L’appuntamento inizia con il tema del matrimonio: “oggi sposi“, attingendo alle teche Rai e alle interviste rilasciate negli anni dagli italiani riguardo l’argomento. Si passa così dall’investimento negli anni ’70 e ’80 al decennio dei ’90, in cui la sposa mostra orgogliosa il set di cornici ricevuto in regalo.
Si arriva così agli anni 2000, col matrimonio di Stefania, ammiccante nelle pose davanti al fotografo. C’è poi il pranzo sfarzoso, per poi virare su un servizio de La vita in diretta incentrato su un matrimonio particolare, in cui solo il vestito è costato 15mila euro.
Novità di questi anni, il flash mob per chiedere la mano della sposa.
Si prosegue con un altro argomento, seppur collegato: giovani e politica. Dalla lotta di classe impegnata per poi arrivare a giovani sfiduciati negli anni ’80, passando per gli anni di piombo: nei primi anni ’90 invece, a Mixer viene intervistato un sindaco si appena 21 anni.
Nel 2000 invece, da Porta e porta e Agorà, le manifestazioni nelle piazze: i black block, i ragazzini che raccontano di essere stati manganellati dai poliziotti, le vetrine dei negozi imbrattate.
Ma vediamo anche come eravamo “tutti al mare“: la liberazione sessuale, dalla difficoltà di spogliarsi fino al nudismo. Un ragazzo veneto nel 1978 spiega che si cercano le straniere: “senza guardare la qualità”, perché più disinibite, in attese che lo divengano anche le conterranee. E a proposito di mare, immancabile il tema del tormentone estivo: dai litorali vacanzieri si passa presto a vacanze più “proletarie”, con una coppia napoletana che dice di non aver mai lasciato la propria città, ma di desiderare di vedere “altri bei posti” italiani.
A chiudere la striscia, alcune interviste proprio sulla spiaggia: stavolta però, in riferimento al tema di apertura, le persone parlano di matrimonio. Nello specifico: come si può affrontare una crisi di coppia, magari cercando di ritagliarsi dell’ intimità nonostante i figli.
Insomma, se si è iniziato con il matrimonio da sogno, quasi idealizzato, si chiude con gente dei nostri giorni che ne parla in maniera più consapevole.
Scorrono i titoli di coda: se qualcuno ha riconosciuto un familiare o congiunto nei filmati d’archivio, può contattare la redazione. La mail è voxpopuli@rai.it, mentre il numero 345-7122761.