Il fine del programma è di documentare come sono cambiati i costumi e le abitudini dei nostri connazionali negli ultimi 40 anni. In particolare verrà fatto un vero e proprio focus in molti settori: Vox Populi racconta come studiavano gli italiani, come si divertivano nel tempo libero, come lavoravano e quali erano le principali occupazioni in tutte le fasce di età.
Inoltre il programma vuole anche penetrare a fondo nell’evoluzione della società e scoprire se davvero le abitudini degli italiani sono cambiate, soprattutto alla luce delle nuove tecnologie.
Vox Populi è una striscia quotidiana a cura di Luca Martera. Ricordiamo che questa espressione in gergo televisivo significa che si stanno realizzando interviste alla gente comune alle quali il giornalista porge il microfono e chiede la propria opinione su un determinato argomento. Insomma è il classico domandare a chi si incontra: «che cosa ha provato?», su un determinato argomento.
Tutto questo non sarà presente in Vox Populi. Infatti l’obiettivo e la strada da percorrere sono differenti. Ci saranno delle immagini che mostreranno come ci si comportava da 40 anni a questa parte. L’approccio sociologico verrà realizzato attraverso le pregiatissime Teche Rai. Infatti verranno mostrati filmati d’epoca e servizi realizzati dai vari telegiornali negli anni che vanno dal 1978 ad oggi.
Ad esempio nessuno oggi ricorda che esisteva un dipartimento scuola-educazione che era molto seguito proprio in quegli anni. Inoltre i telespettatori vedranno anche i programmi dell’accesso, ovvero programmi televisivi autogestiti introdotti nel 1975 dalla riforma Rai, che andavano in onda sulla prima rete di mattina e trattavano di specifiche tematiche.
Sarà insomma interessante scoprire come i nostri connazionali in 40 anni hanno cambiato il modo di vivere il proprio lavoro. Inoltre sapremo, sempre attraverso le immagini delle Teche Rai, come gli italiani consideravano gli stranieri. Le altre domande alle quali Vox Populi cercherà di rispondere sono ad esempio: come giocavano i bambini? E cosa sognavano? Gli adulti come trascorrevano le proprie vacanze? E in quali località? Inoltre ci si chiederà che cosa intendevano allora gli italiani per “diverso”, e come è cambiato il concetto stesso di “diverso” dagli anni ’70 ad oggi.
Non mancherà neanche una indagine sul sesso. Questi sono soltanto alcuni degli argomenti che saranno affrontati nel corso delle 50 puntate di Vox Populi. In ogni appuntamento uno stesso argomento verrà affrontato sotto tre angolazioni diverse: una seria, una leggera e la terza contrastata.
Si parte dunque dalla fine degli anni ’70, in particolare dal 1976, quando venne introdotto in Italia l’uso del colore nella televisione di Stato. A parlare saranno soprattutto le persone che hanno vissuto quegli anni e quelle esperienze. E racconteranno come il loro modo di vivere in società sia mutato, ammesso che lo sia.
Inoltre la novità consiste nel fatto che in ogni puntata il protagonista di un’intervista, dà la sua testimonianza attraverso un video inviato al programma via WhatsApp. Questo filmato deve mostrarlo negli anni che vanno dal ’70, all’80, al ’90. E si tratta proprio di quel filmato risalente all’epoca raccontata attraverso il quale i giornalisti della Rai lo avevano filmato ed immortalato.
Al programma vox populi gradirei di vedere la pubblicità di colore sempre vivo philips in aereo dell’84.
Al programma vox populi gradirei di vedere la pubblicità di colore sempre vivo philips che iniziò da marzo 1982.