A livello immediato a partire da questa sera, giovedì 20 settembre, sarà al TeatroSophia di Roma con uno spettacolo molto singolare e suggestivo dal titolo La cena.
Si tratta di una piéce scritta da Giuseppe Manfridi e diretta da Walter Manfrè. Oltre ad Andrea Tidona ci recitano Chiara Condrò, Stefano Skalkotos, Tiziano Marzio Penna: i ruoli sono rispettivamente padre, figlia, fidanzato della figlia e maggiordomo di casa.
Le novità dello spettacolo e i suoi futuri impegni televisivi li racconta lo stesso Andrea Tidona in un’intervista rilasciata al nostro sito.
Qual è dunque la caratteristica de “La cena”?
«Si tratta di uno spettacolo particolare: al centro della scena c’è una sontuosa tavola apparecchiata per 30 persone, spettatori inclusi. Un capo cameriere serve del vino e attorno alla tavola gli spettatori invitati a La cena siedono con gli attori protagonisti. Lo spettacolo era andato in scena nel 2016, a Modica e a Comiso, ed è stato ripreso da uno dei più grandi drammaturghi italiani contemporanei Giuseppe Manfridi. Il racconto presenta atmosfere drammatiche alle quali si unisce una sottile ironia. Alla fine il pubblico rimane piacevolmente coinvolto».
Ci racconta la trama?
«Il protagonista è un padre da me interpretato che non vede la figlia da cinque anni. Dopo vari inviti finalmente la ragazza ha accettato di trascorrere una sera insieme al genitore. Ed è arrivata con il fidanzato. Accanto a questi personaggi c’è la figura di un maggiordomo che rivelerà di custodire un segreto ed un’identità misteriosa. Il soggetto si svolge in un crescendo di suspense e di curiosità. Ed il finale è a sorpresa. Posso anticipare che il padre farà di tutto per mettere in imbarazzo intellettualmente il fidanzato della figlia, che non ha la sua stessa levatura culturale».
Quando sarà rappresentato lo spettacolo?
«Saremo in scena dal giovedì alla domenica fino al prossimo 7 ottobre. Poi è prevista una tournée attraverso vari teatri italiani».
Lei è stato attore delle più importanti fiction italiane. Che pensa del racconto televisivo oggi?
«In effetti non è molto esaltante la rappresentazione sul piccolo schermo di storie importanti. Va dato atto però alla Rai di portare avanti un discorso educativo e culturale finalizzato alla riscoperta di fatti della nostra storia recente. Proprio in questo contesto ho girato un TV movie che andrà in onda prossimamente».
«Si chiama “Tutto il giorno davanti” ed è firmato alla regia da Luciano Manuzzi. È una storia vera ispirata alla figura di Agnese Ciulla, assessore alle attività sociali che si occupava di immigrazione per il comune di Palermo, in particolare di minori stranieri non accompagnati. La Ciulla è interpretata da Isabella Ragonese. A suo tempo riuscì a fare approvare un protocollo per l’adozione o l’affidamento dei minori che sbarcavano senza famiglia. Poiché il protocollo era ostacolato e si prevedevano tempi lunghi per l’approvazione, la Ciulla fece un atto estremo: adottò da sola 480 piccoli migranti».
Qual è il suo ruolo nel TV movie?
«Io sarò il sindaco di Palermo, la cui figura è ispirata chiaramente al primo cittadino Leoluca Orlando. La produzione del film è di Barbagallo e le riprese si sono svolte tutte in terra siciliana la scorsa primavera».