Melaverde | puntata 17 giugno | Raspelli in Sicilia
Domenica 17 giugno Edoardo Raspelli raggiungerà di nuovo il mare del sud d’Italia, recandosi nella parte più a sud della Sicilia per conoscere la storia di un imprenditore la cui famiglia da generazioni ha sempre coltivato meloni nel nord d’Italia. Il suo sogno era quello di portare sulle tavole degli italiani, un melone dolce, maturo, buono per tutto l’anno. Quel sogno oggi è divenuto realtà grazie alla nascita di un’importante organizzazione di produttori distribuita lungo tutta la nostra penisola, dalla provincia di Reggio Emilia fino a quella di Siracusa, dove le raccolte si susseguono durante l’anno garantendo così la costante presenza di questo dolce frutto sulle nostre tavole. Raspelli parte dal vivaio dove vedremo nascere le piantine poi coltivate in serra fino al momento della raccolta che deve avvenire solamente quando ogni melone ha raggiunto il perfetto grado di maturazione, solo in questo modo potremo gustare un melone dolce e buono per tutto l’anno.
Melaverde | puntata 17 giugno | Hidding sull’Adamello
La Hidding si reca sulle cime dell’Adamello per raccontare ai telespettatori le battaglie che vi ebbero luogo durante la Prima guerra mondiale.
La conduttrice svela al pubblico di Melaverde che le Guide alpine organizzano in zona escursioni che attraversano i luoghi teatro della Grande Guerra in Adamello.
Un viaggio tra gli scenari che hanno caratterizzato la Grande Guerra, attraversando il ghiacciaio fino al Passo della Lobbia e al Rifugio Ai Caduti dell’Adamello, con salita alla Cima Cresta Croce. Zone dai panorami mozzafiato nel cuore del ghiacciaio dell’Adamello. Con la testimonianza dei personaggi locali la Hidding spiega che, allo scoppio delle ostilità i comandi militari Italiani ed Austriaci non erano preparati ad affrontare le problematiche di una guerra di alta montagna con permanenza ad oltre 3.000 metri di quota e ben presto si resero conto che la guerra lassù era totalmente diversa rispetto alle altre zone del fronte. Questo per la vastità e la morfologia del territorio che condizionava pesantemente ogni scelta militare.
C’è spazio anche per le tradizioni gastronomiche. Nel corso dei secoli, le valli e le montagne dell’Adamello Brenta sono state vissute e plasmate da fiere e tenaci popolazioni da cui ancora oggi ereditiamo specialità tipiche.