fenomeno della migrazione, a suo giudizio – ha dedicato attenzione alla forza della creatività in ogni campo, che il Prix Italia rappresenta, ed ha lasciato la parola ai responsabili del Premio.
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Per Piero Fassino, il sindaco di Torino, città in cui la manifestazione si tiene oramai da anni, la fondamentale realtà da porre in luce è il suo carattere internazionale – dall’estero mandano programmi a non finire, afferma – poi la crescente ricchezza delle tematiche ed il radicamento nella realtà, anche perché Torino da anni investe molto proprio nella cultura.
Del resto gli organizzatori dei servizi pubblici radiotelevisivi “sono maledettamente bravi”, afferma il segretario generale del Prix Italia Paolo Morawski: difatti i titoli dei 348 servizi in concorso (tutti a dispisizione del pubblico ‘on demand’) – 100 più del 2014 – ne sono testimonianza, nella loro divisione fra Concorso Radio, Concorso TV, Concorso Web, Premio Speciale Expo Milano 2015, Golden Award per i Nuovi Formati Radiofonici e Golden Award per le Coproduzioni Televisive Internazionali.
Il coloratissimo manifesto del Premio palesa subito il suo simbolismo: la scritta in greco antico è l’incipit delle “Storie” di Erodoto (secolo V a.C.) e rappresenta il fondamento del Passato, il cromatismo del fondale – che sfuma in tutti i colori dell’iride – rappresenta l’Arte, la creatività, e sintetizza il significato del titolo del Premio di quest’anno: “Il Potere delle storie, il Laboratorio della Creatività”.
Monica Maggioni inviata di guerra in Iraq
Paolo Morawski però tiene a illuminare il radicamento del Premio nella realtà dell’oggi, che è tragedia dell’emigrazione, della tossicodipendenza, della schiavitù: sì, perché nel mondo, Signori miei, ci sono 38 milioni di schiavi (ufficiali, che risultano allo Stato) o di persone ridotte in schiavitù (anche bambini).
Come realizzare servizi quando su una realtà non ci sono immagini, e quando si rischia la vita per riprendre e inquadrare certi eventi? Il 19 settembre comunque si inaugura a Torino – per una settimana intera di eventi – questa 67° edizione del Prix Italia: ed il Concerto di apertura, lunedì alle 21 nell’Auditorium Rai di Torino, con l’Orchestra Sinfonica della Rai diretta da Pietro Mianiti, che passerà in diretta su Rai5, Rai3, in Eurovisione ed Euroradio, verterà sul melodramma dell’Ottocento italiano, sulla nostra arte canora, coi cantanti della Scala, sì, ma anche con giovani di ogni paese, persino orientali (Renata Scotto, soprano che dirige Opera Studio a S.Cecilia a Roma, ci avverte che ormai arrivano voci bellissime persino dalla Corea del nord). Segno che ormai si è tutti cittadini del mondo.
Nel corso della manifestazione saranno presentati alcuni dei principali programmi Rai.
Qui tutti i vincitori dell’edizione 2014.