Indice dei contenuti
- 1 Ci spiega con maggiori dettagli il suo ruolo nella fiction?
- 2 Gli altri argomenti di cui si occupa la serie?
- 3 Lei è anche nel cast di “Immaturi – la serie”, altra fiction in preparazione per Canale 5. Qual è il suo ruolo?
- 4 Lei è anche doppiatore. Come mai ha smesso di prestare la sua voce?
- 5 Anche l’esperienza del Bagaglino è finita dopo 20 anni, che ricordo ne porta?
- 6 Di quali altri personaggi conserva un ricordo positivo?
- 7
- 8 {module Pubblicità dentro articolo}
- 9 Lei è anche un comico, che ne pensa della situazione della comicità oggi in tv?
- 10 La vedremo anche in qualche show televisivo?
- 11 Come mai interpreta ruoli soltanto per Mediaset?
- 12 C’è un personaggio che nella sua lunga carriera non ha ancora interpretato?
Abbiamo incontrato l’attore, doppiatore e comico alla vigilia della messa in onda della serie. Ci ha raccontato la sua esperienza ed i suoi progetti per il futuro.
Ci spiega con maggiori dettagli il suo ruolo nella fiction?
Sono il segretario comunale di Offidella di cui Angela Tosca diventa sindaco. Io sono sempre stato dalla parte delle operaie che si battono per evitare la chiusura della fabbrica e la successiva vendita. Proprio per questo la Tosca si candida alle elezioni e inaspettatamente viene eletta. Io nel mio ruolo di segretario generale riesco a portare alla luce tutti gli imbrogli, le magagne e le corruzioni effettuate dalle precedenti amministrazioni e in questo modo do una mano al nuovo sindaco per ristabilire la legalità e scongiurare la chiusura della fabbrica. Scoprirò imbrogli, appalti truccati, acquedotti che non funzionano i cui i fondi per la ristrutturazione sono stati deviati verso altre attività poco lecite.
Gli altri argomenti di cui si occupa la serie?
È una storia corale nel corso della quale ogni protagonista ha qualcosa da comunicare ai telespettatori. Si va dalla famiglia ai bambini, dalla corruzione alla delinquenza organizzata. In qualche modo “Rimbocchiamoci le maniche” vuole dimostrare come la giustizia è ancora possibile, basta soltanto volerla.
Lei è anche nel cast di “Immaturi – la serie”, altra fiction in preparazione per Canale 5. Qual è il suo ruolo?
Io sono il padre di Ricky Memphis, eternamente preoccupato affinché mio figlio riesca a prendere il sospirato diploma, si sistemi e finalmente sia in grado di gestirsi autonomamente. Posso già anticiparvi che il mio personaggio riuscirà nell’intento, ma ci saranno molti colpi di scena. Io insieme a Ricky Memphis e a Luca & Paolo siamo gli unici attori già presenti nei due film. Nella serie ci sono molte new entry e viene data notevole importanza alla parte scolastica con la presenza di molti professori ed allievi. É prevista per l’anno prossimo sempre sulla rete ammiraglia Mediaset.
I suoi impegni sul grande schermo?
Intanto è in partenza il mio prossimo film dal titolo “Job Act”. Gireremo a Montegrotto Terme. Nel cast ci sono con me e Pippo Franco e Umberto Smaila. Si tratta di una pellicola a tre episodi. Il mio episodio è incentrato su un uomo di affari proprietario di un grande albergo che un giorno riceve una megagalattica cartella da parte di Equitalia. Cominciano così i suoi guai, lui chiede aiuto ad un amico ma per risolvere la situazione c’è bisogno di ricorrere a degli espedienti poco legali. Posso anticipare che alla fine la situazione si risolve nel migliore dei modi. È una favola moderna che ispira ottimismo e ne abbiamo molto bisogno. Poi sarò, sempre al cinema, nel nuovo film dei Vanzina, Non si ruba a casa dei ladri, con Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Manuela Arcuri e Stefania Rocca, e nell’opera prima di Fabio Fulco Il crimine non va in pensione accanto a Stefania Sandrelli.
Lei è anche doppiatore. Come mai ha smesso di prestare la sua voce?
Sono stato doppiatore per anni, ma oramai lo faccio soltanto in occasioni particolari.
Anche l’esperienza del Bagaglino è finita dopo 20 anni, che ricordo ne porta?
Come tutte le cose belle purtroppo anche il Bagaglino si è concluso. Sono stati anni gratificanti ed io in particolare ho conservato un legame molto stretto con Francesco Pingitore, al quale devo molto e non solo dal punto di vista artistico, per me è stato un grande maestro di vita oltre che di palcoscenico.
Di quali altri personaggi conserva un ricordo positivo?
Sono molto legato ai fratelli Vanzina e a Stefano Reali che tra l’altro è uno dei registi della serie “Rimbocchiamoci le maniche”. Tra noi c’è un rapporto fraterno che dura da anni ed è inattaccabile dal tempo che passa.
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Lei è anche un comico, che ne pensa della situazione della comicità oggi in tv?
La comicità per me è come la matematica, o si hanno i requisiti per far ridere oppure no. A parte Troisi e Benigni in questo periodo la comicità è abbastanza stagnante. Io non sono sfavorevole a qualche parola sopra le righe, ma bisogna avere l’accortezza di inserirle nella maniera giusta e nel momento giusto.
La vedremo anche in qualche show televisivo?
Parteciperò con Amadeus ad una puntata di “Stasera tutto è possibile”. Ma la fiction mi prende molto tempo.
Come mai interpreta ruoli soltanto per Mediaset?
La verità è che io mi sento un uomo Mediaset e le serie di Canale 5 mi hanno sempre gratificato offrendomi la possibilità di avere un vasto pubblico che mi ha sempre seguito.
C’è un personaggio che nella sua lunga carriera non ha ancora interpretato?
Vorrei calarmi nella ruolo di un prete moderno, molto diverso però da Don Matteo. Vorrei essere cioè un prete che va a salvare le prostitute per la strada, magari girando in motorino, uno che cerca di strappare alla delinquenza più giovani possibili, insomma vorrei essere un religioso, un devoto a Dio che lavora per Dio.
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