Il giovane sacerdote è profondamente convinto che i massmedia siano uno strumento indispensabile per comunicare il Vangelo alle giovani generazioni ed avvicinarle non solo alla religione cattolica ma anche ai principali valori umani ed etici di cui la società sta purtroppo perdendo coscienza negli ultimi anni.
Abbiamo incontrato Don Davide che ci ha anche parlato di un progetto portato avanti attualmente con una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi su tutte le reti generaliste, soprattutto Mediaset e La7.
Questa è l’intervista rilasciata al nostro sito.
Parliamo intanto dei due progetti che sta portando avanti adesso in TV…
«Il primo progetto “Punta in alto” è finalizzato alla prevenzione ed è finalizzata a contrastare le dipendenze con un focus specifico sulla ludopatia. Ambedue i progetti sono realizzati con l’associazione Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante. La Amirante ha dedicato le proprie forze ad aiutare tanti giovani finiti su strade pericolose cercando di aiutarli con opera di prevenzione, soprattutto nelle scuole. Si è creata una vera e propria alleanza educativa con dirigenti e insegnanti scolastici portata avanti con impegno per incidere nei territori in cui si è presenti».
Questo è il primo progetto. Ci parla adesso del secondo?
«È stato avviato il progetto T.E.R.R.A. ovvero Talenti Empowerment Reti e Risorse per gli Adolescenti. Finanziato dall’impresa sociale con i bambini coinvolge 35 partners, 18 istituti scolastici in rete, 5000 adolescenti, 1750 famiglie con 3000 ore di formazione e 9600 ore sempre di formazione erogate nelle officine di T.E.R.R.A. Lo scopo è di combattere la povertà educativa consentendo di promuovere scambi sociali. Vogliamo che gli studenti tornino ad innamorarsi del territorio dove vivono».
Come si svolge il progetto T.E.R.R.A.?
«Realizzeremo otto officine organizzate all’interno di 18 scuole coinvolte. Sono sei le regioni interessate e chiederemo l’aiuto di 270 docenti e 75 operatori. Lo scopo è proporre attività di formazione che possono diventare dei veri e propri presidi a sostegno della genitorialità. Per la realizzazione abbiamo istituito un numero solidale che è il seguente: 45586, attivo dal 22 ottobre fino al 10 novembre».
Qual è la sua opinione sull’importanza dei media?
«Oggi rappresentano il nuovo pulpito dal quale comunicare valori e messaggi positivi. Anche il Papa utlizza i social network. Ma l’importante è usarli senza farsi mai usare. Bisogna puntare all’amicizia universale in modo da poter arrivare a colpire il cuore di più persone possibili».
«Cerchiamo di aiutare i giovani a vivere in modo consapevole e responsabile. Certo il rischio è grande, siamo nella società dell’apparenza ma dobbiamo trasformarla in società della concretezza. Noi con l’associazione Nuovi Orizzonti accogliamo anche ragazzi dipendenti dalla ludopatia e giovani cosiddetti poli-dipendenti perché hanno delle dipendenze in diversi settori. Ad esempio abbiamo accolto giovani che hanno trascorso intere giornate ed anche mesi chiusi in una stanza soltanto dinanzi al computer».
Lei che frequenta così tanto la TV, che pensa del suo ruolo al giorno d’oggi?
«Tutti siamo responsabili di ciò che facciamo e di ciò che vediamo. Mi rivolgo soprattutto agli addetti ai lavori ai quali consiglio di avere sempre rispetto per i telespettatori e di non cadere mai nella trappola di utilizzare tematiche discutibili per alzare gli ascolti».
Finalmente un Progetto, che si è concretizzato per salvare, aiutare, educare tanti giovani, insieme ai genitori .Straordinario Dio apre le porte, ad un Amore infinito, dove il discernimento in quello che facciamo diventa bello, positivo, creativo, per essere felici.aprendo il cuore,con professori, operatori,nelle scuole, per essere ascoltati, sostenuti, amati., realizzando i propri sogni.Evviva Dio,sono felicissima, Grazie infinitamente Grazie Don Davide a Chiara Amirante a tutti per questa opera Meravigliosa,Ci siamo tutti,Siiiiiiii.
Ringraziamo Chiara , Don Davide e collaboratori per quello che stanno facendo e una preghiera per loro che crescano sempre di più e che vengano circondati da tanti altri collaboratori.