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Ecco tutte le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi IN.
Stasera tutto è possibile
Genere: Comedy show
Rete: Rai 2
In onda: dall’8 settembre, il martedì, alle 21.15
Inserito all’interno del più ampio progetto di rinnovamento di Rai 2, “Stasera tutto è possibile”, comedy show condotto da Amadeus, si è rivelato una piacevole sorpresa di questo primo inizio di stagione televisiva. Protagonisti, in ogni puntata, otto personaggi dello spettacolo (ma non solo), che devono cimentarsi in giochi e prove che li portano a ballare, cantare, mimare, recitare, anche in condizioni complicate, come accade nel caso del “set inclinato”, stanza installata con una pendenza di 22,5 gradi in cui devono inscenare uno sketch. Un programma che miscela nella giusta misura i caratteri distintivi del quiz e del talent, ma, a differenza di questi generi, non c’è alcuna posta in palio o giuria da convincere. L’importante è soltanto divertirsi in compagnia come un gruppo di amici, cercando di trasmettere ai telespettatori la stessa allegria che regna in studio. E la trasmissione ci riesce in pieno, grazie ad una discreta originalità nei numeri proposti e soprattutto nelle improvvisazioni di alcuni partecipanti, soprattutto i comici. Poi c’è Amadeus, conduttore preciso e allo stesso tempo brillante spalla durante le prove a cui vengono sottoposti i suoi ospiti. La signorilità, mixata ad una simpatia mai esuberante, evidentemente paga. Il risultato finale è un programma che regala spensieratezza e tante risate a chi lo guarda, ricordando allo stesso tempo come il mettersi in gioco e l’autoironia siano valori importanti che anche il pubblico può cogliere e fare propri.
Linea blu
Genere: Intrattenimento, Cultura, Docu-Fiction
Rete: Rai 1
In onda: il sabato, alle ore 14
Al termine della stagione estiva ci piace evidenziare il valore di un programma che, anche quest’anno, ha accompagnato la nostra estate ricordandoci la bellezza e la ricchezza del “Mare nostrum”, analizzandolo in tutti i settori di produttività, dall’economia alle bellezze naturali e paesaggistiche, dai fondali marini alle risorse ittiche, fino all’indotto lavorativo derivante dalle possibilità di pesca. Linea blu vive sui mari italiani e la conduttrice, col supporto dei mezzi della Marina Militare, presenta settimanalmente un quadro esaustivo di tutti gli argomenti legati al mare.
Oltre che scendere nelle profondità marine, nell’anno degli oceani e dei mari, Donatella Bianchi apre nuove prospettive con l’aiuto di esperti che analizzano anche i cambiamenti climatici, l’ampio patrimonio delle biodiversità marine e le ultime frontiere della ricerca. Il viaggio lungo le coste dell’Italia e del Mediterraneo esplora realtà in piena trasformazione. Nelle città costiere, infatti, alle attività tradizionali, come la pesca, se ne affiancano altre legate al turismo, alla gastronomia che utilizza al meglio i prodotti ittici, alla valorizzazione di tutti i beni culturali marittimi. Servizi che ci invogliano a scegliere meglio le mete di villeggiatura, scoprendo le bellezze di “casa” prima di cercare località marittime lontane.
Il mare, in questa edizione, è analizzato anche come la via privilegiata dell’immigrazione con le tragedie di tanti naufragi, in prossimità delle nostre coste.
Insomma uno sguardo completo sull’economia blu e su tutte le problematiche del bacino mediterraneo. L’ottima qualità delle immagini accompagna il racconto di storie sempre differenti: record sportivi, curiosità e vicende umane sullo sfondo del mare.
Italia: il cibo per la mente è in tavola
Genere: Spot
Nella cornice di una splendida sala affrescata del Palazzo Farnese di Caprarola (Viterbo) un testimonial d’eccezione, l’attore Giancarlo Giannini, presenta le meraviglie italiane come se illustrasse il menù di un ristorante di alta classe.
Con voce e modi eleganti e affascinanti – di sottofondo ad aiutare l’atmosfera «La gazza ladra» di Rossini – ci ricorda che abbiamo a disposizione una scelta molto ampia: archivi e biblioteche, arte in generale, siti archeologici, beni storici e antropologici, cinema, spettacolo dal vivo e circense, patrimonio paesaggistico. Un ricco patrimonio culturale e naturale che rende l’Italia unica di fronte al mondo, ma che, soprattutto, deve ricordare a noi italiani in quale Paese meraviglioso viviamo, che abbiamo il dovere di conoscere, custodire e amare. E ci ricorda, grazie anche allo slogan – “Italia: il cibo per la mente è in tavola” – che per crescere e mantenersi sani è importante alimentare in maniera corretta ed equilibrata non solo il corpo ma anche la mente. Il nostro Paese ci offre ampia e salutare scelta sia per l’uno che per l’altra: un messaggio importante che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha voluto lanciare in occasione di Expo Milano 2015.
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Queste le valutazioni per i programmi OUT.
