Il Festival del Medioevo si compone di cinque giorni di incontri con autori e medievalisti italiani ed europei, tra cui spiccano i nomi di Chiara Frugoni, Franco Cardini, Tullio Gregory, Massimo Montanari e Jacques Dalarun.
Sarà dunque l’Umbria il teatro di questo festival, che si propone di tenersi lontano sia dagli elitismi accademici che dal kitsch.
Per l’occasione Rai Storia ha analizzato una serie di documentari che verranno proiettati nel centro di Gubbio, in un luogo simbolico. Nel promo mostrato, vengono anticipati i temi delle crociate, dell’identità europea, dalla falsa credenza del “periodo buio”: come può infatti sembrare oscura un’epoca in cui sono state erette le cattedrali gotiche e scritta la Divina Commedia? Non solo documentari però: anche film e sceneggiati televisivi restituiti alla memoria dalle teche Rai.
Giuseppe Giannotti di Rai Storia anticipa che parteciperanno alla manifestazione Massimo Bernardini, conduttore de Il tempo e la storia, e Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura
La città scelta è fortemente simbiotica con il festival, spiega Fioravanti, perché lì davvero la gente vive ancora in case del ‘300. Ciò però non significa che l’evento sia di respiro locale, al contrario: l’intento è quello di “far divulgare il Medio Evo”. Non vi saranno rievocazioni come quelle viste in tante feste di piazza: quella dei Templari ad esempio, sarà di alto livello, affidata ad un gruppo che se ne occupa da 25 anni.
Per il resto, oltre agli incontri con gli esperti, durante i cinque giorni si svolgeranno anche concerti, visite guidate, mostre, giochi, laboratori. In particolare una fiera del libro medievale, un mercato medievale e una mostra mercato con vendita di piante officinali.
L’obiettivo è di riuscire a gemellare in futuro la città di Gubbio con altre città.
Nel frattempo, è già online il sito www.festivaldelmedioevo.it, che ha già registrato un notevole numero di accessi.
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