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Dopo l’esperimento che ha visto Gazebo trasferirsi in prime time per cinque puntate, la trasmissione ritorna, almeno per ora, nella sua consueta fascia di programmazione in seconda serata. Come avvenuto anche lo scorso anno, due gli appuntamenti settimanali: il giovedì e la domenica, in diretta dal Teatro delle Vittorie.
Il salto di qualità tentato dal programma di Rai 3, lo scorso maggio, però, ha portato i suoi frutti: anche in questa stagione saranno previste puntate speciali in prima serata.
Confermatissimo il team di protagonisti, ognuno con una funzione diversa. Oltre a Diego Bianchi, ci sarà Marco Damilano. Il vicedirettore de L’espresso in ogni puntata analizza i fatti della politica italiana nella sua veste di opinionista. Marco Dambrosio, più conosciuto come Makkox, è un vignettista, oltre ad essere uno degli autori del programma insieme a Diego Bianchi, Andrea Salerno e Antonio Sofi. Attraverso i suoi fumetti dà vita a delle storie divertenti con il chiaro obiettivo di fare satira sui fatti della più stretta attualità. Il barbuto tassista Mirko Matteucci, alias Missouri-4, è l’inviato del programma. Nella scorsa stagione lo abbiamo visto spesso a Palazzo Chigi e in alcune manifestazioni politiche. Affidare un ruolo del genere ad un non-giornalista è un éscamotage per tentare di raccontare gli eventi in una maniera diversa da quella tradizionale. Spazio anche alla musica, con le esibizioni live di Roberto Angelini e Giovanni Di Cosimo con la “resident band”.
Soprattutto nell’ultima stagione e negli speciali trasmessi in prima serata, il programma si è soffermato sui temi di maggiore attualità internazionale, in particolare la questione dei migranti. Ad esempio, Bianchi ha realizzato degli ottimi réportage in Grecia e successivamente in Germania, mostrando con la sua telecamera le difficoltà di alcuni siriani sfuggiti alla devastazioni della guerra.
Una scelta ben precisa, che è legata alla mission del programma: cercare di fare informazione in modo meno istituzionale, provando a raccontare gli eventi dell’attualità da punti di vista insoliti, spesso dando voce a chi li vive o li subisce in prima persona. La volontà di confezionare un prodotto di approfondimento diverso è evidente anche dalla variegata composizione dei suoi protagonisti e dal tono ironico e scanzonato del suo conduttore quando si trova a commentare le immagini che manda in onda.
Gazebo però è anche un programma molto attento ai social e per questo più vicino al mondo dei giovani: l’appuntamento fisso con la “social top ten”, i tweet più divertenti (o assurdi) della settimana ne è una prova concreta, così come gli hashtag che vengono proposti durante la trasmissione.