Indice dei contenuti
- 1 {module Pubblicità dentro articolo 2}
- 2 Come mai questa esperienza a “Una voce per Padre Pio”?
- 3 Ce ne spiega i motivi?
- 4 Lei sarà con Gigi D’Alessio. Come vi dividerete i ruoli?
- 5 Progetti futuri?
- 6 Ne parla in termini entusiastici di questo programma. Come mai?
- 7 L’anno scorso lei ha condotto il mattino di Rai1 insieme a Rita Forte. Come è nato quel progetto?
- 8 Ha un progetto professionale che vorrebbe vedere realizzato?
- 9 È vero che ha una band?
- 10 Sua moglie Beatrice è ancora lontana dalla tv?
- 11 Come è cambiata suo parere la tv?
- 12 Che ricorda della sua esperienza a “Furore”?
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Come mai questa esperienza a “Una voce per Padre Pio”?
Dopo essere stato nel cast di Tale e Quale Show nell’edizione 2014 e aver partecipato a quattro puntate del 2015 ho ricevuto l’invito da parte nuovo direttore di Rai 1, Andrea Fabiano che mi ha offerto questa prestigiosa occasione. Per me condurre una voce per Padre Pio è un’esperienza che mi sta particolarmente a cuore.
Ce ne spiega i motivi?
Io sono profondamente cattolico e devoto al Santo di Pietrelcina. Ed essendo di Taranto ho sempre sentito parlare di lui con molta venerazione. Ricordo che, quando Lino Banfi fu chiamato ad inaugurare a San Giovanni Rotondo una casa per bambini, c’ero anch’io. E in quell’occasione è nato il mio particolare legame con Padre Pio. Ogni volta che mi sono occupato di San Pio ho vissuto esperienze personali molto intense, un vero e proprio regalo dal punto di vista professionale e personale.
Lei sarà con Gigi D’Alessio. Come vi dividerete i ruoli?
Gigi D’Alessio si occuperà di musica, io invece racconterò storie e raccoglierò le testimonianze di persone che hanno avuto, a loro parere, dei segni palpabili della benevolenza del Santo di Pietrelcina. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Progetti futuri?
Per adesso la mia vita professionale è un cantiere aperto. Spero che questo rappresenti la base per nuove esperienze aziendali basate anche su idee mie personali. Naturalmente sono sempre a disposizione della Rai soprattutto nel settore dell’intrattenimento e del varietà. Qui infatti ho mostrato particolare dimestichezza soprattutto nel programma Tale e Quale Show.
Ne parla in termini entusiastici di questo programma. Come mai?
Per me Tale e Quale Show è stata un’esperienza fondamentale, mi ha consentito di tirar fuori tutto il mio bagaglio artistico. È stato un modo per rivivere e rinforzare il mio rapporto con il pubblico proprio in un momento in cui io non avevo una presenza fissa in televisione. E sono particolarmente gratificato perché mi sono classificato terzo.
L’anno scorso lei ha condotto il mattino di Rai1 insieme a Rita Forte. Come è nato quel progetto?
Da giugno a settembre del 2015 sono stato insieme alla cantante e attrice Rita Forte in un programma di intrattenimento leggero. Anche questa è stata un’esperienza positiva che mi piacerebbe ripetere. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Ha un progetto professionale che vorrebbe vedere realizzato?
La verità è che cerco di farmi trovare pronto e disponibile in vari settori ma, come ho già detto, l’intrattenimento è nelle mie corde.
È vero che ha una band?
Certo e mi diverto a fare serate e spettacoli proponendomi sia in monologhi sia in canzoni che interpreto personalmente.
Sua moglie Beatrice è ancora lontana dalla tv?
Per adesso è serenamente ferma da qualche anno per una sua scelta e per mancanza di segnali positivi. Ma insieme abbiamo fatto parecchie esperienze, come ad esempio “La talpa” nel 2005 è il programma su Alice Tv “Sale e pepe quanto basta“, basato naturalmente sulla cucina. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Come è cambiata suo parere la tv?
È diventata più frammentata e frazionaria e quindi è più difficile fidelizzare il pubblico perché l’offerta è molto più ampia. Io sono molto fiducioso nel pubblico perché ha dei gusti che premiano i bei prodotti.
Che ricorda della sua esperienza a “Furore”?
Fu un programma importantissimo per me perché la Carrà e Japino che ne erano gli autori puntarono tutto su di me, all’epoca un venticinquenne e il più giovane conduttore italiano. Mi presero subito dopo un provino rischiando in prima persona ma con il beneplacito dell’allora direttore di Radio2 Carlo Freccero. La puntata con preti e monache come protagonisti ebbe ascolti eccezionali e fu il primo esempio di una TV che tentava di avvicinare la Chiesa ai giovani.