Come ha raccontato a maridacaterini.it, il suo è un ruolo delicato. Carla si ritrova ad affrontare un parto prematuro – e le conseguenti malformazioni cardiache del piccolo – nel periodo in cui suo marito Marco (nome nel film del personaggio ispirato ad Enzo Muscia) è stato licenziato ed ha deciso di ipotecare tutto, pur di rilevare l’azienda per cui lavorava e scommettere sul suo rilancio.
Mesi di tensioni, preoccupazioni e forte stress emotivo risolti con la decisione di appoggiare fino in fondo il marito, di alimentare con il suo coraggio e la sua forza un’impresa tutt’altro che scontata.
La decisione – ha sottolineato la Zanier – non è stata il cedimento di una moglie sottomessa ai doveri coniugali, bensì la scelta consapevole di una donna forte. L’ha definita ai nostri microfoni “Una donna attuale, moderna, con una grande concretezza. Non è facile appoggiare tuo marito e affrontare contemporaneamente un lungo percorso in ospedale perché tuo figlio sta male”.
Enzo Muscia ha avuto il coraggio e il merito necessari a riportare concretamente a galla la A-Novo (questo il nome dell’azienda, impegnata nella costruzione e nella riparazione di congegni elettronici per grandi brand).
Ma il ruolo di Carla, pur al di fuori dell’azienda, rappresenta uno snodo non secondario, in grado di contribuire in maniera determinante ad indirizzare la vicenda. “Uno di quei casi in cui si può dire che dietro un grande uomo c’è una grande donna”, ha rimarcato Sara Zanier.
Del resto, quello raccontato ne “Il mondo sulle spalle” è un percorso lungo, durato molti mesi, in cui Muscia si è ritrovato a dover partire da zero. Nonostante l’azienda avesse un suo mercato, l’abbandono dei vecchi proprietari, con il licenziamento degli oltre 300 dipendenti, aveva bloccato e smantellato le attività.
Se il futuro di Sara Zanier sarà dedicato ad un progetto teatrale, il suo bilancio del lavoro sul set di questo tv-movie, al fianco di Beppe Fiorello, sembra essere più che positivo: “Porto a casa l’esperienza di un progetto bellissimo, fatto con passione, di un sogno perseguito da tutti, in primis dal regista Nicola Campiotti. Torno a casa con un bagaglio di emozioni molto grande”.
L’intervista integrale è consultabile nel video.