In effetti, dai promo presenti sul sito di Non è l’Arena, questo ritorno in tv da parte del fotografo parrebbe preparato calcando la mano sulla spettacolarizzazione della sua vicenda.
Dopo un faccia a faccia con il conduttore Massimo Giletti, prenderanno parte al talk Alessandro Cecchi Paone, Giampiero Mughini, Nunzia De Girolamo, Clemente Mastella, Francesca Barra e l’Avvocato Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona.
Nella trasmissione, tuttavia, ci sarà anche spazio per l’attualità politica. Si parlerà dell’indagine sul processo di realizzazione del nuovo stadio dell’ A.S. Roma. Interverranno, tra gli altri, Vittorio Sgarbi e l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini.
Nel collegamento in anteprima con il Tg La7, Massimo Giletti ha annunciato anche la partecipazione a sorpresa di Matteo Salvini. Il nuovo Ministro dell’Interno e Segretario Federale della Lega dovebbe partecipare a Non è l’Arena con un collegamento video.
La puntata si apre con lo scandalo legato al nuovo stadio della Roma. In studio il giornalista de la Repubblica e Radio Capital, Massimo Giannini, insieme al Magistrato Alfonso Sabella. In collegamento video, Vittorio Sgarbi.
Nei giorni scorsi, è emersa un’inchiesta in corso per alcune presunte irregolarità nell’iter di realizzazione dello stadio. Coinvolgerebbe anche funzionari vicini alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, che però non è indagata.
Il Magistrato Alfonso Sabella confessa di aver sperato in una novità sostanziale in queste dinamiche illecite, ma di essere rimasto deluso. Dopo Mafia Capitale – dice – non ho visto un vero cambiamento.
Per Vittorio Sgarbi il progetto per il nuovo stadio era sbagliato all’origine, inaccettabile per l’urbanistica di Roma. Sui contributi elettorali che Parnasi avrebbe elargito, aggiunge di non vedere nulla di strano. “Dopo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, è inevitabile che i finanziamenti arrivino dai privati”.
La discussione continua con l’intervento in video del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Se qualcuno ha sbagliato deve pagare fino in fondo. Spero che a pagare non siano i cittadini romani”. Ad una domanda sul finanziamento ai partiti: “L’importante è che tutto venga fatto in trasparenza.
Per il momento non ho capito nulla dell’inchiesta in corso, se ci sono illeciti o no“. Conferma di essere andato allo stadio insieme a Luca Parnasi in un’occasione, ma di non averlo frequentato in altro modo.
Giletti gli parla della nave Aquarius. Salvini: “L’Italia non può essere un enorme campo profughi. Chiederemo alla Marina Militare e alla Guardia Costiera di stare più vicini alle nostre coste. Con milioni di italiani senza lavoro non possiamo portare in Italia mezza Africa“. Rincara: “Se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto, sarebbe rimasto tutto invariato. Saremmo rimasti gli ultimi tra gli ultimi. Invece, ora ci hanno chiamato da tutta Europa”.
Si sta dimostrando – come spesso gli capita – abile a volgere a suo favore le domande che gli vengono poste. Anche con slogan e toni propagandistici. Il suo intervento, in effetti, si sta trasformando in un piccolo comizio.
Riprende la discussione sullo stadio della Roma. Entra in studio l’ex Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini. Racconta di come lui stesse portando avanti le procedure, cercando di rispettare le norme e i vincoli urbanistici. Poi ha desistito, ha lasciato il suo posto ed è subentrato un mediatore. A suo avviso, tutto è proseguito senza tenere conto delle regole urbanistiche e così si è arrivati alla situazione attuale. Bisognerebbe rispettare e aggiornare le regole e le procedure urbanistiche, cercando di rendere più difficoltose eventuali manomissioni degli iter.
Massimo Giannini interviene di nuovo, paventando il rischio che si sia cercato di realizzare manovre non esattamente pulite, dandogli però una parvenza del tutto legale.
Va in onda un’intervista volante a Virginia Raggi, sull’argomento. Dice di essere stata ascoltata dai Magistrati come parte lesa e di non avere nulla a che fare con eventuali illeciti. Replica Vittorio Sgarbi: “Siamo in presenza di normali pagamenti. Se c’è stata speculazione è per mancanza di consapevolezza e capacità politica della Sindaca che non è riuscita a gestire la situazione”.
Si chiude la prima parte.
Ora è il momento di Fabrizio Corona, protagonista della serata.
Sembra molto carico dal punto di vista emotivo. Esordisce dicendo provocatoriamente di aver bevuto qualche alcolico per rilassarsi, poi si scaglia contro Giampiero Mughini, che a suo avviso lo ha sempre attaccato senza sapere nulla dei processi a suo carico.
Un dettaglio: su un piccolo tavolino in vetro, di fianco alla sua sedia, Corona ha una pila di fogli che dovrebbero essere le sue carte processuali. Un espediente “scenografico”.
Poi Giletti fa vedere la lettera che Don Mazzi ha scritto a Fabrizio Corona sul Corriere della Sera.
La risposta di Corona: “Ma questa è una grandissima falsità. Vuole stare sotto i riflettori. Non ho mai avuto alcun rapporto con Don Mazzi. Sono solo stato in una comunità Exodus, ma io non l’ho mai visto. Se vuole farsi pubblicità col mio nome posso dargli lezioni. Mi ha sempre buttato addosso grandi cattiverie“. Continua dicendo che Don Mazzi lo sta usando per raccogliere fondi per le sue comunità.
Interviene Giampiero Mughini, che non trova giusto vengano lanciate accuse così pesanti senza che la controparte abbia possibilità di controbattere. Secondo Corona, Don Mazzi non accetta di essere presente insieme a lui perché non saprebbe cosa rispondere.