Tu sì que vales
Genere: Talent show
Rete: Canale 5
In onda: dal 12 settembre , il sabato, alle ore 21.10
La 2a edizione italiana del talent spagnolo parte senza novità: ritroviamo i giudici Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti, a capo della giuria popolare Mara Venier e come conduttori sempre Francesco Sole e Belen Rodriguez. In ogni puntata i concorrenti hanno a disposizione due minuti (tempo variabile a discrezione dei giudici) per convincere con la loro esibizione i giudici di avere un talento speciale. Se ricevono due voti su quattro da parte dei giudici e il parere positivo di più del 50% della giuria popolare, ricevono il risultato “Tu sì que vales”, altrimenti il risultato sarà “Tu sì que non vales”.
Purtroppo nell’edizione 2015 si ripresentano anche le criticità già emerse nella precedente: al fianco di esibizioni spettacolari con artisti di alto livello e indubbia originalità o a momenti di commozione autentica, si esibiscono e vengono considerate “valenti” persone che offrono spettacoli di dubbio gusto, volgari, potenzialmente dannosi per i piccoli spettatori. È il caso della puntata del 19 settembre dove, dopo la toccante esibizione di un papà che canta al posto della figlia perduta da poco (col suo dolore pacato e la sua testimonianza di amore paterno) vediamo esibirsi un “masochista autolesionista” che solleva oggetti e persone con ganci infilati nella carne sulla schiena e che sostiene candidamente che non gli dispiace affatto provare un continuo dolore. Preoccupa l’orrore che può aver causato la visione dell’esibizione in un bambino, o la possibile istigazione all’autolesionismo rispetto a un fenomeno, purtroppo sempre più diffuso tra gli adolescenti, detto “cutting”, per il quale alcuni adolescenti si infliggono dolore fisico “tagliandosi” per affogare nella sofferenza del corpo il loro dolore psicologico o il vuoto affettivo e valoriale nel quale si sentono immersi.
Le iene show
Genere: Intrattenimento, Attualità
Rete: Italia 1
In onda: domenica, alle 21.10
Qualche novità per il programma ormai storico di Italia 1. Alla conduzione, ci spiega Ilary Blasi, troviamo “un trio”: Teo Mammucari, lei e il bimbo di cui è in attesa! E sempre un trio, Il Trio Medusa, li accompagna con la voce fuori campo al posto della Gialappa’s trasferitasi alla Rai.
Per il resto, cambiano i personaggi dei vari siparietti ma non cambia il format sempre fedele a se stesso: i servizi si susseguono tra una battuta e l’altra dei conduttori e l’alternarsi di argomenti dal forte impatto emotivo, con altri più leggeri per strappare qualche risata, per poi tornare a servizi di utilità sociale e di denuncia.
Nessuno viene risparmiato nell’intento di denunciare o di mettere in ridicolo. E forse è proprio qui il “limite” del programma: il non avere un senso del “limite”! Il non sapersi fermare di fronte a quel confine invalicabile che dovrebbe essere il rispetto delle persone e della loro parte più profonda, le convinzioni morali e religiose che non possono mai essere messe in ridicolo.
Dunque non fanno poi tanto ridere servizi volti a ridicolizzare il Papa piuttosto che il Dalai Lama, né personaggi come il Sergente Hartman, che aggredisce le persone coprendole di improperi e volgarità infarcite di imprecazioni a Dio e ai santi.
Ed è proprio un peccato perché i servizi di denuncia, che ormai quasi solo Le iene hanno il coraggio di fare, sono di impatto e di utilità sociale, portando allo smascheramento di truffe ai danni di tanti cittadini, alla tutela della salute, alla protezione delle fasce più deboli che non hanno voce.
Citroen C3
Genere: Spot
Protagonista dello spot è una ragazza che, nel giorno del matrimonio, esprime la sua emozione prima al padre dicendogli “Papà ti voglio bene” e poi allo sposo, confidandogli “Giulio, è il secondo giorno più bello della mia vita”, provocando lo sconcerto di tutti. Le immagini vanno a due giorni prima, quando la ragazza sta comprando la sua C3 e la guarda incantata mentre il concessionario le illustra gli accessori “E poi c’è il parabrezza…,il touch screen,…” . È sottinteso che sia quello il giorno più bello della sua vita!
Bene, chi è sposato può affermare che effettivamente il giorno del matrimonio può non essere il più bello della vita perché ci sono tanti altri momenti belli e indimenticabili: la nascita dei figli, il 50° di matrimonio (per ci arriva), una guarigione insperata, momenti piccoli e insignificanti per gli altri ma profondamente significativi per la coppia, la ritrovata serenità dopo un periodo difficile, le gioie grandi che danno i figli che crescono. Insomma, a pensarci bene, se ognuno di noi ricorda i momenti più belli della sua vita li lega in qualche maniera alla sfera familiare o a una condivisione con i propri cari, ma mai a un momento solo individuale e materiale! Come può un oggetto di consumo riempire la vita più di una persona? Come può una gioia essere piena se non è condivisa? In un mondo in cui il consumismo sfrenato (a volte addirittura patologico) è un problema serio e un ostacolo nell’educazione dei giovani vogliamo trasmettere loro il messaggio che la conquista di un oggetto costoso possa dare una risposta esaustiva alla loro ricerca di felicità?