Viene mandata in onda anche un’intervista a Lele Mora di qualche tempo fa, in cui accusava Don Mazzi di cose simili a quelle di cui parla Fabrizio Corona.
A domanda precisa di Alessandro Cecchi Paone, Fabrizio Corona conferma di essere in cura per uscire dalla tossicodipendenza e di soffrire di disturbo bipolare, in seguito ai suoi eccessi.
Il racconto prosegue con il ricordo del giorno dell’arresto. Corona denuncia di aver subito, in quella circostanza, l’abuso di potere della Polizia, in seguito al quale suo figlio ha avuto dei problemi. Poi insulta pesantemente Giampiero Mughini, dandogli del “Voui ancora i soldi per venire in trasmissione fare le tue scenate da buffone”.
Entra l’Avvocato Ivano Chiesa. Interviene per discutere del momento in cui Fabrizio Corona era stato richiamato in carcere per aver violato le condizioni con le quali era stato liberato. La pubblicazione sul settimanale Chi di alcune foto di un suo soggiorno a Capri rappresentavano la violazione di una proibizione, secondo la Magistratura. Il legale di Corona spiega che il suo assistito non ha commesso violazioni, essendo stato autorizzato in tutti gli spostamenti.
Nuovo diverbio con Giampiero Mughini, che parla della trasformazione della trasmissione nel processo di santificazione di Fabrizio Corona.
Al di là del sacrosanto diritto di Fabrizio Corona di esporre il suo punto di vista, va registrato che gli altri ospiti in studio – Alessandro Cecchi Paone, Francesca Barra e Nunzia De Girolamo – si stanno limitando a pochi, timidi interventi sempre a difesa di Corona.
Ora si parla dell’esplosione di una bomba carta sotto casa di Corona, a fine 2016, mentre era di nuovo agli arresti domiciliari. Lo racconta Silvia Provvedi, la fidanzata di Fabrizio Corona. Tira in ballo possibili collegamenti tra l’atto intimidatorio e l’ex calciatore Giuseppe Sculli, che a suo dire aveva tentato un’estorsione a Corona. Accuse mai accertate. Il fotografo dice che il responsabile non fu Giuseppe Sculli, ma che ci sono state delle stranezze nell’attività inquirente. Anche dopo che un’informativa messa agli atti individuava i responsabili, non si è proceduto.
Dall’esplosione della bomba, Fabrizio Corona iniziò ad essere intercettato. Quando alcuni ladri entrarono in casa di Francesca Persi – ritenuta la “cassiera” di Corona – tra i due intercorse una telefonata in cui il fotografo si preoccupava del fatto che potesse essere stato trafugato “qualcosa”, non meglio precisato. Seguirono perquisizioni anche molto invadenti, secondo la Persi.
Nel frattempo, Corona si scaglia pesantemente anche contro la giornalista Selvaggia Lucarelli, non presente in studio. Scrisse un articolo su una sua rissa che – a detta del protagonista – lo avrebbe messo in cattiva luce a causa di un’errata ricostruzione dei fatti. Corona arriva a dire che la Lucarelli lo attacca “Solo perché non riesce ad avere il suo corpo”. Massimo Giletti minaccia di sospendere la trasmissione. La sua, però, è una reazione debole a frasi piuttosto pesanti.
Si riprende con un’intervista a casa di Francesca Persi, la quale conferma che il “qualcosa” di cui Corona parlava nella telefonata incriminata erano 1,7 milioni di euro – di provenienza da chiarire – nascosti in una controsoffittatura.
Al ritrovamento della somma durante una delle perquisizioni, subentrò per Fabrizio Corona un’accusa di evasione fiscale e di connivenze con la criminalità organizzata. Secondo Corona e il suo avvocato, quell’accusa rimane inspiegabile e il suo arresto senza motivazioni valide.
Corona sostiene di averli messi da parte perché in quella fase della sua vita non sapeva quale sarebbe stata la sua sorte e voleva una sicurezza.
Il periodo passato in carcere che ne seguì fu molto duro e nelle risse Corona avrebbe anche perso dei denti. Ha dovuto mettere un apparecchio dentale che ha mostrato in un video su internet, ora fatto vedere anche al pubblico di La7. Viene mandata in onda un’intervista ad Alfonso Signorini, che conosce bene Fabrizio Corona. Ne parla come di un duro che nasconde insicurezze e debolezze. Aggiunge che non sa dove potrà portarlo il suo istinto autodistruttivo.
Adesso Corona parla del rapporto con Belen Rodriguez, ex moglie e madre del loro bambino: non sono riusciti a mantenere un rapporto idilliaco, ma è rimasto dell’affetto, dice.
Non è l’Arena prosegue verso la sua fase finale. A Corona viene chiesto di suo figlio, di cosa accadrà dopo l’udienza imminente che sarà potenzialmente decisiva per l’avvio verso la conclusione della sua vicenda giudiziaria, dei suoi progetti. Sostiene di volersi prendere cura del suo bambino e di avere molti progetti in mente, visto che anche quando è stato in carcere non ha mai smesso di lavorare e farsi venire nuove idee.
La puntata finisce qui.
Si è trasformata soprattutto in un lungo spot funzionale alla riabilitazione di Fabrizio Corona presso il grande pubblico. Quanto fosse previsto e se sia stato fatto in modo corretto, sarà argomento di discussione nei commenti di domani.
L’Arena chiude qui una stagione iniziata tra molti dubbi – dopo l’avvio burrascoso di Massimo Giletti dalla Rai – e finita conbuoni risultati sia in termini di ascolti, sia in termini di riferimenti nel dibattito pubblico.